20 giugno 2004

Dalla Francia: artisti contro la repressione

Non a caso, l'età dei lumi ebbe origine in Francia. Così come i principi delle moderne democrazie. E non è ancora un caso che la prima, fermissima presa di posizione contro la caccia alle streghe (cioè i propri clienti) scatenata dalle organizzazioni dei produttori discografici e cinematografici: RIAA e MPAA negli States, FIMI, AFP, Anica e Agis in Italia, SNEP in Francia, e via elencando, venga appunto dalla Francia.

L'associazione di artisti ed interpreti francese, ADAMI (che annovera oltre 60.000 artisti, tra cantanti, musicisti, direttori d'orchestra, ballerini, attori,...), si è fatta promotrice di una denuncia contro la repressione di milioni di utilizzatori di internet che praticano il download tramite reti P2P. Potete leggere il testo originale francese della denuncia sul sito della associazione ADAMI. Qui sotto ne diamo una traduzione.

Inoltre, l'associazione ha commissionato lo studio "Peer-to-Peer: un modello di business alternativo", (con Peer-to-Peer o P2P, si indicano quei programmi che consentono di condividere file direttamente tra utenti e che consentono il download/upload di enormi quantità di contenuti). Tale studio dovrebbe essere pubblicato tra qualche giorno e vedremo di di renderlo disponibile appena in nostro possesso.

Nel frattempo, date uno sguardo all'elenco di organizzazioni che hanno aderito all'iniziativa di ADAMI, e confrontatela con il codinismo e l'ignavia, se non la connivenza, delle associazioni nostrane.
Basta dare uno sguardo all'elenco per capire che la quasi totalità di autori ed artisti è contro la repressione del file sharing, qui in Italia capeggiata dal ministro Urbani, su mandato di case discografiche e cinematografiche. Giusto per ribadire che vuole difendere le proprie rendite parassitarie, a costo di mandare i propri clienti in galera.

AICE - Unione dei sindacati di interpreti, creatori ed insegnanti di musica, di danza e di arti teatrali.

SAMUP - Sindacato di interpreti ed insegnanti di musica di Parigi Ile-de-France.

SFA - Sindacato artisti affiliato alla Federazione dello Spettacolo. Rappresenta attori, cantanti, artisti di varietà, ballerini, marionettisti, e artisti di circo.

SNAM - Unione nazionale dei sindacti dei musicisti.

SPEDIDAM - Società di gestione collettiva dei diritti di interpreti di musica e di danza che rappresenta oltre 25.000 associati (una sorta di SIAE francese: confrontate questo atteggiamento con quello della SIAE, completamente appiattito sugli interessi delle majors).

SNAP CGT - Organizzazione professionale per la difesa degli interessi materiali e morali degli artisti figurativi.

Questo è il testo del comunicato stampa diffuso dall'ADAMI (perdonate la traduzione del nostro francese):

Le nostre organizzazioni denunciano l'indecente ed irresponsabile campagna del Sindacato Nazionale delle Edizioni Fonografiche (SNEP) che insulta e minaccia 20 milioni di navigatori internet.

Noi siamo CONTRO una logica puramente repressiva che non può permettersi di deteriorare permanentemente le relazioni tra gli artisti ed il loro pubblico.

Noi siamo CONTRO una visione arcaica di Internet che pretende di proibire lo scambio di file (peer-to-peer) mentre questa modalità di diffusione in pieno sviluppo potrebbe essere una fonte di progresso e di diversità per il pubblico ma anche per gli artisti.

Noi siamo PER delle soluzioni innovative, che siano accettabili da parte di tutti, favoriscano l'emergere di nuovi modelli di business, che siano alternativi alla completa gratuità degli scambi.

Noi siamo PER tenere in debito conto sia il punto di vista degli artisti che quello del pubblico mentre attualmente sono prese in considerazione esclusivamente le ragioni degli industriali.

Noi siamo PER una pedagogia rispettosa ed intelligente, particolarmente in direzzione dei giovani.

Noi chiediamo la fine immediata di pressioni e minacce fondate su denunce giudiziarie contro navigatori internet almeno sino a quando non si siano dibattute tali questioni e si propongono soluzioni innovative. Noi chiediamo a tutti, ad artisti ed ai responsabili delle organizzazioni della società civile, di appoggiare il nostro punto di vista, aderendo al nostro comunicato o semplicemente di essere informati sulle nostre analisi, sulle nostre azioni e proposte.

Finalmente una presa di posizione chiara e coraggiosa, ma soprattutto, intelligente. Possibile che qualcosa di simile non si possa fare in Italia? O dovremo chiedere asilo politico in Francia?

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