19 marzo 2007

Hit Anno per Anno: 1999

Come usuale, eccoci alla panoramica dei brani che riteniamo i migliori (ovviamente secondo i nostri gusti). L'annata presa in considerazione in questo articolo è quella relativa al 1999. L'elenco completo lo potete trovare nell'apposita pagina su hitparadeitalia.it. (Quando disponibile in rete, abbiamo anche linkato il video del brano di cui si parla).

  1. Alberi - Ornella Vanoni & Enzo Gragnaniello
    Il brano più gradito dal nostro staff per quest'annata risulta la splendida canzone composta dal cantautore napoletano e portata a Sanremo in coppia con la cantante milanese. Il brano ha avuto il grande merito di far conoscere l'eccellente musica di Enzo Gragnaniello al grande pubblico. Divertente l'inversione dei ruoli durante l'esecuzione sul palcoscenico del festival, con la Vanoni a cantare in napoletano ed il napoletanissimo Gragnaniello in italiano.

  2. I dubbi dell'amore - Enrico Ruggeri
    Piuttosto a sorpresa, tra i brani più graditi dell'annata c'è questo brano di oltre dieci anni prima, portato al successo da una magistrale interpretazione di Fiorella Mannoia. Ruggeri se ne riappropria includendolo nell'album L'ISOLA DEI TESORI del 1999 che, per l'appunto, è quasi interamente dedicato ad "autocover", cioè brani composti in passato per altri interpreti e reinterprati qui dallo stesso autore.

  3. L'arcobaleno - Adriano Celentano
    Solito colpaccio del furbetto nazionale che, a 60 anni suonati riesce ancora a risultare accattivante per un vastissimo pubblico. Se poi ci si mette anche l'altro furbettto "by definition" Mogol a scrivergli i testi, non può che venirne fuori una furbata di tre cotte, come appunto in questo caso. Si ritiene che il brano sia dedicato a Lucio Battisti, come alludono apertamente i versi iniziali: "Io son partito poi così d'improvviso che non ho avuto il tempo di salutare".

  4. Iris (tra le tue poesie) - Biagio Antonacci
    E' il brano che consacra definitivamente Biagio Antonacci tra i big della musica italiana recente, trascinando l'album da cui è tratto (MI FAI STARE BENE) a vendere oltre 1 mione di copie.

  5. Snow on the Sahara - Anggun
    Una delle rarissime interpreti orientali (dell'Indonesia per la precisione) a fare capolino nelle classifiche italiane, Anggun spopola con questo bel brano che fece da colonna sonora allo spot della Swatch del 1999. Molto accattavante sopratutto l'inciso, dove facilmente la si può scambiare per Annie Lennox.

  6. As - George Michael & Mary J. Blige
    Bel duetto tra due artisti dotati di buon gusto, in questa cover di un classico rhythm 'n' blues di Stevie Wonder. Piuttosto gustoso anche il video dove la coppia occupa l'intera scena, letteralmente.

  7. L'emozione non ha voce - Adriano Celentano
    Forse il più bel brano di Celentano dopo oltre vent'anni dai suoi fasti, qui meno insopportabile del solito.

  8. Mambo no. 5 (A little bit of…) - Lou Bega
    "Mambo No. 5" è un famoso mambo del 1952 di Perez Prado. Nel 1999 Lou Bega, di padre ugandese e madre siciliana, aggiunge suoi versi al brano strumentale originale campionandone ampi stralci e spopolando in mezzo mondo. Impossibile stare fermi ascoltandolo.

  9. Under Pressure '99 - Queen & David Bowie
    Questo celebre pezzo nacque da una jam session tra il gruppo rock e David Bowie in occasione di una registrazione presso i Mountain Studios di Montreaux. Nel 1999 uscì questo remix (il "Rah Mix") per promuovere la compilation Greatest Hits III.

  10. La vita è bella - Nicola Piovani
    A 52 anni e dopo circa 130 colonne sonore composte con autori quali Fellini, Moretti, Bellocchio, Taviani, Tornatore e Monicelli, Nicola Piovani vince l'oscar per la colonna sonora di questo film di Benigni. Il tema principale diventa un tormentone che ci accompagnerà per il resto della nostra vita, al pari delle colonne sonore di Nino Rota e di Ennio Morricone.
Questi sono invece gli ulteriori brani che, pur non avendo raggiunto l'unanimità di consensi all'interno del team, trovo personalmente doveroso segnalare.

Iniziamo con due eccellenti pezzi dei Touch And Go. Il primo, Straight to... Number One è piuttosto noto in quanto colonna sonora di un celebre spot della carta di credito Mastercard (quello in cui il trombettista si ritrova a suonare al matrimonio della sua ex), intriso di divertente e scoppiettante jazz, con ammiccamenti sexy anche non troppo velati, tant'è che ne esiste una versione programmaticamente hot. Il secondo è sullo stesso solco del precedente , Would you...?, ammiccamenti sexy inclusi (Would you go bed with me?). E ci aggiungiamo anche una sorta di clone dei precedenti, meno riuscito ma comunque godibile: Am I Sexy? dei Lords of Acid.

Musicalmente e, sopratutto, ritmicamente sembra un pezzo dei Rolling Stones, fisicamente il vocalist sembra Michael Stipe dei REM, ma non sono nè gli uni nè gli altri ma i New Radicals, gruppo one-wonder hit di una vera a propria perla: You Get What You Give. Da citare doverosamente tre delle cover contenute nell'album di sole cover SONGS FROM THE LAST CENTURY di George Michael: una versione di Roxanne che è forse più bella dello stesso originale dei Police, una di Miss Sarajevo che non sfigura rispetto all'originale dei Passengers (alias U2 + Brian Eno + Luciano Pavarotti) sino alla cover di un pezzo di Bing Crosby che risale addirittura agli anni '30: Brother can spare you a dime.

Beh, qualcosa della produzione italiana c'è comunque da segnalare. Intanto c'è uno dei pochi pezzi indovinati di Alex Britti, quella Oggi sono io che lo consacrò definitivamente presso il grande pubblico, sia perchè con esso ottenne la vittoria alla sezione Giovani del festival di Sanremo sia perchè, qualche anno dopo, verrà ripresa da Mina che ne fornisce una eccellente interpretazione. Poi c'è il solito Franco Battiato che, alle soglie dei 60 anni, continua a sfornare dischi di tutto rispetto, come l'album GOMMALACCA, da cui segnaliamo una bella e dolcissima Vite parallele. Altro bel pezzo della produzione italiana è Colpo di pistola dei SubSonica, che proprio a cavallo del 2000 attraversano il loro periodo migliore, testimoniato anche dal duetto con Daniele Silvestri di Liberi tutti. Poi c'è ancora un pezzo di Enzo Gragnaniello che regala ad una inedita accoppiata fatta da Andrea Bocelli (per una volta sopportabile) e dalla suggestiva cantante portoghese Dulce Pontes la splendida 'O mare e tu, ricca di melodie mediterranee.

Pur non arrivando a vertici assoluti, meritano di essere segnalati diversi altri pezzi nazionali di buona fattura: un doppio Pino Daniele con Neve al sole e Come un gelato all'equatore, così come un doppio Mango con due pezzi minori ma dignitosi: Amore per te e Non dormire più e, per non allontanarci molto come genere, il Luca Carboni de La mia ragazza.

Ed a riprova che si tratta di una buona annata, segnaliamo anche i pezzi di artisti che solitamente non ci entusiasmano: da un sorprendete Nino D'Angelo che dà una svolta decisiva alla sua immagine con Senza giacca e cravatta, sino al Ligabue di Una vita da mediano, e sinanche ad una Laura Pausini meno insopportabile del solito con One more time o alla strana coppia Flabby e Carla Boni con la ripresa (in stile rap) di Mambo italiano.

Ancora diversi pezzi di buona qualità: Non ti dimentico (se non ci fossero le nuvole) di Antonella Ruggiero con cui sfiorò la vittoria a Sanremo da solista, scippatagli da una insulsa Anna Oxa con Storie "Senza pietà". Completano la carrellata italiana il rock ruspante dei Negrita con Mama Maè, uno dei pochi pezzi decenti dell'ultima Mina (Canto largo), un paio di bei pezzi di orgine sanremese degli Stadio (Lo zaino) e di Mariella Nava (Così è la vita) ed infine, Irene Grandi con Eccezionale.

Per il resto, le cose buone dell'annata dobbiamo cercarle oltralpe. E ce ne sono parecchie, sinanche nel Paese Basco, da dove proviene Manu Chao che si impone con un paio di pezzi dal fascino magnetico: Bongo Bong / Je ne t'aime plus e Clandestino. Ma, al solito, è la musica anglofona a farla da padrona e a proporre pezzi interessanti. E' l'anno della I saved the world today degli Eurythmics, del tormentone Maria dei Blondie (usato in uno spot della Omnitel, prima che venisse acquisita dalla Vodafone), dell'inno Tender dei Blur, della delicata Only you dei Rappers Against the Racism, di I think I'm paranoid dei Garbage trascinati dalla splendida voce solista Shirley Manson, al pari della voce di Skin che trascina gli Skunk Anansie in due ottimi pezzi (You'll follow me down e Charlie big potato) ed infine, Dolores O'Riordan dei Cranberries che porta al successo Animal instinct.

Tra i solisti maschili degni di segnalazione sono un buon pezzo di Marc Anthony (I need to know), Run del gruppo Run DMC con una curiosa cover di My funny Valentine intitolata Praise my dj's ed alcuni buoni pezzi di alcuni "mostri sacri": Bruce Springsteen con Sad eyes, Sting con Brand new day e Ricky Martin che dà il suo meglio scuotendo il suo bon-bon con Livin' la vida loca.

Ancora più numerose le interpreti femminili che propongono buoni pezzi: prima tra tutte la Emilia di Big big world, ma anche l'avvenente ed ironica Shania Twain di That don't impress me much, l'altrettanto avvenente Anggun di A rose in the wind, e sinanche la wannabe avvenente Geri Halliwell con Look at me o la troietta Britney Spears nell'unico suo brano decente che la rivelò (Baby one more time) e, per finire, l'ex-avvenente Whitney Houston con It's not right but it's Okay.

Anche la musica dance riesce a tirar fuori ancora qualcosa di buono: il duo australiano Madison Avenue con Don't call me baby, la coppia Cunnie Williams e Monia Love con un brano dal sapore "classico", Saturday, la one-wonder Tricky con For real, e sinanche l'italo-dance di Tamperer feat. Maya con Hammer to the heart.

Infine, tra il "fritto misto", da segnalare una versione rappata della colonna sonora di C'era una volta il West di Morricone fatta dal rapper Down Low (Once upon a time in the West), il remix di un pezzo del 1977 di Bob Marley "featured" da Lauryn Hill (Turn your lights down low), un dignitoso pezzo dei Pet Shop Boys (New York City boy), un estroso pezzo dell'estroso Goran Bregovic (La passatella) ed un paio di pezzi hard-rock: Pretty fly (for a white guy) degli Offspring e Last kiss dei Pearl Jam.

Insomma, un'annata niente male per essere un'annata Anni '90...

Articolo precedente della serie: Hit Anno per Anno: 1954

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti per la lista, con cui concordo in in buona parte. Vorrei solo segnalare che Anna Oxa al Festival di Sanremo portò la canzone vincitrice "Senza pietà" e non "Storie", con cui partecipò nel 1997 e che arrivò seconda.

Anonimo ha detto...

il commento è di erpy83...prima non mi ha inserito il nick :)

Anonimo ha detto...

Manca "Un inverno da baciare" di Marina Rei, una delle più belle canzoni presentate quell'anno a Sanremo.

Anonimo ha detto...

Concordo con te, marco...bellissima canzone. Direi la mia preferita di Marina Rei.

Anonimo ha detto...

Non è stata minimamente considerata Blue degli Eiffel 65...8 milioni di copie vendute nel mondo, singolo italiano più venduto al mondo negli ultimi 15 anni...più di tutti i vari Ligabue, Alex Britti e soci messi assieme

Anonimo ha detto...

X Stefano: penso che il commento non volesse essere esaustivo dell'annata, ma una semplice rassegna di alcune cose che si son avventurate su e giù per la classifiche italiane che maggiormente hanno interessato i gestori di questo sito (che i soliti americani definirebbero "adult contemporary oriented" - e non è una parolaccia ;))

E comunque gli Eiffel 65 son stati tra i pochi italiani capaci di arrivare in vetta nella perfida Albione (dove il loro disco è stato il più venduto dell'anno dopo Britney Spears), posizione per altro ottenuta l'anno dopo anche dalla splendida "Groovejet" del mio corregionale Spiller (con buona pace di Pausini e compagnia).

Comunque tra le cose che mi piace ricordare del '99, oltre ad alcuni nomi già citati da Chartitalia, ci son stati anche i Travis, dominatori della classifica d'oltremanica, quella pazza furiosa di Macy Gray, l'esplosione dell'elettronica di alto livello di Chemical Bros, Moby, Unkle, Aphex Twin e Fat Boy Slim, la resurrezione di Santana, i Red Hot, le ballate di Sarah McLachlan, alcuni hit pop come "Beautiful Stranger" di Madonna versione 60s (ancora miracolata da William Orbit), "No scrubs" delle Tlc, o "If You had My love", debutto della sculettante J.Lo (per tacer di un'altra debuttante zoccoleggiante, la Christina che implorava di strofinarla nel giusto modo...), la dance intelligente dei Basement Jaxx e dei Moloko, l'hard rock contaminato dei Korn, l'hip hop blues di Everlast ecc...

Insomma ce n'è stato un pò per tutti ;)

Anonimo ha detto...

Scusate, e mi riferisco allo staff che ha scelto i brani, ma se scrivete questo a proposito di Celentano ("Solito colpaccio del furbetto nazionale che, a 60 anni suonati riesce ancora a risultare accattivante per un vastissimo pubblico. Se poi ci si mette anche l'altro furbettto "by definition" Mogol a scrivergli i testi, non può che venirne fuori una furbata di tre cotte, come appunto in questo caso") PERCHE' LO METTETE IN CLASSIFICA, e poi addirittura ne aggiungete anche un'altra nelle prime posizioni????

Anonimo ha detto...

beh del 1999 sicuramente l'album Californication va menzionato, vero dominatore di critica e classifiche

Anonimo ha detto...

Marco sei grande. Avevi detto che saresti tornato e sei tornato. Bravo come sempre.
La prossima volta commenta anche T'appartengo....ih ih ih....

chartitalia ha detto...

@anonimo del 13/11/09 22:29

commento criptico ed in stile mafioso? perfetta esemplificazione del coraggio e paura odierno messo, per non dare nell'occhio, in un post di un paio di anni fa?

ed a proposito di coraggio, non ce l'abbiamo neanche per mettere uno straccio di nickname, figuriamoci di metterci la faccia

che brutti ceffi ci sono in giro, davvero

Anonimo ha detto...

Ma ti riferisci a me? Commento mafioso? Ma che dici? CRIPTICO??
Sono capitato per caso nella pagina ed ho visto solo dopo aver scritto il primo commento che il post era vecchio di 2 anni fa...

E comunque la mia era una battuta...avrei tanto la voglia di leggere qualche commento di marco sulle canzoni piu trash degli ultimi 25 anni...
Brutto ceffo lo dici a tua sorella, cannato.

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