31 maggio 2007

Tanto, non si allunga

Avete mai ricevuto mail che vi vogliono vendere creme per farvelo diventare più lungo? O che vi promettono portentosi gaudagni facili facili? O che vogliono vendervi viagra a prezzi irrisori? O che vi invitano ad aprire il file porno in allegato (ovviamente con virus a corredo)? O semplicemente che pubblicizzano prodotti quali la macchina per rifare la punta agli stuzzicadenti? Beh, ovviamente sì. E' la piaga dello spam che, si calcola, manda in fumo 50 miliardi di dollari all'anno.

Le nostre caselle di posta vengono continuamente prese d'assalto da email commerciali, truffe e messaggi con virus annessi, per difendersi dai quali è richiesto un dispendio di risorse spaventoso: tempo perso per da dipendenti pubblici e privati per cancellare i messaggi indesiderati, risorse finanziarie per acquistare ed installare programmi antispam e antivirus, tempo e danni derivanti dai "falsi positivi" causati da filtri antispam non efficaci, spreco di larghezza di banda consumata per l'invio di tutta questa immondizia (oltre l'80% delle mail circolanti è costituito da spam).

Ormai tutti ci siamo rassegnati a convivere con spam e virus, pressochè certi della loro ineluttabilità. Ma la cosa ha il vago sapore dell'assurdo. Mentre tutti noi siamo continuamente spiati, tracciati, e seguiti passo passo su qualsiasi operazione che eseguiamo (in rete e non), questi criminali che devastano la rete con spam e virus riescono a farlo impunemente. Gli stati nazionali continuano ad emettere leggi sempre più repressive e le aziende stanno mettendo a punto tecnologie quali DRM e TCP (Trust Computing) che serviranno ad aumentare i controlli sugli utenti finali ma che lasceranno immutata la piaga dello spam.

E dire che i responsabili di questa iattura sono 4 gatti che potrebbero essere facilmente individuati e resi inoffensivi con una combinazione qualsiasi di strumenti tecnologici o polizieschi. Anzi, la gran parte di questi "operatori" sono già arcinoti, tant'è che viene diffusa una classifica settimanale degli spammatori più mefitici. E non è che si trovino in staterelli sperduti ed irraggiungibili: la maggior parte si trovano negli Stati Uniti, in Russia, Canada, Australia, Ucraina e dintorni, come evidenziato da questa lista.

E se proprio non si riesce a colpire questa gentaglia, basterebbe prendersela con le aziende che vendono i prodotti pubblicizzati dallo spam, facendo pagare loro buona parte di quei 59 miliardi di dollari di danno che procurano all'economia mondiale.

Già, poi ci siamo noi: gli utenti finali, disposti a bersi qualunque idiozia pubblicizzata. Si calcola che il 5% dei messaggi di spam inviati causa una qualche azione (es: visita al sito pubblicizzato) e che il 2% dei visitatori del sito acquista il prodotto pubblicizzato. Certo, l'1 per mille di successo può essere poco ma, considerato il costo vicino allo zero per gli autori dello spam, basta inviare milioni di mail per assicurarsi migliaia di clienti. E credete che, sui grandi numeri, almeno l'1 per mille non sia costituito da coglionazzi?

Bisognerebbe dirglielo a questi beoni: tanto, non si allunga.

"Tanto non si allunga" Compilation

SPAMMING 387 - Torpedo
VIRUS - Iron Maiden
LE DONNE ALLUNGANO LA VITA - Fausto Leali & Teo Teocoli
THE VIRUS OF LIFE - Slipknot
UNO SU MILLE - Gianni Morandi
VIRUS - Frankie Hi Nrg
SOLDI SOLDI SOLDI - Sophia Loren
O CESSATE DI PIAGARMI - Alessandro Scarlatti

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Per fortuna che io queste E-Mail spam le cancello* subito(sinceramente cancello* subito tutte le E-Mail che non mi interessano).

*per cancellare intendo che le butto nel cestino del computer.

Anonimo ha detto...

A me invece è arrivato un RSS in cui si dice che ci sono tracce di cocaina nell'aria della Capitale.
Interrogato sulla questione, un piccione ha risposto:" YAAAAAAAAHOOOOO!!!!" :)

che cazzata. vabbè ciao

Anonimo ha detto...

Odio le mail spam.
E chi le manda.

Anonimo ha detto...
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