12 agosto 2009

Seconda Visione/ # 2

Continuiamo la nostra opera di log dei film visti nelle ultime settimane con questo secondo blocco: una decina di film visti tra fine luglio ed inizio agosto.




Australia di Baz Luhrmann (2008)
Il regista è quello di uno dei film più accattivanti dell'ultimo decennio, il visionario Moulin Rouge, arrangiato sotto forma di musical con una strepitosa Nicole Kidman, protagonista anche di Australia. Purtroppo è l'unica cosa in comune tra le due pellicole. Originale ed innovativo il precedente quanto banale e risaputo questo. Luhrmann cerca di rifare una sorta di "Via col vento" sulla nascita del suo paese ma evidentemente non basta impiegare 8 anni, affastellare una durata di 165 minuti, spendere la più grande somma mai spesa per un film australiano per tirar fuori un classico. VOTO: 4

21 di Robert Luketic (2008)
A cosa si riferisce il numero del titolo? Al massimo punteggio realizzabile al gioco di carte Black Jack, che è il gioco più popolare nei casinò. E casinò a cinema non può che voler dire Las Vegas. Che inevitabilmente richiama Ocean's Eleven, truffe e dintorni. E questo piacevole divertissiment rispetta in pieno l'immaginario suddetto: una truffa da parte di un gruppo di persone particolarmente portate per la matematica ed i numeri che, grazie a tecniche mnemoniche e probabilistiche sofisticatissime sbancano a ripetizione i casino di Las Vegas. Anzi, un casinò: non si capisce infatti perchè vadano sempre allo stesso, giusto per farsi prender di mira dal gorilla incorporato... VOTO: 7

Daratt di Mahamat-Saleh Haroun (2006)
Premio speciale della giuria a Venezia 2006 per questo film prodotto nel Ciad. Ecco, quello che non capisco è questa sorta di coda di paglia delle giurie dei festival. Appena c'è un film con tematiche ostiche, meglio se in preda e guerre devastanti, insomma il classico "mattone", scatta subito un riflesso condizionato e fioccano premi (sopratutto speciali) e giudizi lusinghieri da parte dei critici. Capisco le buoni intenzioni ma un mattone resta un mattone: proprio non sono riuscito a farmelo piacere... VOTO: 5

Vuoti a rendere di Jan Sverak (2007)
Padre (il protagonista) e figlio (regista) cechi (nel senso della Repubblica Ceca) hanno messo su una ideale trilogia in forma di commedia sulle tre stagioni della vita, di cui questo film rappresenta la vecchiaia (le altre due puntate si intitolavano "Scuola elementare" e "Kolya", premiato con un oscar). Si sorride per le stramberie dell'anziano protagonista. VOTO: 6

Amore, bugie e calcetto di Luca Lucini (2008)
Sarà che mi piacciono le commedie, sarà che mi piacciono i film italiani ma questo filmetto è la lieta sorpresa di questo blocco di film. Miriadi di gag, dialoghi mediamente spiritosi, un duetto strepitosamente punzecchiante tra Bisio e la Finocchiaro sono sufficienti a far passare in secondo piano il buonismo un po' convenzionale del plot. Altrimenti sarebbe stato un capolavoro... VOTO: 8

Shoot' em up - Spara o muori di Michael Davis (2007)
E a proposito di sorprese piacevoli, eccone un'altra. Avevo messo il DVD nel lettore quasi senza speranza, pronto a cambiare film appena i peggiori sospetti si fossero sostanziati. Ed invece, mi sono ritrovato inchiodato per i canonici 90 minuti a seguire questo film eccessivo, inverosimile, ma adrenalico e divertente che mi ha ricordato un po' "Crank" (2007), altro action movie ipercinetico ed altrettanto godibile. Ovviamente per goderselo dovete abbandonare la logica aristotelica e qualsiasi pretesa di verosimiglianza. E c'è anche la Bellucci che, al solito, quando non sbaglia film sbaglia il ruolo: qui la vediamo impegnata nel ruolo di una prostituta dal cuore di mamma. VOTO: 7

Quel che resta di mio marito di Christopher N. Rowley (2008)
Certamente il peggior film del lotto: melenso, banale, risaputo, insopportabile. Tenta di rifare il verso a "Thelma & Louise" ma solo come pretesto per l'ennesimo road movie, in versione geriatrica. VOTO: 3

Inland Empire - L'impero della mente di David Lynch (2006)
Ci sono certi autori con cui i critici cinematografici devono aver stretto un patto ferale e, qualsiasi boiata girino, è impossibile che ne parlino male. Uno di questi autori è certamente David Lynch. Ora, se siete interessati ad un film di 3 ore, senza capo nè coda, in cui neanche il regista probabilmente sapeva quello che voleva comunicare e, sopratutto, se praticate attivamente il masochismo, Inland Empire è il film che fa per voi. VOTO: 3

Lezione 21 di Alessandro Baricco (2008)
Avete mai pensato che si potesse fare un intero film su come nacque la Nona Sinfonia di Beethoven? Alessandro Baricco l'ha fatto. Sì, avete letto bene: Baricco, il romanziere e saggista si è dato al cinema ma non per tradurre in immagini qualche suo romanzo ma scrivendo una sceneggiatura originale, in tutti i sensi. E da originale qual è, la sua tesi è che la Nona è un fallimento più o meno totale di Beethoven, ormai sordo ed incattivito, che scrisse una musica vecchia ed indigesta per i suoi tempi. Già, a Baricco piace sorprendere... VOTO: 6

Il dubbio di John Patrick Shanley (2008)
Una (al solito) strepitosa Meryl Streep nel ruolo di una suora carogna che, dopo aver deciso che il suo parroco le sta sulle palle, lo accusa imperterrita di nefandezze con un chierichetto della scuola cattolica che dirige. Salvo, nell'ultimo fotogramma essere attanagliata da quel dubbio che per i restanti 104 minuti del film non ha mai avuto. Film di solido impianto teatrale, reso sopportabile dalla ottima coppia di protagonisti. VOTO: 6

Alla prossima.

Post precedente della serie: Seconda Visione

7 commenti:

Andrea ha detto...

Ciao Chart, una domanda che ovviamente non vuole essere una critica ma mira a...migliorare questo post, come è nello spirito del blog: come mai hai scelto di (ri)vedere solo film così recenti?

Io approfitto di questo periodo per pescare anche film remoti nel tempo...negli ultimi giorni ho visto in sequenza:

1) Lo scopone scientifico (1972): forse l'ultimo esempio di grande commedia all'italiana (voto: 7,5)

2) Teresa la ladra (1973): per il piacere di rivedere la mai troppo amata Monica Vitti (voto: 7)

3) Il pasto nudo (1991): la mano del genio Cronemberg c'è e si vede, ma il film per i miei gusti è insostenibile, non riesce proprio ad attrarmi (voto: 4)

4) Il pap'occhio (1986): pensavo meglio, sembra una'ppendice di uno show televisivo di Arbore (voto: 6)

prossimi film in lista: "La strada" di Fellini, "Il silenzio di Bergman".

chartitalia ha detto...

@Andrea:

Beh, intanto tieni presente che il termine Seconda Visione non si riferisce al fatto che il film viene rivisto una seconda volta ma alla dizione che c'era una volta nella pagina degli spettacoli per quei film che venivano proiettati nei cinema non di Prima Visione, quindi film che erano ancora in circolazione e che potevano avere da 6 mesi a 2/3 anni e più...

In realtà non effettuo una vera e propria "scelta" di quello che vedo. O meglio, sono così disordanti che l'effetto finale è una vera e propria scelta casuale. In sostanza, mi limito a scegliere i film che potrebbero avere un qualche interesse, e poi estraggo più o meno a caso.

Nelle prossime settimane è certamente prevista la visione di "classici" ed uno di questi dovrebbe essere giusto La strada di Fellini.

Per i gusti che hai espresso, direi che coincidono abbastanza con i miei (a parte Teresa la ladra che non sento l'esigenza di rivedere), incluso il giudizio su Cronenmberg: certamente interessante ma un po' insostenibili se uno ha pranzato o cenato da poco...

Oronzo ha detto...

Ciao Chart, visto che hai anche una valida passione cinefila, ne approfitto per chiederti un parere: una mia amica m'ha invitato sabato prossimo a vedere, in seconda visione appunto, "Gran Torino". Ne ho sentito parlare un gran bene; tu l'hai visto e puoi confermare?

Ps: Mi unisco anch'io nel celebrare la superba Monica Vitti.

Marcello ha detto...

Anche a me "Amore Bugie e Calcetto" è piaciuto molto, ha le caratteristiche standard dei film che prediligo: attuale, realistico, un po' malinconico, (e pure italiano).

chartitalia ha detto...

@Oronzo:
A consigliarti Clint Eastwood proprio non ci arrivo (è uno dei registi più pallosi e sopravvalutati dell'intera storia del cinema) ma temo che prima o poi mi toccherà vederlo.
Però posso dirti che è vivamente consigliato dal nostro ilgmk, cinefilo doc. Vedi tu.
Comunque, quando ricevo un invito da un'amica, il film passa in secondo piano ed accetto senz'altro :-)

@Marcello:
Ah, bene, allora consiglia qualche film simile (o anche no) che ti è piaciuto.

Oronzo ha detto...

Grazie Chart! :)

Marcello ha detto...

Mah Chartitalia, vedo pochi film, ma di quelli un po' meno "famosi" a me sono piaciuti molto "MI FIDO DI TE" (2006) con Ale e Franz e "IO NO" (2003) con G.M.Tognazzi,M.Catania,F.Venditti,I.Sastre.
E poi adoro il vecchio "TUTTA COLPA DEL PARADISO" (1985) con Nuti e la Muti!

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