16 settembre 2009

Era ora

L'abbiamo già accennato da queste parti e, con più forza, lo ribadiamo dopo quanto sta avvenendo in RAI in questi ultimi mesi. Un servizio pubblico (pagato con i nostri soldi) completamente asservito al padrone della televisione commerciale. Lo spettacolo di ieri a Porta a Porta è qualcosa di ripugnante: con il Cioccolataio a spacciare fallimenti su tutta la linea con la ricostruzione in Abruzzo come se fossero successi strabilianti. E, fortunatamente, Franceschini, finalmente folgorato sulla via di Damasco, si è rifiutato di partecipare a tale spettacolo indecoroso e si è rifiutato di figurare come complice di tale atrocità.

Meglio tardi che mai. La sua decisione è altamente apprezzabile solo se risultasse definitiva e non di circostanza. Sarebbe ora che l'intera sinistra non si prestasse più alle comparsate dei vari salotti televisivi, utili esclusivamente come passerella per il notabile di turno.

Anzi, sarebbe anche ora che la sinsira smettesse di partecipare al (magro) banchetto costituito dalla tv pubblica e rinunciasse anche ai rimasugli di poltrone che questa bulimica destra le ha riservato, pressochè come mancia. Rinunci del tutto a partecipare alla lottizzazione della RAI, così magari sarà più credibile quando richiederà la stessa cosa agli avversari.

Anzi, dovrebbe ritirare anche quelle caricature di presidenze che corrispondono al nome di Paolo Garimberti, un impotente ed imbelle presidente, e di Sergio Zavoli, presidente della Vigilanza Rai che non si sa bene su cosa vigili. Se la dirigenza del PD non fosse in mano a dirigenti mediocri, già da tempo si sarebbe ritirata da qualsiasi incarico in RAI, ottenendo almeno di rendere palese la totale occupazione del servizio pubblico fatta da berluscones e lanzichenecchi padani.

Così lasciamo questa cialtro-destra a crogiolarsi con i loro strabilianti successi: 42 casette prefabbricate consegnate dopo 162 giorni dal sisma, con appena 200 persone ricoverate, su un totale di circa 40.000 senza tetto. Quando in Irpinia, passato alla storia come la peggiore ricostruzione post-terremoto dell'intera storia repubblicana, furono consegnate 150 casette dopo 122 giorni con 450 persone ricoverate.

E la cosa divertente è che il governo non c'entra niente con tale consegna: le casette prefabbricate sono state finanziate dalla Croce Rossa e realizzate dalla Provincia di Trento con la collaborazione della Protezione Civile provinciale. E di questa (normale) realizzazione se ne è impossesata Tu-Sai-Chi, mettendoci letteralmente il cappello sopra. Le prime case realizzate dal governo saranno, forse, consegnate a fine settembre. E solo entro fine Aprile saranno costruite case per appena 15.000 persone, sul totale delle 40.000 rimaste senza casa. Le altre 25.000, dopo un'estate passata in tenda, saranno sbattute in giro tra alberghi e caserme per chissà quanti mesi ancora.

Stomachevole.

4 commenti:

pop! ha detto...

Caro Chartitalia, permettimi di esprimere pubblicamente il mio disaccordo con te. La campagna contro il canone Rai, destinata a un sicuro successo (d'altra parte, è "musica" per le orecchie dei pasdaran della destra più estrema e i loro elettori ignoranti e/o in malafede) non farà che avvantaggiare ulteriormente il carrozzone Mediaset, che a differenza dell'attualmente balbettante ente pubblico (dove comunque fino ad ora sono sopravvissute "isole felici" come Rai3 o Annozero), di programmi di qualità e di libera informazione non ne produce affatto.
Secondo me una proposta ben più efficace -e ben più dolorosa per il neo-duce in doppiopetto- sarebbe il boicottaggio dei prodotti pubblicizzati su Mediaset. Carta e penna davanti al televisore (se e quando si guarda un film o un programma Mediaset) e si fa la lista di chi ha comprato spazi pubblicitari. Puro danno economico...

chartitalia ha detto...

Beh, Pop!, ovvio che non la vediamo allo stesso modo su questa cosa. O meglio, diciamo che siamo d'accordo sulla diagnosi e meno sulla terapia. Semplicemente, non credo che la proposta di boicottaggio possa aver successo, sopratutto perchè sarebbero troppi i prodotti/aziende da boicottare. Altre volte lo si è fatto con una certa risonanza ma per aziende specifiche e molto mirate.

Ciò cui stiamo assitendo in questi giorni è che nell'era di tu-sai-chi non possono più esistere isole felici: Ballarò viene sballaottato a piacimento, a Report gli viene tolta la copertura legale, ad Annozero gli si impedisce di assumere i collaboratori voluti, e l'intera RAI3 sta per essere fagocitata; a questo punt molto meglio lasciare completamente in mano a questa masnada l'intera RAI e prenderne atto: non è più cosa mia, non è un servizio pubblico. E per conto mio può fallire anche subito. Magari si crea qualche spazio per qualche altro soggetto.
In ogni caso, non posso sopportare l'idea che sia io a pagare i Vespa, i Minzolini, e gli altri cagnolini da parabrezza...

pop! ha detto...

Insomma, tu sei per gettare il bambino con l'acqua sporca! Alla faccia delle professionalità che comunque -nonostante tutte le difficoltà attuali- riescono ancora ad esprimersi in Rai e non potrebbero più esprimersi altrove, visto il desolante panorama televisivo italiano...
Rispetto alla tua ultima frase, se sostituisci a "Vespa, Minzolini..." i nomi di "Gabanelli, Santoro, Floris...", il tuo pensiero è assolutamente identico a quello dei neo-fascisti attualmente al potere, e dei loro elettori a dir poco qualunquisti.
E invece che ne dici di provare a pensare in positivo, a proporre (cosa di cui sembra tuttora incapace la sinistra italiana) anziché distruggere? A utilizzare il web per raccogliere idee per riformare l'ente pubblico anzichè affossarlo come vogliono i suoi (e i tuoi) nemici?

chartitalia ha detto...

uhmm... per la verità non mi entusiasmano nè Floris nè (sopratutto) Santoro, mentre tanto di cappello alla Gabanelli per una Rai come la vorrei; il tuo ragionamento è perfetto nella logica che sinora ha dominato la RAI: dominata e lottizzata dai partiti in quanto pubblica; da noi è impensabile che vi possa essere una BBC, pubblica ma non dominata dai partiti, che è quello che preferirei
e per la verità, il post parla più di questo che di rifiuto del canone rai, cosa che veniva enfatizzata sopratutto dall'immagine a commento; ok, ho provveduto a cambiare tale immagine che forse non era adeguata al resto del post

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