10 marzo 2010

Formigoni dalla A alla Z/ I come Idrogeno

Premesso che chi vota a destra di questi tempi mi fa letteralmente schifo, in questa puntata sul nostro amico Firmigoni, vedremo come il governatore della nostra regione si sia dimostrato il solito millantatore, anche a proposito del bluff delle auto a idrogeno in Lombardia, che continua ad essere tra le regioni più inquinate d'Italia.

A novembre del 2009 le Panda a idrogeno hanno fatto ritorno. Sono pochissimi gli esemplari viventi: uno di loro è stato inviato addirittura dalla Regione Lombardia a Copenhagen per il vertice mondiale sul clima (accompagnato da due esemplari ibridi). Sul bluff all’idrogeno di Formigoni ricorda Repubblica: «Il 3 ottobre 2004 la trasmissione Striscia la notizia dimostrò che il primo distributore a idrogeno d'Europa, che Formigoni aveva appena inaugurato alla Bicocca, ad uso di fotografi e cineoperatori, era già stato smantellato ancora prima di entrare in funzione».

Vale la pena, però, di fare un passo indietro, e tornare al 27 gennaio 2002, quando sul Corriere della Sera compare un’intervista, di Marco Cremonesi, dal titolo: Piano di Formigoni: solo auto ecologiche dal 2005. Leggiamo insieme, perché ne vale la pena:

Dal 2005, primo gennaio, in Lombardia potranno essere acquistate soltanto auto ecologiche: a metano, a gpl, elettriche oppure veicoli a trazione ibrida. Roberto Formigoni, presidente della Lombardia, sta annunciando una rivoluzione. Ma è tranquillo: «La svolta culturale c'è già stata». Quella materiale, però, è da preparare: ci vogliono le nuove auto. [...]

Formigoni rilancia forte sulla questione ambientale. Presidente, dovremo buttare via le auto di oggi? «Noi ci accontentiamo, per modo di dire, di decidere che dal 2005 si potranno acquistare soltanto auto ecologiche. [...] Ma a questo punto, siamo pronti per il salto di qualità: il rinnovo deve avvenire con mezzi a bassissima emissione. Penso ai veicoli elettrici, a quelli a metano oppure a gpl. O, magari, a quelli ibridi: elettrici e a benzina».

Non è troppo presto? Mancano i distributori, e anche le auto sono poco diffuse. «Il problema è proprio questo. Prenda i veicoli a
motore ibrido. Sono elettrici, e usano la benzina per ricaricare il motore elettrico. Non sono a emissione zero, ma l’abbattimento degli inquinanti è sostanziale. Il fatto è che in Italia di motori del genere non ne vengono prodotti. In distribuzione ne esiste un solo modello, di marca giapponese (della Toyota, ndr). E allora, ripensando alle osservazioni di Agnelli, io mi lancio...».

Chiede alla Fiat di prepararsi? «Chiedo a Gianni Agnelli e alla maggior industria automobilistica del Paese di orientarsi in questa direzione. Di offrire alternative al benzina-diesel. Perché in Lombardia si è deciso di correre: e dunque, se la data del primo gennaio 2005 non è ancora scritta in alcun documento ufficiale, in un domani che è vicino ci sarà spazio soltanto per modelli poco o nulla inquinanti». Ma la soluzione del futuro non è nell’auto a idrogeno? «Certo. La mia proposta vale anche e soprattutto per l’idrogeno. Gli esperti ci dicono che in Italia non saremo pronti prima del 2008 o del 2010. Ma leggo anche che in California nel 2005 le auto utilizzeranno quel tipo di motore. Noi potremmo puntare, magari per il 2007, a disporre di una certa percentuale di veicoli a idrogeno. Senza trascurare l'ipotesi di incentivazioni».

Torniamo all'oggi. E se nei prossimi giorni l'inquinamento tornasse a salire? «Voglio chiarire una cosa. Il problema, con le polveri, è l'esposizione prolungata. Se in una certa data l'inquinante è più alto, non c’è ragione d'allarmarsi. Ma certo, se per giorni e giorni dovessimo registrare superamenti delle soglie, i provvedimenti sono quelli previsti dalla legge: traffico vietato alla domenica. E in situazioni particolarmente gravi, targhe alterne anche nei feriali».

Presidente, ha deciso di rubare il mestiere agli ambientalisti? «Guardi che il nostro non è un punto di vista ideologico. Noi consideriamo la mobilità individuale una conquista assolutamente irrinunciabile. Un fatto di libertà. Ma è anche vero che ogni giorno apprendiamo di ricerche che dimostrano la pericolosità delle polveri sospese. Francamente, vista l'ottima risposta dei lombardi alle limitazioni, mi pare di poter dire che i miei concittadini condividono le nostre preoccupazioni. In ogni caso, ascolteremo le loro voci via email». [...]

E delle risposte che cosa farà? «Saranno indispensabili per la prossima tappa, l'appuntamento d'autunno. Per quel periodo convocheremo le associazioni imprenditoriali, i commercianti, i sindacati e la scuola e proporremo loro un patto per la mobilità e l'ambiente in Lombardia. Sarà una bozza basata per quanto possibile sui suggerimenti dei lombardi. Ci sarà un confronto tra le parti, ed entro la fine dell’anno sottoscriveremo un patto per lo sviluppo e la mobilità della Lombardia». Cosa potremo attenderci da questo patto? «Mi dicono che alcuni vorrebbero rendere le targhe alterne una regola. Nei
giorni scorsi, vista l’emergenza, il pari e dispari è stato un provvedimento brutale. Ma grazie agli stimoli dei cittadini e il confronto con le parti, potremmo mantenere il risultato di una circolazione scorrevole e di un inquinamento ridotto».

Ovviamente, non è successo nulla di tutto questo. Siamo nel 2010 e di auto a idrogeno, in Lombardia, si contano poche unità (e ancora meno sono i distributori in Lombardia). E anche sui “banalissimi” blocchi e sulle targhe alterne, Formigoni ha continuato a cambiare idea, in questi anni, senza una linea precisa, senza assumersi le responsabilità che competerebbero a un presidente di Regione, senza nemmeno applicare la stessa legge regionale approvata dal Consiglio in questa legislatura.

Anche sul metano la Regione arranca, nonostante proclami e annunci. Ed è ancora più grave perché il metano, le auto a metano, sono già disponibili sul mercato e potrebbero dare una mano più che concreta ad abbassare gli inquinanti dell’aria. Un atteggiamento che non riesce a stare dietro al vero e proprio boom di immatricolazioni. Su Quattroruote.it leggiamo che «secondo i
dati diffusi dall'Osservatorio Metanauto, struttura di ricerca sul metano per autotrazione, nei primi cinque mesi del 2009 sono stati immatricolati ben 61.175 veicoli a metano in tutta Italia, pari a una crescita del 69,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. L'interesse per questo tipo di alimentazione "verde" è stato risvegliato principalmente dai consistenti incentivi all'acquisto, che prevedono un bonus di 3.500 euro per chi compra un'auto nuova con emissioni di CO2 inferiori a 120 g/km. Se a questa cifra si aggiungono i 1.500 euro di contributo per la rottamazione della vecchia vettura si ottiene uno "sconto" totale di 5.000 euro».

Di distributori però ce n’è pochi e in quei pochi c’è sempre la coda. Scorrendo i dati nazionali si scopre che in Lombardia ci sarebbero 136 distributori, di cui 81 aperti, 55 chiusi. Veneto: 128, di cui 106 aperti e 22 chiusi. Emilia Romagna: 151, di cui 124 aperti e 27 chiusi. Lombardia leader dello speciale campionato? Potrebbe fare meglio, anche perché altri fanno meglio. La Lombardia, conta infatti 9,8 mln abitanti e un territorio di quasi 24.000 kmq. Il Veneto, 4,9 mln abitanti e 18.000 kmq superficie. L’Emilia Romagna, 4,4 mln abitanti e poco più di 22.000 kmq superficie. In questo caso, l'accento va sulla seconda 'o' di metanopòli.

Le tre tavolette. Quasi ogni anno, più o meno nel periodo della previsione di bilancio, cioè quando la Regione approva il documento che contiene gli impegni di spesa di Regione Lombardia, Formigoni si cimenta nel famoso gioco delle tre tavolette. Annuncia di mettere soldi per le politiche ambientali in inverno, quando lo smog è alto e fa discutere, e poi li riduce in estate, quando di smog non se ne parla.

A inizio 2009 sono stati stanziati 3 milioni di euro «per la diffusione di combustibili a basso impatto ambientale per la produzione di energia alternativa, da biomasse e per il piano d'azione sull'idrogeno»: poi, nel corso dell'anno, di questi 3 milioni se ne spendono soltanto 1 (o poco più). Succede ogni anno, sistematicamente. Nel 2008 abbiamo speso 1,5 mln, nel 2009 ne abbiamo previsti 3, e abbiamo speso solo 1,2 milioni di euro. Ovviamente, la previsione per il 2010 è ancora di 3 milioni. Si accettano scommesse sull'assestato 2010...

Quasi tutta la politica ambientale di Formigoni è stata e ed è tuttora un colossale bluff. Spigolando in un non molto datato documento di bilancio, alla voce «Promozione e diffusione di veicoli ecologici» si scopre che nel dicembre 2006 tale capitolo aveva una dotazione di 4.080.000 euro mentre l’anno successivo veniva ridotta a 350.000 euro: avete capito bene, si passa da quattro milioni a trecentocinquantamila euro! Un’altra voce di bilancio, a proposito di idrogeno e metano, «Interventi previsti dall’accordo di programma quadro in materia di ambiente ed energia…. Per la diffusione di combustibili a basso impatto ambientale, la produzione di energia da biomasse e per il piano d’azione sull’idrogeno», essa è dotata inizialmente di 5.295.000 euro salvo passare poi a 723.333 euro.

Nel 2007, insomma, dei 9.375.333 previsti a inizio anno con l’assestamento estivo se ne tagliano 8.302.000. Un taglio dell’88,55%. Una vera buona notizia per i polmoni dei lombardi. Le notizie ricavabili dall’arido documento non finiscono qui. Anche una notizia dall’apparenza positiva rivela il suo lato comico. Per rafforzare la sua politica di investimenti, la regione ha spostato nel 2008 57 milioni dei 140 previsti per il 2007 per il nuovo palazzo della Regione.

(da "Il libro grigio della giunta Formigoni" di Giuseppe Civati & Carlo Monguzzi)

Puntate precedenti:
H come Haiti
G come Giustizia ad orologeria
F come Ferro (poco) e smog (parecchio)
E come Eluana
D come Diritti negati
C come Comunione e Liberazione
B come Bonifiche (e Bonifici)
A come Arese
Cielo grigio su, cielo grigio giù

1 commento:

TheLastKnight ha detto...

Formigoni ha un auto che fa pochi km con un litro, però la classifcazione in euro 0-1-2-3-4-5 ecc. si misura per litro... quindi una saxo che fà 20 km con un litro di gasolio é euro 2, un suv che fà 4 km con un litro magari é euro 5... Mi sembra come misurare la lunghezza di un fiume in litri solo perché é fatto d'acqua...
THELASTROMANTICKNIGHT

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