03 luglio 2010

Questa storia un senso non ce l'ha

Forse l'abbiamo detto già qualche altra volta. Insieme ad essere governati da criminali, ad avere una classe dirigente tra le più inette al mondo, a foraggiare dei capitalisti della mutua attaccati alle mammelle dello stato, ad essere in preda a piccoli e grandi monopoli, uno dei più grandi problemi di questo sventurato paese è Vasco Rossi, alias MiticoVasco.

Ok, pensate che stia scherzando. Invece, se riflettete bene, questo individuo è il perfetto emblema italiota. Scuole dai preti, montanaro come quelli che adesso spopolano nel governo del Nord, qualunquista sino al midollo, ma lui si definisce anarchico (per fare il cazzo che gli pare). Baciato da un successo che ogni anno che passa ha sempre più dell'incomprensibile, si ritrova ai vertici del suo campo praticamente senza quasi alcun merito. Osannato come rocker di classe, è solo un mediocre musicista che ha avuto il colpo di culo di azzeccare due classici della musica pop italiana: Albachiara e Vita spericolata.

Come dicevamo in altra occasione, il "rock" tipicamente ha sempre avuto una valenza positiva per gli innovatori e maledetta, satanica, per i conservatori, dai tempi di Elvis, di Brian Jones, di Jimi Hendrix, dei Doors, dei Nirvana e via elencando. Ed i suoi protagonisti con i loro eccessi hanno contribuito a spostare più in là la frontiera delle libertà individuali, pagando spesso amaramente con la loro vita tale eccessi.

Niente di tutto questo per il popparolo di Zocca: lui ha solo fruito di tali libertà, è solo l'utilizzatore finale, appunto. Lui ha potuto mettere al mondo figli al di fuori del matrimonio, cornificare chi gli pareva, arrivando a riconoscere un figlio solo 17 anni dopo la sua nascita.

Ma questi sarebbero alla fin fine cazzi suoi. Se i suoi pezzi non fossero dei pipponi insopportabili. "Non importa se la vita sarà breve, vogliamo godere! godere! godere!" recita uno dei suoi pezzi cult. Pensa te. Oppure "Siamo solo noi, quelli che poi muoiono presto, quelli che però è lo stesso". Intanto va verso la sessantina e più o meno ci seppellirà tutti.

E lo squallore della sinistra attuale è perfettamente riflesso nel fatto che ha eletto il Rossi come sua icona. L'attuale segretario del PD (il più scialbo segretario dell'intera storia della sinistra italiana) ha usato un (orrendo) pezzo di MiticoVasco come colonna sonora della sua campagna elettorale, Un senso. Già, quel pezzo che contiene delle vette insuperabili quali "voglio trovare un senso a tante cose, anche se tante cose un senso non ce l'ha".

Figura mediocre che eccelle forse solo nell'autopromozione e nel marketing (vi ricorda niente questa cosa?). Date uno sguardo a questa pagina sul suo sito ufficiale. Riporta la notizia dei suoi fanstamogoricissimi successi, pensa te, in quel di Londra, per promuovere la sua ultima boiata discografica: VASCO LONDON INSTANT LIVE.

Un delirio di idiozie da far rimpiangere le magnificenze vantate dai manager di Claudio Villa o Little Tony quando ci riaccontavano delle loro trionfali turnè in Giappone o in Russia.

Sentite cosa ha avuto lo stomaco di dichiarare dal palco il nostro eroe: "L’Inghilterra mi è stata proibita come la Cina a Bob Dylan. Ci ho messo vent’anni per arrivare qui e oggi posso finalmente esprimere la mia soddisfazione per essere riuscito a dare credibilità al rock in italiano. Ora hanno capito perchè quando vengono in Italia devono prima bussare".

Ma tutto il resoconto del tour inglese ha del sublime. Tipo quest'altro passaggio:
"Per gli inglesi che assistono alla serata è e rimarrà “unbelievable”, incredibile un tale entusiasmo, mai visti così tanti fan provenienti da ogni parte del mondo per partecipare alla festa con Vasco".

Vabbe', siamo riusciti ad evitare due guerre mondiali, il ventennio nero, la guerra fredda ci ha solo sfiorati. Come contrappasso ci tocca vivere in questa era di mediocrità. Amen.

9 commenti:

sbugnolo ha detto...

Chi non capisce niente di musica, non dovrebbe scrivere blog musicali, prova la pesca alla trota, ti riuscirebbe meglio.

Anonimo ha detto...

Una mia amica è andata al concerto di Vasco a Londra, e insieme a lei molti altri italiani, italiani che avranno popolato il non-so-che-cosa per la maggior parte dei suoi posti disponibili. In altre parole è un evento-patacca, concepito solo per farne un disco... niente di nuovo, anni fa lo fece anche Umberto Tozzi, alla Royal Albert Hall, che durante l'intero concerto non ha fatto altro che parlare in italiano, se si eccettua un "nice to meet you", detto quasi con un sorriso beffardo. E di esempi del genere, devono essercene decine e decine nella storia dello showbusiness. Ciao, Michele!
Mario HPI

Franz ha detto...

Non per farmi i fattacci altrui ma vorrei rispondere a sbugnolo.. Non credo che nella musica ci sia molto da capire sai? La musica deve PIACERE. No, perchè credo che se la musica debba essere capita allora c'è qualcosa che non va.. perchè in classifica ci sarebbero finardi e battiato invece di Carta e Marrone. O sbaglio?! E poi, dico, l'autore si è aperto un blog perchè voleva scrivere quel che gli pare, se non ti sta bene rispondi a modo, senza insulti gratuiti e apriti anche tu la tua bella paginetta dove poter scrivere quel che ti pare. Io da osservatore e ascoltatore di musica (molti ancora usando il mio ipod non comprendono perchè passi da giovanni allevi ai sum 41) ti dico che ne gli ultimi anni Vasco Rossi ha avuto un calo veramente assurdo.. se prima gli bastava dire CIAO per avere un disco di platino, adesso si deve abbassare al livello di un qualsiasi "amico di maria" e farsi talmente tanta pubblicità da diventare insopportabile. Se nemmeno quello che ho detto io ti va bene, vorrà dire che mi metterò in proprio ed aprirò una pescheria dove vendere le trote che hai mandato a pescare all'autore.. :D

sbugnolo ha detto...

Bravo Franz, almeno avremo il pesce fresco, in mancanza di obbiettività....:)

Franz ha detto...

Perchè, tu credi di essere obbiettivo dicendo il contrario di cio che dice lui? E allora mi sa proprio che posso cominciare a prepararti il banco del pesce al mercato di fianco al nostro..

Miguel ha detto...

Pure io sono della stessa idea di Franz che dice che Vasco Rossi negli ultimi tempi e' calato parecchio.
Per come la vedo io l'ultimo disco decente del Vasco e' stato "Liberi Liberi" del 1989. Dopo quel disco ha incominciato una vera e propria fase calante e purtroppo non e' l'unico cantante ad avere tuttora una fase cosi' calante (vedasi ad esempio Antonello Venditti,Edoardo Bennato,Lucio Dalla,Pino Daniele,Adriano Celentano e tanti altri cantautori).

Icaro ha detto...

Ma siamo sicuri che sono i cantautori che sono in "fase calante"? o piuttosto certi che ascoltano la musica senza davvero sentirla?

Franz ha detto...

@Miguel: è una serie di fattori: gli autori italiani sono in crisi (non so, sembra che a parte l'amore, non esista altro di cui parlare O.o) mentre il resto del mondo produce cose orecchiabili e ne spara una dietro l'altra invadendo iol nostro mercato.. ora, sinceramente, chi cavolo capisce cosa canta lady gaga? eppure ogni singolo sfornato equivale a soldoni guadagnati..

@Icaro: vale lo stesso che per miguel.. fidati che non è la gente che non ascolta, ma è la musica che non sa di niente.. perchè prova a mettere "ho fatto un sogno" di Vasco e affiancaci "volare" di modugno.. (esempio esagerato, lo so, ma il senso è quello) e vedrai quale la gente si ricorda davvero.. Che tu pensi davvero che tra 50 anni ricorderai i "calci alle reni" di vasco?

ilgmk ha detto...

La fase calante dei vari cantautori si spiega con una semplice considerazione: son invecchiati. Le idee che si hanno a disposizione non sono infinite e si finisce inevitabilmente per riciclarle sempre più malamente. Figurarsi se poi il numero di quest'ultime era già scarso in partenza. Le più grandi carriere si son sempre consumate nel giro di 10-20 anni. Poi i vari artisti, se rimasti in vita, hanno vissuto prevalentemente di rendita sulle glorie passate. Saluti

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