Due splendidi brani ai vertici della nostra hit parade che non c'è: l'eccellente soul di Raphael Saadiq con Moving Down The Line al N.1 e l'affascinante Something For The Weekend di Ben Westbeech al N.2. Ed al N.3 un nuovo ingresso tutto italiano...
Potrà essere una sorpresa per alcuni, ma in realtà era piuttosto prevedibile l'arrivo di Benvenuto, il nuovo singolo di Laura Pausini, al primo posto della classifica italiana. A far notizia semmai è il suo nuovo ingresso direttamente al numero 1: è soltanto la seconda volta che accade in questo 2011, e l'unico precedente è costituito dalla canzone vincitrice virtuale dell'ultimo Sanremo, cioè Arriverà dei Modà con Emma Marrone (tuttora in classifica, oggi al numero 93...), che avrebbe poi totalizzato cinque settimane in vetta.
Questo governo sta ormai scalando tutti i vertici del ridicolo. Ai disastri quotidiani causati dal Culo Flaccido brianzolo e dal commevcialista di Sondvio, si è appena aggiunto il capolavoro della capra bresciana, Mariastalla Gelmini con un comunicato stampa che rimarrà nella storia dell'avanspettacolo. Secondo il ministro dell'Istruzione (!), dell'Università (!!) e della Ricerca Scientifica (!!!!!) di questo governo-barzelletta esiste un tunnel di 730 km tra Ginevra ed il Gran Sasso lungo il quale è avvenuto l'esperimento dei neutrini che vanno (forse) più veloci della luce.
Cambio della guardia in vertice alla nostra lista dei desideri sui brani che vorremmo vedere in hit parade ma che (pe ora?) non ci sono. Sono bastati pochi secondi di ascolto di Something For The Weekend del raffinatissimo DJ, producer e cantante Ben Westbeech per farlo schizzare direttamente al 1° posto delle nostre preferenze. Il singolo è contenuto nel 2° album del musicista di Bristol, THERE'S MORE TO LIFE THAN THIS.
Il Vasco Rossi meno "bollito" degli ultimi due decenni mantiene il controllo della Top 100: la sua I soliti è al primo posto per la seconda settimana consecutiva.
Toccato tradizionalmente il fondo nel mese di Luglio, la stagione cinematografica ricomincia lentamente a risalire con Agosto quando, sopratutto nella parte finale, ricominciano ad uscire le nuove produzioni hollywoodiane. Il cartone animato Kung Fu Panda 2 e I pinguini di Mr. Popper con Jim Carrey inaugurano la nuova stagione e si piazzano in vetta agli incassi agostani.
Podio invariato per la nostra classifica che non c'è relativa ai brani che vorremmo vedere in hit parade (beh, sì, i brani che ci piacciono di più tra quelli in circolazione, prescindendo dal fato che siano in classifica e che spesso mai ci andranno. Questa la Top 20 completa.
Con un balzo di 41 posizioni in un colpo, Vasco Rossi si porta al primo posto con I soliti: è il suo primo "numero uno" nella nostra Top 100 in oltre tre anni. Infatti l'ultima volta che il musicista di Zocca si era trovato in vetta alla chart singoli risale all'aprile/maggio 2008, quando "Il mondo che vorrei" vi trascorse tre settimane.
I quotidiani online piuttosto beotamente invitano a mandare le foto di dove eravamo quell'11 settembre lì, anzichè ricordare le centinaia di domande (ancora inevase) su cosa esattamente accadde quel giorno. Per chi volesse averne un'idea, rimandiamo a questo bel post. Noi, al solito, ci occupiamo di canzonette e vi ricordiamo cosa stavamo ascoltando in qui giorni.
Ancora Feist con How Come You Never Go There e Sornione di Daniele Silvestri sul podio della nostra lista dei desideri (che entrino nella classifica dei brani di maggior successo), podio dove irrompe anche l'ultimo singolo di Florence + The Machine con What The Water Gave Me che tenta di bissare i fasti di "You've Got The Love".
Settembre si apre con Shimbalaiê di Maria Gadù, per la quarta volta al primo posto, in questa Top 100 che si riferisce praticamente all'ultima settimana di agosto. Aumenta il vantaggio della brasiliana sul duo franco-portoricano composto da Lucenzo e Don Omar, e la loro Danza Kuduro, che forse troviamo oggi per l'ultima volta al secondo posto, data l'avanzata dei Maroon 5 con Christina Aguilera con Moves Like Jagger -ora terza- e altre possibili sorprese nelle posizioni alte della prossima chart.
Visto come se la ride, e per altre trascurabili inezie quali cercare di radere al suolo i diritti di chi lavora, potreste scambiare il tizio qui a sinistra per una jena ridens. In realtà è solo uno dei tanti cogli oni di questo governo: il suo nome è infatti Maurizio Sacconi. Semplicemente è uno dei massimi responsabili del disastro in cui sta precipitando questo paese. E non solo per essere l'artefice di due proposte di macelleria sociale: l'abolizione del riscatto di università e serivizio militare a fini pensionistici e la possibilità di licenziare in deroga all'Articolo 18.
Feist con How Come You Never Go There schizza al vertice della nostra classifica dei desideri, tallonata dal Sornione Daniele Silvestri e dal soul dei Little Dragon di Ritual Union.
