tag:blogger.com,1999:blog-13363839.post8512122503836264590..comments2023-10-26T09:33:16.483+02:00Comments on Il blog di Chartitalia: Chart Internazionali 2008/ Aprile: 2a settimanachartitaliahttp://www.blogger.com/profile/03827980167028348283noreply@blogger.comBlogger11125tag:blogger.com,1999:blog-13363839.post-51586677758466988322008-04-25T18:30:00.000+02:002008-04-25T18:30:00.000+02:00Ciao Robin!Allora, “Dumbo” alla prima uscita (1941...Ciao Robin!<BR/><BR/>Allora, “Dumbo” alla prima uscita (1941) è stato severamente penalizzato dalla Guerra sui mercati europei. In ogni caso non è uscito nessun album all’epoca, dato che non esistevano ancora. Presumo qualche singolo a 78 giri, anche se non ho informazioni a riguardo.<BR/><BR/>Riguardo “Robin Hood”, nel 1973 non è uscito nessun album della colonna sonora, ma solo un disco con la narrazione della storia, dialoghi e canzoni, una specie di “libro sonoro”, più o meno. All’epoca la Disney non era molto interessata a lanciare discograficamente le colonne sonore dei propri film animati (“Mary Poppins” è invece un musical vero e proprio e all’epoca i musical vendevano come il pane).<BR/><BR/>Tuttavia una curiosità: "Whistle-Stop", la canzone fischiettata che compare in Robin Hood è stata campionata da il team di produttori Cuban Boys nel 1999 nella loro “Cognoscenti Vs. Intelligentsia”, che si è piazzata al N. 4 dei singoli UK. Diciamo un successo postumo per Robin Hood…<BR/><BR/>Sulla base dei dati di cui dispongo l’unico album di colonna sonora di un cartone Disney che è entrato nelle classifiche negli anni ’60 e ’70 è quello de “Il Libro Della Giungla” (N. 5 in UK nel 1968). Il botto discografico infatti la Disney l’ha fatto a partire da fine anni ’80 con “La Sirenetta”.<BR/><BR/>Spero di aver soddisfatto la tua curiosità!:)<BR/><BR/>Ciao<BR/>MarcoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-13363839.post-49097733153625304452008-04-25T14:58:00.000+02:002008-04-25T14:58:00.000+02:00grazie mille Marco, molto utile.Sai per caso in qu...grazie mille Marco, molto utile.<BR/>Sai per caso in questa classifica come si piazzano Robin Hood e Dumbo?<BR/>Questi due film hanno dei brano che sono dei veri gioielli, molto ben riuscite anche le versioni in italiano.<BR/><BR/>salutiAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-13363839.post-26891046819524926122008-04-25T10:50:00.000+02:002008-04-25T10:50:00.000+02:00Ciao Robin Hood! Da "pseudo-storico delle chart in...Ciao Robin Hood! <BR/>Da "pseudo-storico delle chart internazionali del sito" Mi permetto di "fregare" la risposta a Pop! (spero che mi voglia perdonare).<BR/><BR/>Ovviamente parlando di album, si deve tener conto che le classifiche degli album son nate negli anni ’50, e che gli LP stessi, come gli concepiamo ora, son nati solo a fine anni '40. Pertanto alcune colonne sonore come "Biancaneve" son uscite solo su singoli all'epoca dell'uscita del film (1938).<BR/><BR/>Fatta questa premessa, dati alla mano, la colonna sonora Disney più venduta in assoluto è quella de "Il Re Leone" del 1994 (15 milioni di copie a livello mondiale, di cui 10 negli USA). Il disco è rimasto al N. 1 per 10 settimane non consecutive. <BR/><BR/>In termini di successo di classifica, il record dovrebbe spettare invece a "Mary Poppins". Nel 1965 ha passato 14 settimane non consecutive in vetta alla Billboard Chart, diventando l’album più venduto in America di quell’anno, e si è piazzata al N. 2 UK diventando il terzo album più venduto oltremanica di quell'anno. Le copie vendute son meno, perché all'epoca il mercato degli album non era ancora esploso definitivamente (si parla di più di 2 milioni di copie vendute).<BR/><BR/>Spero di esserti stato utile!<BR/>Ciao!<BR/>MarcoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-13363839.post-30345393434908893232008-04-24T20:17:00.000+02:002008-04-24T20:17:00.000+02:00A proposito, vorrei chiedere un piacere all'autore...A proposito, vorrei chiedere un piacere all'autore delle classifiche, credo si firmi pop!.<BR/><BR/>Sarebbe possibile sapere tra le colonne sonore dei film disney quel'è stata quella più venduta o di maggior successo? Ovviamente mi riferisco alle verisoni originali e non riadattate.<BR/><BR/>ciaoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-13363839.post-68675378483466233702008-04-24T20:15:00.000+02:002008-04-24T20:15:00.000+02:00bè, praticamnte hai detto ciò che ho detto io. e c...bè, praticamnte hai detto ciò che ho detto io. e cioè che tutto il mondo è paese, le ciofeche tipo Anna tatangelo e sonohra stanno in italia ma pure l'estero ha i suoi "bidoni".<BR/>Peccato che oggigiorno i cosiddetti grandi artisti, non si sa se svogliati o se condizionati dalle case discografiche, non fanno altro che riscaldare minestre già abbondantemente distribuite alla bocca dei consumatori. A parte poche eccezioni che hanno voglia di lavorare seriamente, cito a titolo di esempio i Radiohead, molti altri sembrano ormai destinati a campare di rendita, sfornando pezzi dal sound e dal messaggio dei trsti trito e ritrito (vasco rossi su tutti che puntualmente però va al 1. posto) ma anche gente come avril lavigne che quando esce negli usa sta sempre in vetta.<BR/><BR/>Riguardo Mcarty mi riferivo ovviamente all'intera sua carriera, pezzi da gabinetto arrivati in vetta negli usa e da noi solo perchè colonne di telefilm o perchè cantati da quetso ragazzo con la faccia da panino della mcdonalds.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-13363839.post-46363610250935962132008-04-24T18:36:00.000+02:002008-04-24T18:36:00.000+02:00Pure quella del “grande artista” mi mancava. Basta...Pure quella del “grande artista” mi mancava. Basta dare un’occhiata alla storia della chart UK per vedere che al N. 1 ci son arrivate un sacco di ciofeche. Però ci son arrivati anche grandissimi lavori. Come dicevo prima: nella quantità c’è pure la qualità. Semmai trovo che spesso alcune delle cose più degne di attenzione faticano di più a vendere da noi, dove invece certe ciofeche arrivano e vanno a ruba. Ma qui si entra nei piani delle case discografiche che ritengono alcuni prodotti più “piazzabili” di altri. Da noi il mercato è fiacco, per cui, ad esempio, è più facile piazzare gli idoli da ragazzine. Tanto per farti un esempio: il da te citato Jesse McCartney, in UK è arrivato al N. 56, negli USA al N. 15, da noi al N. 3… Certo, i britannici avran snobbato Jesse ma hanno i mefitici Westlife... Però non ci son solo quelli per fortuna!<BR/><BR/>Una considerazione su quanto il mercato italiano si è ormai ristretto: avete mai notato come certi nomi assolutamente sconosciuti, senza passaggi sulle radio o reale interesse mediatico (anche in rete) arrivano al N. 1 di i-tunes Italia? Forse perché bastano poche migliaia di copie (download) acquistate. Negli USA ne servono in media 150.000-200.000 a settimana, in UK 50.000…Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-13363839.post-9098456674429148042008-04-24T18:14:00.000+02:002008-04-24T18:14:00.000+02:00Questa dei “mercati intellettuali” proprio mi manc...Questa dei “mercati intellettuali” proprio mi mancava. Diciamo che sono paesi in cui la musica pop ha sempre goduto di una notevole considerazione. E questo si traduce anche in una maggiore competitività del mercato interno che porta a due conseguenze:<BR/><BR/>1) i cosiddetti “grandi” ogni tanto devono cambiare la “minestra” altrimenti iniziano a vendere meno;<BR/>2) ogni anno emergono in classifica numerosi nomi nuovi (che poi durino è altro affare, ma nella quantità si trova poi, per legge statistica, anche la qualità che assicura la "durata").<BR/><BR/>E, con tutto il rispetto, allo stato attuale, in Italia, anche a causa delle drammatiche condizioni in cui versa il mercato, queste cose proprio non si vedono. In Italia queste cose tuttavia accadevano negli anni ’60 e ’70 e, in parte, negli ’80. Ovvero quando la musica pop contava e chi vinceva San Remo era un affare di stato. Adesso sinceramente sulle nostre sponde la musica pop conta (come interesse generale e vendite) come il due di picche…Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-13363839.post-8171008811864899372008-04-24T17:57:00.000+02:002008-04-24T17:57:00.000+02:00aggiungo una cosa....se per elite in Italia intend...aggiungo una cosa....se per elite in Italia intendi ragazzine urlanti siamo rovinati, basta vedere un cantante che abbia un bell'aspetto e te lo ritrovi in prima posizione pure se non distingue un accordo di C da uno di Am. E questo mi pare succeda pure in Gb e negli usa. ( a titolo di esempio l'orrido Jesse Mechartny o come cavolo si scrve, che se non erro è pure l'autore del testo di leona lewis, altra cantante più ridicola di topo gigio che si fa la doccia)Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-13363839.post-329214116882021702008-04-24T17:51:00.000+02:002008-04-24T17:51:00.000+02:00bè, si dice che chi ha successo in Gran Bretagna d...bè, si dice che chi ha successo in Gran Bretagna dipende dal fatto che sia un "grande artista" indiepndentemente dal prodotto, ma solo perchè si dice che in Gran Bretagna e soprattutto Londra si "respira" la vera musica e che i consumatori GB hanno il palato più fine di noi altri europei.<BR/>Però poi vedo che chi vende qua vende pure là, quindi....Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-13363839.post-3596036490600840142008-04-24T10:03:00.000+02:002008-04-24T10:03:00.000+02:00"mercati intellettuali"? Cosa vuol dire? Di dischi..."mercati intellettuali"? Cosa vuol dire? Di dischi negli Stati Uniti e Gran Bretagna se ne vendono pro-capite molti di più che in Italia (grazie anche a una politica dei prezzi meno punitiva): semmai i loro mercati discografici sono ancora più "popolari" del nostro, dove ormai ad acquistare musica è rimasta davvero un'élite...pop!https://www.blogger.com/profile/13055852757619992749noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-13363839.post-87575510632725965232008-04-24T09:57:00.000+02:002008-04-24T09:57:00.000+02:00bha....gira e rigira pure nei cosiddetti "mercati ...bha....gira e rigira pure nei cosiddetti "mercati intellettuali" della musica trovi sempre i soliti nomi. Non credo ci si debba troppo lamentare di cosa succede in Italia.Anonymousnoreply@blogger.com