tag:blogger.com,1999:blog-13363839.post115887897472325197..comments2023-10-26T09:33:16.483+02:00Comments on Il blog di Chartitalia: L'ultimo spettacolochartitaliahttp://www.blogger.com/profile/03827980167028348283noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-13363839.post-1159105594812234872006-09-24T15:46:00.000+02:002006-09-24T15:46:00.000+02:00Stargazer, hai tutta la mia solidarietà. Purtroppo...Stargazer, hai tutta la mia solidarietà. Purtroppo la penetrazione delle lobby nei partiti è trasversale agli schieramenti. Come lo è, purtroppo anche il livello di competenza su internet ed in generale sulle nuove tecnologie.<BR/><BR/>Per orientarsi in politica meglio guardare ad altri temi, pena pesanti disillusioni.<BR/><BR/>Aggiungo che mi lascia molto perplesso che si possano avanzare proposte di tassazione di questo tipo e rifiutare proposte simili, ma molto più positive, come quella della flat per legalizzare il P2P. Forse è solo una questione di termini. Proviamo a chiamare la flat "tassa", e proponiamo di costituire un' "agenzia" per distribuirne il gettito. Chissà...Maurohttps://www.blogger.com/profile/10959816040421623395noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-13363839.post-1158937915548298172006-09-22T17:11:00.000+02:002006-09-22T17:11:00.000+02:00Nella categoria "immagini in movimento" rientrano ...Nella categoria "immagini in movimento" rientrano tranquillamente cose come gif animate e animazioni flash...<BR/><BR/>Quindi siamo all'ennesima riedizione di una legge fatta nell'ignoranza più cupa di internet, ad uso e consumo di una ristretta cerchia elitaria di supercittadini e che trasforma qualunque cosa in cui non abbiano interessi le lobby in un territorio da saccheggiare.<BR/><BR/>Perché per esempio nessuno avanza mai una proposta simile in cui però si tassano del 3,5% gli introiti degli spettacoli per finanziare la Sanità Pubblica?<BR/><BR/>Se passasse una legge come questa proposta dal solito Onorevole Attila vorrei che qualcuno mi spiegasse cortesemente la differenza fra questa maggioranza e il catastrofico quinquennio berlusconiano.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-13363839.post-1158908247865107422006-09-22T08:57:00.000+02:002006-09-22T08:57:00.000+02:00Mi sono andato a vedere il ddl (si tratta del C120...Mi sono andato a vedere il ddl (si tratta del <A HREF="http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori/schedela/trovaschedacamera.asp?pdl=120&ns=2" REL="nofollow">C120</A> e debbo riconoscere che il nostro Colasio merita una particolare menzione di demerito.<BR/><BR/>Il passaggio controverso, relativo al finanziamento delle attività cinematografiche, è contenuto nell'art. 32 (rubricato "risorse finanziarie"), il quale - se passasse così com'è - disporrebbe che: "Costituiscono delle risorse dell'Agenzia destinate alle finalità di cui alla presente legge:<BR/>(omissis)<BR/>e) una quota pari al 3,5 per cento del<BR/>fatturato annuo lordo degli operatori INTERNET<BR/>derivante da traffico IPTV, streaming<BR/>TV e, in genere, da traffico di<BR/>contenuti di immagini in movimento;<BR/>(omissis)."<BR/><BR/>Personalmente trovo inaccettabile ogni forma di finanziamento statale ad attività che non siano strettamente necessarie a garantire un servizio essenziale ai cittadini (vi rientrano, nell'ottica dello "stato minimo" di marca liberale, la difesa, la giustizia, l'istruzione, la sanità), giacché - al di là delle buone intenzioni - è ben noto che i finanziamenti vengono distribuiti con criteri poco commendevoli (se non apertamente illeciti).<BR/><BR/>Mette i brividi, poi, l'idea di una Agenzia Nazionale per il Cinema e l'Audiovisivo (il cui organico ha una composizione non chiara, sia per il numero dei componenti, sia per la loro estrazione... ma non dubito che clientele e nepotismi - more solito - saranno titoli preferenziali per le nomine). Un'Agenzia che - con criteri non dissimili da quelli oggi correnti per la <A HREF="http://www.cinema.beniculturali.it/cinema.html" REL="nofollow">Direzione generale cinema</A> - dovrà stabilire il grado di meritevolezza del contributo per questa opera, piuttosto che per quest'altra. <BR/><BR/>Ed è qui, a mio avviso, che si tocca il fondo: nelle enunciazioni programmatiche dei primi articoli del ddl, laddove si proclama che:<BR/>"1. La Repubblica riconosce le attivita`<BR/>cinematografiche e audiovisive quale elemento<BR/>strategico del patrimonio culturale<BR/>del Paese, strumento di comunicazione e<BR/>di aggregazione sociale, di affermazione<BR/>dell’identita` nazionale, rilevante dal punto<BR/>di vista industriale, occupazionale ed economico.<BR/>2. La Repubblica promuove la diffusione<BR/>dei prodotti cinematografici e audiovisivi<BR/>nazionali nell’ambito dell’Unione<BR/>europea e all’estero.<BR/>3. I comuni, le province, le citta` metropolitane,<BR/>le regioni e lo Stato sostengono<BR/>la creativita` e la liberta` di espressione,<BR/>promuovono l’innovazione artistica,<BR/>imprenditoriale e tecnologica, favoriscono<BR/>lo sviluppo dell’industria cinematografica e<BR/>audiovisiva e incentivano la tutela del<BR/>patrimonio filmico e audiovisivo." (art. 1).<BR/><BR/>L'audiovisivo elemento strategico del patrimonio culturale italiano? Strumento di aggregazione sociale e di affermazione dell'identità nazionale? Da imporre <I>manu militari</I> nell'Unione Europea e all'estero?<BR/><BR/>Da uno sguardo molto superficiale - lo ammetto - la tecnica di redazione del ddl mi pare in linea con quel che le Camere ed i Governi delle ultime tre legislature ci hanno abituato a chiamare legge. Dunque, ci troviamo di fronte ad un orrore linguistico! Ma - ed è peggio - c'è una venatura ideologica perniciosissima. Basti riflettere, ex multis, sul fatto che la Repubblica riconosce il cinema come strumento per l'affermazione dell'identità nazionale. <BR/><BR/>Non ci staremo (ri)avviando al cinema di propaganda del Ventennio? <BR/><BR/>Ne dubito, visto che a riconoscere il valore della cinematografia è "la Repubblica" (cioè lo stato-comunità), mentre a "cacciare i soldi" è l'Agenzia (cioè lo stato-apparato). E - benché (paradossalmente) possano essere ben rappresentativi dell'identità nazionale (sempre a patto di capire chi debba stabilire in cosa essa identità consista) - "non possono essere destinatari di<BR/>contributi di alcun tipo i film che non<BR/>hanno ottenuto la nazionalita` italiana, ai<BR/>sensi dell’articolo 5 del decreto legislativo<BR/>22 gennaio 2004, n. 28, e che per contenuti,<BR/>tematiche, immagini o sequenze<BR/>sono in grado di nuocere gravemente allo<BR/>sviluppo fisico, mentale o morale dei<BR/>minorenni, che contengono scene pornografiche<BR/>o di violenza gratuita. La presente<BR/>disposizione si applica anche ai<BR/>film che, pur non rientrando nella categoria<BR/>di cui al periodo precedente, contengono<BR/>incitamento all’odio basato su<BR/>differenze di razza, sesso, religione o<BR/>nazionalita'" (art. 7, ult. comma).<BR/><BR/>Insomma, la solita porcheria.Anonymousnoreply@blogger.com