tag:blogger.com,1999:blog-13363839.post117042866767405147..comments2023-10-26T09:33:16.483+02:00Comments on Il blog di Chartitalia: Luc Besson e il cinema italianochartitaliahttp://www.blogger.com/profile/03827980167028348283noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-13363839.post-1170957551749062642007-02-08T18:59:00.000+01:002007-02-08T18:59:00.000+01:00Confermo come Diego l'esistenza dell'attrice e re...Confermo come Diego l'esistenza dell'attrice e regista francese Sarah Bertrand, attiva da circa 15 anni, anche non penso nessuno dei suoi film sia mai stato distribuito in Italia. Sicuramente è meglio come attrice delle nostre shampiste ma suppongo, come Arcidiavolo, che Christian alludesse alla ben più nota Sarah Bernhardt...<BR/>Riguardo allo stato comatoso del nostro cinema, beh, c'è poco da aggiungere. <BR/>Per carità, qualcosa di decente riesce ancora ad uscire, e nelle ultime stagioni ho apprezzato qualche tentativo di diversificazione dell'offerta discreto come "Romanzo Criminale", i "soliti" film di Avati (che se non altro son onesti prodotti medi, ben recitati se non altro - "La Rivincita Di Natale" è davvero riuscito) o qualche titolo un pò imperfetto ma comunque interessante (Crialese, Ozpetek), ma se si considera che siamo il paese in cui il miglior attore a detta della stampa (non specializzata) è Christian De Sica...<BR/>Se vediamo cosa arriva da Francia, Inghilterra e Spagna, tanto per fare tre nomi, e poi facciamo i confronti, ci sarebbe da tagliarsi le vene...<BR/>Riguardo a Luc Besson, a parte "Subway" non mi è piaciuto nessuno dei suoi film, che trovo versioni idiote di certi già idioti blockbuster da teen agers americani (sia ben inteso amo il cinema USA e i suoi generi, evito le idiozie, però). <BR/>Tuttavia il fatto che in Francia ci si permetta di produrre anche simili dispendiose cavolate è indice di un buono stato della cinematografia locale. Infatti la varietà è il termometro della salute di una cinematografia. Anche se a volte trovo certi film francesi un pò troppo "verbosamente onanisti" - traduco: parole su parole per autentiche pippe mentali - son di solito recitati in modo splendido e alla lista di Christian aggiungerei sicuramente film diversissimi come i noir di Chabrol, "Una Rondine Non Fa Primavera", "Il Gusto Degli Altri" e pure "Una Lunga Domenica di Passioni, che affronta un tema molto delicato oltralpe - la Prima Guerra Mondiale - in modo molto originale.<BR/><BR/>P.S.<BR/>I miei commenti sul cinema italiano non tengono conto dello schieramento politico degli autori, parlo da spettatore innamorato del buon cinema.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-13363839.post-1170934080167177412007-02-08T12:28:00.000+01:002007-02-08T12:28:00.000+01:00sarah bertrand esiste, ma non mi chiedere che film...sarah bertrand esiste, ma non mi chiedere che film ha fatto perché non ti saprei rispondereAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-13363839.post-1170894004192053132007-02-08T01:20:00.000+01:002007-02-08T01:20:00.000+01:00>Abbiamo un'esercito di shampiste con l'accento ro...>Abbiamo un'esercito di shampiste con l'accento romano (o meglio, di borgata) che pretendono di essere le nuove Sarah Bertrand (se solo sapessero chi fosse)<BR/><BR/>"Sarah Bertrand"? E chi è? Volevi dire Sarah Bernhardt, atrtice di teatro francese soprannominata la Divina, suppongo. Mi viene da dire: ma lo sai chi fosse?<BR/><BR/>beh, caro il mio saccentello che continua a sputare sentenze sul resto dell'umanità, prima di tacciare gli altri di ignoranza dovresti prima non sparare cazzate tu stesso, vero?Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-13363839.post-1170760680418061602007-02-06T12:18:00.000+01:002007-02-06T12:18:00.000+01:00Il cinema italiano è mafioso di marca DS. Frequent...Il cinema italiano è mafioso di marca DS. Frequento per le mie attività culturali molti attori e registi di sinistra; molti di questi anche se sono persone simpatiche, sono registi di livello tremendamente basso, hanno fatto pochi (ma sempre troppi) film orrendi e con i soldi dei finanziamenti. Che sono soldi pubblici. Che sono soldi nostri. Il livello culturale del nostro cinema è desolante. I contenuti non ne parliamo. Gli attori sono individui calati nel loro ruolo spesso inconsapevoli dei loro limiti, per la maggior parte quando aprono la bocca fanno cadere le braccia (e qualcos'altro) e né loro stesso né gli addetti ai lavori li fermano. Questa è la vera decadenza. L'arte non nasce nelle congreghe politiche, ma nasce dalla genialità e dall'estro dei veri artisti, quelli che stanno ovunque e non vivono solo di inciuci con intrallazzatori e personaggi di medio e alto livello. Questo sistema è talmente radicato che sarà difficile che cambi, ma i terremoti sono sempre possibili, ho fiducia, le cose cattive prima marciscono e poi esplodono. Ben venga questa crisi, deve essere ancora peggio.Anonymousnoreply@blogger.com