03 maggio 2008

Ci piacerebbe/ La Hit Parade che non c'è: Aprile 2008

Eccoci puntuali al nostro appuntamento mensile della classifica dei “ci piacerebbe”; siamo particolarmente felici di aver segnalato attraverso questa “Hit Parade che non c’è” alcuni brani entrati poi nei “top 100”: tra questi, ultimi in ordine di tempo sono stati “Love Song” di Sara Bareilles e “Run” dei Gnarls Barkley.


Portishead - Machine Gun1. MACHINE GUN - Portishead
Conquista la vetta il brano scelto dai Portishead per annunciare il loro ritorno sulle scene, dopo una lunghissima assenza, con l’album THIRD, fresco di stampa ed estremamente innovativo e “fuori dal coro”, proprio come questo estratto. Se per i suoi toni inquietanti e dark difficilmente conquisterà airplay radiofonico, le prevedibilmente forti vendite dell’album potrebbero portarlo comunque nei nostri “top 100”.

Santogold - Santogold2. L.E.S. ARTITES – Santogold
All’anagrafe Santi White, nata a Philadelphia, ispirata più dalla genialità di certo pop anni ’80 che dall’hip hop contemporaneo, Santogold è uno dei nomi nuovi da tenere d’occhio per l’anno in corso. L’ottima “L.E.S. Artistes” sta proprio in un punto mediano tra rock ed elettronica e probabilmente rivelerà al grande pubblico un personaggio insolito nel’attuale panorama musicale americano. L’album SANTOGOLD esce in Europa attorno a metà maggio.

3. LITTLE BIT OF FEEL GOOD - Jamie Lidell
Tratta da JIM, suo secondo album in proprio dopo lo scioglimento del duo elettronico sperimentale Super_Collider, “Little Bit Of Feel Good” è una canzone che invece si rifà al miglior soul-funk anni ‘60/’70 (vedi Stevie Wonder, Al Green e Sly Stone), da sempre grande passione per Lidell, inglese trapiantato a Berlino: l’attuale riscoperta del genere potrebbe portargli imprevista fortuna. All’album collaborano tra gli altri l’amica Feist e alcuni dei musicisti della band che accompagna Beck dal vivo.

Elbow - Grounds for Divorce4. GROUND FOR DIVORCE - Elbow
In attività da una decina d’anni, gli Elbow sono oggi una delle band più interessanti del panorama britannico, e il recente quarto album THE SELDOM SEEN KID conferma quanto il loro rock sia capace di una certa introspezione. Gente come gli U2, i R.E.M. e i Blur sono loro fans dichiarati, anche se finora il grande successo non ha arriso loro al di fuori dei confini britannici. Difficile che ci riesca il blueseggiante singolo “Grounds For Divorce”, ma noi siamo qui anche per fare di queste segnalazioni…

Chiara Civello - The Space Between5. UN PASSO DOPO L'ALTRO - Chiara Civello
Terzo mese consecutivo in graduatoria per Chiara Civello, e seconda presenza mensile per “Un passo dopo l’altro”, tratto dal suo secondo album THE SPACE BETWEEN, uscito su Verve. La jazzista romana, che è anche l’unica italiana nei 10 del mese, sarà tra gli ospiti di RICOMINCIO DA TRENTA, imminente album celebrativo della carriera di Pino Daniele, al fianco di artisti come Chick Corea, Mick Goodrick, Giorgia e Irene Grandi.

Yoav - Charmed & Strange6. CLUB THING – Yoav
Numero uno ex-aequo in marzo, l’israelo-sudafricano Yoav si conferma in graduatoria con l’affascinante “Club Thing”, produzione che esteticamente non ha nulla da invidiare a un Timbaland, tratta dal suo album di debutto CHARMED AND STRANGE. Innumerevoli i paragoni che gli stanno piovendo addosso: tra questi è suggestivo citare quello che, per descrivere il suo originale stile, invita a immaginare un Damien Rice prodotto dai Neptunes (!).

Nick Cave and the Bad Seeds - Dig, Lazarus, Dig!!!7. DIG, LAZARUS, DIG!!! - Nick Cave and the Bad Seeds
Ex-numero uno proprio come Yoav, l’australiano Nick Cave, rocker “maledetto” ma colto, ha pubblicato da poco con i Bad Seeds uno degli album più ispirati della sua sterminata discografia, che prende il titolo proprio da questa canzone. “Dig, Lazarus, Dig!!!” prova ad ambientare il noto racconto evangelico nella New York edonista di fine anni ’70, oltre a creare un bizzarro parallelo con il personaggio Houdini. Si dice licenza poetica, no?

Melody Gardot - Worrisome Heart8. WORRISOME HEART - Melody Gardot
Nata nel 1985 in New Jersey e colpita da un grave incidente 4 anni fa (fu investita da un’automobile mentre era in bicicletta), la Gardot si è avvicinata alla musica proprio per superare il trauma e i risultati sono ora sotto gli occhi (e all’orecchio) di molti: il suo album “Worrisome Heart”, come testimonia questo brano omonimo, mette in evidenza una splendida voce e una musicalità che si muove elegantemente tra jazz e blues.

Sharon Jones and the Dap-Kings - 100 Days, 100 Nights9. 100 DAYS 100 NIGHTS - Sharon Jones and the Dap-Kings
Le varie Amy Winehouse e Duffy hanno un forte debito morale verso questa cantante e i musicisti che la accompagnano: la 51enne newyorkese che risponde al nome di Sharon Jones ha praticamente aperto la strada alla riscoperta delle qualità del soul e del funk degli anni ’60 e ’70 (tra le sue influenze dichiarate ci sono grandi artisti come James Brown, Otis Redding, Ike & Tina Turner e Marva Whitney), raccogliendo però con i tre album pubblicati negli ultimi anni –tra cui il più recente, intitolato proprio 100 DAYS, 100 NIGHTS- un successo relativo se si escludono i consensi della critica. E da qualche tempo i Dap-Kings sono stati reclutati dal produttore Mark Ronson per suonare nelle sue realizzazioni di sapore vintage, non ultimo quel BACK TO BLACK che, oltre a imporre a livello mondiale la Amy di cui sopra, è attualmente a oltre 9 milioni di copie vendute nel mondo, praticamente uno dei bestseller assoluti del decennio in corso.

The Last Shadow Puppets - The Age of the Understatement10. THE AGE OF UNDERSTATEMENT – The Last Shadow Puppets
Chiude la graduatoria mensile il duo “estemporaneo” formato da Alex Turner (già cantante degli Arctic Monkeys, la più amata e celebrata band rock dell’ultima generazione in Gran Bretagna) e Miles Kane (che invece è a capo degli emergenti Rascals, il cui album di debutto RASCALIZE uscirà in giugno). “The Age Of The Understatement” è un convincente biglietto da visita per i Last Shadow Puppets, il cui omonimo album è uscito da pochi giorni anche in Italia. Chissà che a questo epico brano registrato con la London Metropolitan Orchestra non riescano imprese finora sfuggite agli stessi Arctic Monkeys nelle classifiche italiane...


GLI ALBUM DEL MESE

Ed ecco nuovamente una breve panoramica –in rigoroso ordine alfabetico- su alcuni degli album a mio avviso più interessanti tra quelli usciti nelle ultime settimane. Come sempre, lo schema è questo: pochissime parole per descriverlo, due artisti o gruppi a cui accostarlo, un link a un brano contenuto nel disco. La sigla RSVP sta per "Raccomandato se vi piace..."

Bugo - Contatti
Pop sgangherato ma corrosivo
RSVP: Rino Gaetano, Beck
C'è crisi

Deus - Vantage Point
Avantgarde rock dal Belgio
RSVP: Velvet Underground, Captain Beefheart
The Architect

Cristina Donà - Piccola faccia
Best-of in acustico con 2 cover
RSVP: Carmen Consoli, Joni Mitchell
I'm In You

Foals - Antidotes
Punk+funk dalla giovane Inghilterra
RSVP: The Cure, Talking HeadsBalloons

Gonzales - Soft Power
La riscoperta dell’easy listening
RSVP: Billy Joel, Feist
Working Together

M83 - Saturdays = Youth
Nostalgie new wave
RSVP: My Bloody Valentine, Cocteau Twins
Kim & Jessie

MGMT - Oracular Spectacular
Allucinazioni pop in technicolour
RSVP: David Bowie, Flaming Lips
Time To Pretend

The Racounters - Consolers Of The Lonely
Il rock non è morto
RSVP: The White Stripes, Led Zeppelin
Salute Your Solution

By Pop

Classifica precedente: Marzo 2008

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Non è la prima volta che bazzico in queste classifiche e mi godo i video.
Desidero rigraziarti, Chartitalia, per l'opportunità offerta, opportunità penso UNICA, farcita di commenti gradevoli ed illuminanti che svelano una profonda conoscenza e passione per la materia trattata.
Penso sia normale che non ci siano tanti commenti perchè il lavoro e perfetto e c'è solo da complimantarsi, conta sulle mie assidue frequentazioni musicali anche se non ci saranno molti commenti. Grazie ancora. agu

chartitalia ha detto...

@agu:
Beh, devo sottolineare che il post in questione è opera di Pop! e che la scelta dei brani è fatta quasi interamente dallo stesso Pop! con ilgmk, con solo un mio piccolissimo contributo.
Grazie e te, comunque.

gloucester ha detto...

Sempre bella questa classifica! E che sorpresa i Portishead così in forma.
Mi sono quindi fatto anche un ripasso di DUMMY e del live al Roseland di New York. Straconsigliati a chi non li conoscesse.
Non c'entra niente, ma mentre li cercavo nello scaffale, altrettanto poco visibili,stavano gli Suede: anche a loro ho concesso un riascolto intenso ed esteso. Mica male!
Comunque roba di 10-15 anni fa: ma quanto sono vecchio! e non ero tanto giovane nemmeno allora, ché l'Età del Romanticismo già era lontana ...

Anonimo ha detto...

Ciao Gloucester!
Che album degli Suede? Il primo? All'epoca l'ho consumato!:)

Marco

gloucester ha detto...

ciao Marco,
certo il primo, il primo: allora ero aggiornatissimo con le next-big-sensations grazie alla lettura settimanale del New Musical Express.
Negletti per il secondo album, che pure non doveva essere male, li ripristinai con il terzo, grazie all'impazzamento causatomi da CRASH, e da THE BEAUTIFUL ONES, che proprio adoravo.

Anonimo ha detto...

Ciao Gloucester!
Abbiam fatto percorsi simili allora! Ma quanto son belle "Animal Nitrate", "Metal Mickey" e "The Drowners"? Il secondo album non era male, ma non mi ha preso come il primo (nonostante sia quello oggi più amato dai critici - solito snobismo, dato che è quello che ha venduto meno?). Recuperati in pieno con "Coming Up", grazie a "Trash" (non "Crash", scusa per l'attacco di maestrite dalla penna rossa...;))
Ho pure "Headmusic", ma ormai erano alla frutta...

Ciao!!
Marco

gloucester ha detto...

Che meraviglia! I tre singoli di SUEDE: era proprio lo stesso anche per me, non so quante volte li programmavo in sequenza e con il repeat.
Che crash con TRASH! Sarà che pensavo al film di Cronenberg? no no sto proprio rimbecillendo....
oh it turns you on, on ....
ciao marino

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