23 giugno 2009

Hit Parade che non c'è 2009/ Settimana n.24 del 21 giugno

Ennesimo cambiamento in vetta: arrivano meritatamente E e i suoi Eels, con l’accoppiata di brani tratti da HOMBRE LOBO: Fresh Blood e la splendida ballata That Look You Give That Guy.



Hit Parade che non c'è - 21 Giugno 2009

1Fresh Blood / That Look You Give That Guy
Eels

2Fire / Underdog
Kasabian

3The Reeling
Passion Pit

4Solo un uomo
Niccolò Fabi

5Heartbreaker
MSTRKRFT Ft John Legend

6Hold The Line
Major Lazer

7Treat Me Like Your Mother
The Dead Weather

8I'll Get You
Classixx feat. Jeppe

9Big Bad Handsome Man
Imelda May

10Pale Horses
Moby

11Rabbit Heart
Florence & The Machine

12Head Straight
Alex Metric

13Bulletproof
La Roux

14Pearl's Dream
Bat For Lashes

15True Romance (True No. 9 Blues)
Golden Silvers

16Go Then Bye
Speech Debelle

17Needle In The Hay
Melissa Laveaux

18Lose You
Peaches

19The Musik
Ebony Bones

20Sick Muse
Metric



Al secondo posto gli attuali dominatori della classifica britannica degli album, i Kasabian, con l’accoppiata Fire e Underdog. Ottimi terzi i Passion Pit con The Reeling.

Se Solo un uomo di Niccolò Fabi scende al N. 4 e Heartbreker di MSTRKRFT Ft John Legend è stabile al N. 5, subito sotto ci son due nuove entrate.

La prima è una formidabile miscuglio di generi, Hold The Line di Major Lazer. Sotto questo nome si cela un duo di produttori di musica elettronica tra i più attivi e importanti del momento: Diplo e Switch. I due hanno messo sù una storia su un commando giamaicano che, avendo perso un braccio durante uno scontro nella guerra segreta contro gli zombie del 1984, l’ha sostituito con un micidiale laser. Ed è diventato un soldato rinnegato per uno stato canaglia operando sotto il controllo della CIA. Se questo vi sembra già un delirio, guardate il divertente video fumettistico. E ascoltate il pezzo, una commistione tra dancehall, elettronica, surf (!) e musica western (!!) che vede la partecipazione di Mr. Lexx e di Santigold (ovvero Santogold). E che anticipa l’album GUNS DON'T KILL PEOPLE... LAZERS DO, a cui hanno partecipato anche i nostri Crookers, ormai tra i nomi più di spicco della scena elettronico-dance internazionale.

E subito dopo eccone un’altra nuova entrata, di tipo completamente diverso (se c’è una cosa di cui non ci potete accusare è di essere monotoni...). Si tratta della zeppeliana Treat Me Like Your Mother dei Dead Weather, ennesimo progetto messo su dallo stakanovista Jack White. Il leader dei White Stripes stavolta si è associato ad Alison Mosshart (dei Kills), Dean Fertita (dei Queens of the Stone Age), e a Jack Lawrence (dei Raconteurs, altro progetto di White). Il supergruppo incide per la Third Man Records, l’etichetta di White, distribuita dalla Warner. L’album HOREHOUND è atteso per luglio. E sentito il primo assaggio, c’è da ben sperare...

Al N. 8 passaggio in discoteca con I'll Get You di Classixx feat. Jeppe, al n. 9 un po’ di blues-rockabilly con Big Bad Handsome Man e al N. 10 un altro nuovo ingresso. Per una vecchia conoscenza. Moby sta per pubblicare il suo nuovo album, il suo nono, WAIT FOR ME, definito dall’autore più quieto, melodico e dolente. E tali caratteristiche emergono nell’atmosferica e triste Pale Horses, secondo singolo estratto dopo "Shot in the Back of the Head". E come il suo predecessore, anche questo brano è accompagnato da un video animato. Se il primo l’aveva diretto David Lynch, questo invece è stato opera di Elenna Allen. Mentre la vocalist del pezzo si chiama Amelia.

Sono ben 5 le new entry nei “dischi caldi”. Si parte al N. 15 con True Romance (True No. 9 Blues) dei Golden Silvers. La title-track dell’album debutto della band britannica è un divertente funk pop a tinte elettroniche che sembra un Bignami della musica dei primi anni ‘80 (“Let’s Dance” di Bowie rifatta dagli Haircut 100? Ma affiorano pure i Clash “Sandinisti”...). Il trio londinese guidato da Gwilym Gold tuttavia non si è fermato agli anni ’80 e nell’album vengono recuperate – e amalgamate – anche sonorità dei decenni precedenti. Certo non innovativi, ma divertenti.

Restiamo a Londra per Go Then Bye, pezzo hip hop ipnotico offerto da Speech Debelle, nuovo talento della scena rap d'Oltremanica, mai così in fermento come negli ultimi mesi. Il fluire delle rime della rapper 25enne dimostra come non sempre un ritornello con una melodia ruffiana sia necessario per rendere accattivante un pezzo... Un pezzo che parla della fine di una storia, in cui la nostra, con un moto di orgoglio, manda a quel paese il ragazzo dicendogli “So take your X-Box and go ‘long”. L'album si chiama SPEECH THERAPY, vera e propria confessione in rime, ed esce in questi giorni su Big Dada, già etichetta di Roots Manuva.

Needle In The Hay invece ci presenta Melissa Laveaux, artista di origini haitiane ma nata e attiva in Canada. La sua brillante cover folk dell’”Ago nel pagliaio” del grande Elliott Smith ha anticipato il suo album di debutto CAMPHOR & COPPER.

In diciannovesima posizione The Musik, biglietto da visita di Ebony Bones, al secolo Ebony Thomas, ex-attrice televisiva e ora reinventatasi con inusitata credibilità quale punk-rocker dagli accenti dance (vedi P.I.L. e Slits e un po' tutto il post-punk più funkeggiante che girava nell'underground dei primissimi anni '80). Il suo album BONE OF MY BONES esce per la piccola indipendente Sunday Best, quindi ha meno di un 5% di probabilità di entrare nelle chart italiane ...ma non si sa mai!

E per concludere, in ventesima posizione, nuova entrata per Sick Muse dei Metric, brillante quarto estratto dal quarto bellissimo album (FANTASIES) della band indie rock canadese che si avvale della voce di Hamily Haines.

E anche per questa settimana è tutto. Buon ascolto!

by ilgmk


Alla prossima.

Classifica precedente: Settimana n.23 del 14 Giugno

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