13 giugno 2009

Pirl Parade 2009/ Settimana n.23 (dal 6 al 12 Giugno)

Lotta senza quartiere per la conquista del Pirl della scorsa settimana: per il rotto della cuffia, ed a sorpresa, la spunta l'attuale direttore del Giornale della famiglia Berlusconi, Mario Giordano, tallonata dal papa tedesco. Ma tutte le nomination della scorsa settimana devo dire che si sono difesi bene. Ok, vediamo cosa ci riserva questa settimana.

1. Franco Frattini
Gli italiani all'estero, residenti in Europa sia nelle ultime elezioni Europee del 2004 sia nelle Politiche del 2006 e del 2008 hanno espresso una schiacciante preferenza per il centro-sinistra. E cosa si inventano i satrapi attualmente al potere in Italia? Gli optanti. Il ministro degli Esteri più inutile della storia della Repubblica, Frattini, si è inventata una circolare attraverso cui ha impedito di votare a circa il 30% degli italiani all'estero inventandosi le liste degli "optanti".

2. Papa Ratzinger
Questo fine e profondo pensatore tedesco non finisce mai di stupirci e ne tira fuori di caz riflessioni a iosa. Questa settimana ha tirato fuori che la prova della Trinità si trova nientemeno che nel genoma umano. «La prova più forte che siamo fatti ad immagine della Trinità è questa: solo l'amore ci rende felici, perchè viviamo per amare ed essere amati». Mi sto ancora interrogando su 'ndo cazzo sta sta' prova.

3. Nicolas Sarkozy
Il Consiglio Costituzionale francese ha bocciato la legge, nota come Dottrina Sarkozy, che dava il potere ai fornitori di connettività internet la facoltà di togliere l'accesso a Internet ai clienti che venivano accusati (non da un giudice, ma da terze parti) di violare il copyright. Semplicemente il Consiglio ha stabilito che la connessione ad Internet è un diritto fondamentale del cittadino e che quindi nessuna autorità può alienarlo. Cosìcchè il provvedimento che più ha caratterizzato sinora la fallimentare presidenza Sarkozy è stato clamorosamente trombato.

4. Muammar Gheddafi
Dittatore, giunto al potere attraverso un colpo di stato e sostenitore del terrorismo internazionale, Gheddafi è stato invitato in Italia da questo governo da operetta che ci ritroviamo. E da operetta è stato il comportamento di questo satrapo nordafricano: ha installato una tenda a Villa Pamphili, ha incontrato una delegazione di 700 donne italiane (capeggiate dalla Carfagna!) dove ha spiegato che in Libia le donne sono poco più che dei mobili, e si è fatto beffe delle istituzioni italiane facendosi attendere alla Camera dei Deputati per oltre due ore.

5. Maria Vittoria Brambilla
Giunta alla carica di Ministro del Turismo per meriti di reggicalze si è gettata a capofitto in una impresa titanica: resuscitare il portale mangiasoldi Italia.it, voluto dal precedente governo berlusconi, portale che sinora ha divorato diversi milioni di euro senza praticamente essere mai andato online. E tra le prime sue opere significative ha presentato il nuovo logo che risolleverà le sorti del portale e dell'intero turismo italiano: il mitico logo Magic Italy, pensato addirittura dalla tessera P2 nr. 1816 in persona, con il contributo della stessa Brambilla e, penste, di Brunetta. Un capolavoro di pacchianeria dilettantisca anni '80, più adatto a pubblicazzare una mortadella o una televendita, se non proprio una hot line telefonica. E questa cosa dovrebbe servire a promuovere l'Italia nel mondo.

A voi l'ardua sentenza.


Alla prossima.

Pirl Parade precedente: Settimana del 5 Giugno 2009

13 commenti:

Riky ha detto...

Optanti ? Governo di ladroni e farabutti !

Stefano ha detto...

Gheddafi è proprio un burino coatto. Vi ricordate quando lanciò i missili contro Lampedusa nella primavera 1986? Io allora ero in Marina a fare il servizio militare e vi assicuro che per qualche ora si temette senza scherzi di dover sparare contro i libici. In fretta e furia trasferimmo i missili navali da La Spezia a Taranto, pronti al peggio che per fortuna non arrivò mai. Che uomo antipatico ma all'Eni sta così simpatico...

Anonimo ha detto...

Veramente la visita di Gheddafi è stata organizzata (tra gli altri) soprattutto da Massimo D'Alema.
Così come al Governo D'Alema del 2000 dobbiamo la creazione del "Portale Italia".
Giusto per la precisione e per dare a baffetto ciò che è suo.

K.

herr doktor ha detto...

la cosa che più mi fa ghignare delle polemiche di questi giorni sulle festiccioli di Papi è che se la stanno prendendo con il baffetto (che è ben possibile che non c'entri nulla)
Forza Papi ... stai facendo un grande favore al piddì ;-)

x k: non credo però che d'Alema abbia mai regalato 5 miliardi (di euro) a Gheddafi ...

quanto al portale italia, vediamo: MVB ha appena iniziato a lavorare .... Intanto interessante la posa con il braccio alzaro: l'altro giorno la cassazione ha condannato alcuni tifosi per i saluti romani, ma ... si sa ... la legge NON vale per tutto. Razza Padrona

chartitalia ha detto...

Non solo... il portale Italia a me risulta, almeno come "creazione" (intesa come assegnazione di un appalto) e non come pura idea, tutta opera del ministro Stanca

già, c'è questa cosa di K. che in ogni suo intervento c'è sempre una punta di perorazione dell'attuale regime (o meglio, fa risalire tutte le colpe alla attuale opposizione, anche se è in uno stato larvale)

herr doktor ha detto...

piove, opposizione ladra ;-)

Anonimo ha detto...

perfavore non scomodiamo ad ogni occasione d'alemone che di disastri ne ha già fatti fin troppi, fin da giovane quale finto sessantottino!!!!

Anonimo ha detto...

caro chartitalia, leggo solo ora il tuo post del 18 giugno... se ho scritto inesattezze, ribattimi dimostrando che sono inesatte (ad esempio, dimostrando che il portale italia NON è stato creato durante il governo D'Alema del 2000).
altrimenti se semplicemente le mie puntualizzazioni o i miei interventi non ti sono graditi, dillo apertamente.
K

chartitalia ha detto...

Caro K.,
non è un problema di gradimento o meno di quanto i commentatori desiderano scrvere(ti sembra che avrei lasciato aperti e liberi i commenti ai vari post?).

Ho solo fatto notare questa tua tendenza (giusto una punta, nevvero?) a perorare la causa dell'attuale governo andando a trovare il pelo nell'uovo, esistente o meno. Se tu sei libero di farlo, potrò io essere libero di farlo notare?

Ciò detto, è anche curioso che tu puoi affermare anche delle cose un po' sballate (come la cosa che sia stato D'Alema a volere il portale Italia) ed invece che essere tu a dare evidenza della tua affermazione debba essere io a dare l'evidenza che quanto dici sia errato...

bah, tuttavia, per il caso in questione, devo dirti che io lavoro per un'azienda direttamente coinvolta con il portale e posso assicurarti che il bando di gara per il portale in questione fu varato dal ministro Stanca durante il governo Berlusconi; dopodichè in rete ci sono migliaia di pagine dedicate allo scandalo del portale in questione, che il governo Prodi II aveva eredito e che cercò di chiudere nel modo più indolore possibile

per darti giusto un punto di aggancio alla vicenda, intanto dai uno sgurado a questo link, ma ne potrai trovare altre centinaia di tua iniziativa

Anonimo ha detto...

Charo Chart,
continuo a scriverti qui, spero vada bene.
Ti stuprià sapere che non amo particolarmente "colui che tu non nomini", sicuramente non lo amo nella stessa misura in cui tu lo detesti.
Senza iniziare una sterile polemica, penso di poter affermare che se i miei interventi ti paiono avere una certa "tendenza", sicuramente i tuoi ne hanno un'altra, di segno marcatamente opposto.

Venendo a cose più concrete, cioè il famoso portale Italia, ricordo con bizzarra precisione che il provvedimento legislativo che lo istituiva fu l'ultima cosa fatta dal Governo D'Alema nel 2000, prima di cadere...
Mentre nel link che mi hai mandato non trovo alcuna cosa che mi smentisca, mi permetto di segnalarTi quest'altro link, peraltro sempre allo stesso sito che mi hai segnalato, che spero ti convinca:
http://punto-informatico.it/3654/PI/News/alema-difende-portale-italia.aspx

Ti ripeto: che io ricordi (e il link che ti ho mandato lo proverebbe), il portale Italia fu istituito con provvedimento legislativo del governo D'Alema. Ciò non vuol dire che successivi governi lo abbiano poi concretamente attuato e posto in essere: semplicemente ti indico che l'idea originaria non fu di Berlusconi o della destra, ma proprio della sinistra.

K.

Anonimo ha detto...

Scusa la pedanteria: giusto altre fonti a sostegno di quanto affermo:

http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2000/04/12/819668-D-Alema--quotpresto-il-portale-Italia-quot.shtml

http://archiviostorico.corriere.it/2000/marzo/08/Economia_Internet_Alema_lancia_portale_co_0_00030810263.shtml

http://www.repubblica.it/online/tecnologie_internet/leggedomi/leggedomi/leggedomi.html

http://www.interlex.it/attualit/forumpor.htm

K.

chartitalia ha detto...

Ok K., la mia affermazione che non fu D'Alema a volere il portale Italia non è precisa e non volevo neanche scriverlo in questa forma ma quando si scrive di fretta non sempre viene fuori quelo che si intendeva dire...

Comunque mi sembra che il punto in questione non è chi ha avuto per primo l'idea ma come questa idea è stata portata avanti; quindi, mettendo in ordine le cose:
- il governo D'Alema ha avuto l'dea del portale Italia
- il governo Berlusconi II l'ha realizzata istituendo il bando di gara, stanziando somme spropositate (decine e decine di milioni di euro)
- il governo Prodi II se lo ritrova incancrenito in quanto dopo anni e anni non era stato mandato in produzione
- Rutelli cerca di rivitalizzarlo ma poi rinuncia e lo chiude
- il governo Berlusconi IV stanzia altri soldi e cerca di resuscitarlo, intanto sfornando quello splendido logo della Brambilla

Ok, ti ritrovi?

Anonimo ha detto...

Non ho elementi sul denaro stanziato per la realizzazione del portale: se centinaia di euro o, come dici tu, decine di milioni (ma all'epoca del berlusconi 2 non c'erano ancora le lire?).
Detto ciò, grosso modo, sì, mi ritrovo.
Ti aggiungo solo che anche se ti sembra che sia solo uno spaccamaroni, in realtà prima di postare cerco di documentarmi proprio per non scrivere inesattezze.
Se non trovo nulla da ridire su un post, sto zitto. Mi è capitato anche di associarmi ad alcune tue opinioni.
Con cordialità.

K.

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