01 marzo 2008

Sanremo 2008 - quarta serata


FESTIVAL DI SANREMO 2008: quarta serata (venerdì 29 febbraio)
(post speciale a "blog unificati" tra i blog di Chartitalia e Verdier il Vampiro, col supporto morale di www.festivaldisanremo.com. Intervento di Chartitalia & Verdier il Vampiro)

Cari amici vicini e lontani, per spirito di servizio, tocca a me "coprire" la prima parte di questa serata in quanto il Vampiro, come da tradizione secolare, sarà disponibile intorno alla mezzanotte. Considerando gli effetti soporiferi che, in genere, la televisione ha sul mio metabolismo, mi farò aiutare dalla splendida Kerol la Rossa, nostra inviata ungaro-pugliese oltre che teen-ager, ed essendo la serata dedicata alla Finale dei gggiovani non avremmo potuto scegliere di meglio...

Beh, per la verità la serata, oltre che ai gggiovani, è dedicata anche ai "superospiti" italiani: "grandi" nomi che si sono rifiutati di partecipare alla gara ma che non disdegnano il proscenio dell'Ariston ai fini di promuovere le loro ultime fatiche discografiche. In altri termini: l'angolo della prostata. Dall'altro lato c'è anche da dire che, vista la penuria di ascolti, avranno pensato che l'unico modo per mantenere davanti al video milioni di spettatori ultra-quarantenni è quello di sciorinare qualche icona del loro tempo passato. Va be', staremo a vedere.

Intanto, stasera si assegnano i primi premi e sapremo, più o meno a notte inoltrata, chi ha vinto il premio della sezione gggiovani. Ad assegnarlo contribuirà anche la "giuria di qualità" (l'umorismo degli autori è impagabile). Già, perchè la qualità delle scelte verrà effettuata da 5 componenti che corrispondono ai nomi di Federico Moccia (che di gggiovani se ne intende, visto che sono i protagonisti assoluti dei suoi romanzi), di Nicolas Vaporidis (che di gggiovani se ne intende visto che è stato il protagonista di film quali Notte prima degli esami e Notte prima degli esami oggi), di Sarah Felberbaum (che di gggiovani se ne intende, visto che lei è gggiovane ed ha fatto la pubblicità per i telefonini, che sono gggiovani per definizione), di Alessia Filippi (che non so se intenda di gggiovani, in compenso ne sa una beata fava di musica, ma è tanto gggiovane) e di Claudio Cecchetto (che gggiovane non è, però almeno dovrebbe capirne un po' di musica, anche se con interessi diretti sull'industria musicale che potrebbero gettare qualche ombra sulla sua obiettività). Eh già, siamo alle solite: della musica sembra non fregargliene niente a nessuno. Per giudicare i gggiovani basta chiamare qualcuno che in qualche modo abbia a che vedere con i gggiovani...

In sostanza, la serata prevede le 8 canzoni dei gggiovani più sei ospitate. Beh, in pratica una ventina di brani in totale, roba che a 3 minuti l'uno in un'oretta ce la si dovrebbe cavare. Voglio proprio capire come faranno a tirare l'una anche questa sera.

21.10 Ok, si va a cominciare. Parte la sigla: il solito medley di brani sanremesi del passato arrangiati nel modo più insulso possibile dal Pippo direttore d'orchestra, infarcendolo ovviamente con lo stucchevole "perchè sanremo è sanremo" assurto a ruolo di classico.

21.25 Si inizia con il brano "L'amore" delle sorelle Sonohra che si sistemano sullo sgabello come neanche la Parietti dei tempi di Tele Montecarlo. Kerol è scandalizzata dalla virilità della coppia, sopratutto di quello a destra in gessato grigio di cui ammira le sopracciglia, più sottili delle sue. Impossibile esprimere qualsiasi giudizio sul pezzo che propongono e che assimili ad un unico, lungo, stridulo, urlo. Pardon, urletto. La giuria assegna 42 punti su 50, dove spicca il 10 di Cecchetto. I dubbi sulla sua neutralità iniziano a manifestarsi.

21.32 Entra il primo superospite Giorgia, avvolta in un lungo peplo nero con uno splendido spacco in giallo. Va be' che il nero snellisce, ma la signora sembra un po' il manifesto dell'anoressia: era il caso? Di lasciare quella spalla destra così incustodita? Kerol boccia l'abito ed il resto dell'audience il fibbione sulla spalla sinistra. Bocciate anche le prime due proposte, insulsamente (more solito) arrangiate dall'altra pippa che infesta il festival: la gershwiniana The Man I Love e la tenchiana Se stasera sono qui. Dimenticabili. Ottiene il plauso generale invece la terza proposta: il singolo estratto dal suo ultimo album, La La Song, che sciorina al meglio le indubbie doti vocali dell'interprete

21.57 Arriva un altro suuperospite, Jovanotti. Ed intanto si sono fatte le 10 ed è stato eseguito un solo brano della sezione gggiovani. Con una barba che fa molto De Gregori, attacca il brano trainante del suo album SAFARI, Fango, accompagnato alla chitarra da Ben Harper che sfoggia un magnifico golfino a losanghe ed un cappello che a larghe tese. Kerol è convinta di stare ascoltando Mi fido di te e, delusa di non sentire quelle fatidiche 4 parole, sono costretto a spiegarle che sì, i pezzi del Jovanotti sono un po' tutti interscambiabili. Tocca poi a Ben Harper da solo che si esibisce in Life Is Too Short, una delicata ballata poco consona al clima sanremese. Al termine, ovviamente, il trombone baudesco si spertica in lodi, osannando il grande interprete di cui non conosceva neanche il nome sino a poche ore prima. Il trittico termine con la proposizione di un altro estratto dall'album di Jovanotti, A te. E qui l'identificazione con De Gregori è pressochè totale.

22.30 E' il turno del terzo superospite, un'altra signora della canzone italiana: Fiorella Mannoia. Ed è passata oltre un'ora e dei gggiovani si è sentito solo il brano delle sorelle Sonohra. Anche lei si presenta con un abito lungo e nero ed anche lei se lo poteva risparmiare. Tra l'altro, oltre a non donarle, risulta in evidente imbarazzo tanto da implorare l'aiuto della pippa nazionale per poter effettuare la discesa dalle fatidiche scale. Kerol entra subito in sintonia con la Fiorella per affinità di colore di capelli. Spiego alla nostra teen-ager che il primo pezzo eseguito è una cover da Vasco Rossi, la splendida Sally, uno dei rari pezzi del Vasco nazionale che non mi suscita disgusto. Segue poi l'immancabile Quello che le donne non dicono, in una esecuzione piena di pause in cui tenta di duettare con il pubblico. Ma il pubblico del teatro Ariston probabilmente è il pubblico più musicalmente ignorante d'Italia ed il duetto lascia un po' a desiderare. Si termina con un altra cover dedicata all'indimenticabile Sergio Endrigo ed alla sua Io che amo solo te, singolo estratto dal suo ultimo album CANZONI NEL TEMPO.

Ed intanto, Kerol mi informa che dopo 1h e 40', l'unica canzone in gara eseguita continua ad essere quella dei soliti Sonohra. Bah, che siano dei raccomandati? La noia si è impadronita di tutto e di tutti. Qui si boccheggia.

22.47 Alleluja! Si riprende con la seconda canzone in gara: Ribelle di Ariel. No, non si tratta della sirenetta, anche perchè la coda è sostituita da due splendide gambe che non si capisce perchè siano divaricate all'inverosimile. La figliola è una bella figliola, però le doti vocali lasciano piuttosto a desiderare. Si capisce che vuole tirare fuori un vocione che però, dispettoso, non ne vuol sapere di venir fuori. Pezzo assolutamente dimenticabile. La giuria di "qualità" le assegna un 37/50. I gggiovani sembrano non apprezzare.

23.00 Altro ospite, non sappiamo se super, visto che sino a pochi mesi fa era del tutto sconosciuta anche in UK, dove ha spopolato con un brano molto efficace, Leona Lewis con Bleeding Love, brano che probabilmente piacerebbe al Vampiro...
Comunque, questo pezzo sta spopolando anche in Italia dove è in testa alla nostra Hit Parade Brani da oltre 1 mese. Niente di trascendentale, ma un pezzo godibilissimo interpretato come cristo comanda. E sopratutto, un momento di spettacolo che si consuma in un tempo ridotto, nonostante i tentativi di siparietto della strana coppia di conduttori. Beh, comunque solo Kerol poteva farmi notare i brillantini sul microfono della Leona...

23.12 Si continua con Jacopo Troiani che presenta "Ho bisogno di sentirmi dire ti voglio bene", giunto direttamente dallo Zecchino d'Oro, brufoli compresi. Kerol si rifiuta di credere che quel coso sul palco possa avere la sua stessa età. Sia come sia, la giuria di "qualità" decreta il suo trionfo sommergendolo con 44 punti su 50. Evidentemente è un gggiovane che piace ai gggiovani.

Ok, sono stremato. Non ne posso più. Ci sono ancora 5 brani in gara e 3 superospiti che devono ancora esibirsi. Fortunatamente un messaggio dalle tenebre mi informa che il Vampiro è rientrato dal suo giro notturno. Gli passo volentieri la tastiera, liberandomi dal male...


Comincia la staffetta. Chartitalia lascia e subentro io. Che mi sono preso mezza serata di vacanza. Lui sicuramente sarà stato buono: io non lo sarò. Allora, a quanto ne so, dall’inizio della serata hanno cantato solo in quattro. Il KGB e le SS avrebbero saputo fare di meglio: dopo due ore avrebbero cantato anche i muti! Invece ci ritroviamo con una media da bradipi. Ma cosa importa? L’importante è che si diverta Pippo! Noi in fondo per cosa lo paghiamo il canone, se non per regalare a Baudo il giocattolo Sanremo? Tanto, la Rai, solo con la pubblicità che trasmette giornalmente si paga tutte le spese aziendali più le vacanze per mogli e figli, zii e nonni degli impiegati di prima, seconda e terza categoria. Il canone è una regalia statale.

Baudo presenta i Children Tappers, dei ragazzini che ballano il tip tap. 50 Shirley Temple tutte in una volta più qualche ragazzo/a più avanti con l’età. Non mi sembra un gran numero, tantomeno da Sanremo. Sono di Roma. E te pareva!

Entra Chiambretti e cerca di far ridere. Fallisce in pieno.

Ora arriva Giua. E che ha fatto questa? Pare abbia preso una padellata in piena faccia. Canta TANTO NON VENGO ma nel frattempo deve aver cambiato idea perchè è venuta. Purtroppo per noi. Non ho capito da dove viene. Dice “da imbazzire”, “corbo del reado”, “gondinuo a non gabire”…parla come Marcella Bella! La canzone è particolare però cose così già le faceva 34 anni Antonella Bottazzi. Niente di nuovo sotto il sole. Voto 5.

Ooh... finalmente! Ho visto che nella giuria di qualità ci sono delle persone competenti come Nicola Vaporidis! Si rivede anche Claudio Cecchetto, c’è Federico Moccia... quanta bella gente, madama Dorè!

Ora arrivano tre panzoni col rimmel e con un fastidioso accento romano chiamati Frankie Head, che cantano una canzone che si chiama "Para parà rà rà rà". Però, che titolo intelligente! La sento, mi fa schifo immediatamente. Cecchetto (un genio!) dice che è una di quelle canzoni che avresti voglia di sentirne subito un'altra. Cecchetto l'ho sempre considerato un pirla. Stavolta ho veramente la conferma. Paraculata non diversa da LA PARANZA e similari. Ma almeno quella aveva il pregio di essere un divertissment di Daniele Silvestri, uno che comunque ammiro e so che non è un fanfarone. Dare a questi tre un voto alto significa voler fare i giovani? Per me significa essere dei dementi. Voto: 0

Ecco Gianni Morandi, la prima persona ben vestita di questa sera. Non mi piace la sua canzone (noiosetta, Stringimi le mani) ma lui è sempre Morandi. Cosa gli vuoi dire? E se le canzoni che canta sono brutte non è colpa sua ma delle penuria di autori. Va meglio con CHE SARA’. Però non è giusto! Anche se CHE SARA’ non è un capolavoro di scrittura musicale ti viene subito da pensare la differenza abissale tra i vecchi Festival a questi qui. Non per voler fare i nostalgici a tutti i costi, ma non c’è proprio paragone!! Baudo rovina la festa dicendo che il paese di cui si parla nella canzone è quello di Jovanotti, Cortona. E chi se ne frega non ce lo metti? A parte che già lo sapevamo dal 1971, stai parlando di Jovanotti, non di Leonardo Da Vinci. Paragoni da Pippo Baudo, per l’appunto. Ora attacca UNO SU MILLE, altra bella canzone. Finalmente qualcosa che vale la pena di ascoltare. Anzi, visto che ci sto, sono pronto a rivalutare anche la prima che ha cantato di cui non conosco il titolo. Bravo Gianni; la classe non è acqua. Ti meriti un 10.

Arriva un altro, Valerio Sanzotta. Romano pure lui. Avrei tanta voglia di essere nato a Trento, da quando è cominciato questo cacchio di Sanremo. Canta NOVECENTO. Oddio, ma questo sembra Lucio Battisti! Fisicamente perché musicalmente non c’entra un *****. Ha 12 anni ma ci spiega la storia dell’Italia del novecento. Cerca di imitare disperatamente Francesco De Gregori e per insistere nella mistificazione introduce anche un armonica a bocca. Ci informa che suo padre faceva l’operaio al Lingotto a Torino. Difatti tutti noi sappiamo che il Lingotto è pieno di romani. Parla di Enrico che sarebbe poi Berlinguer. Proprio simpatico. E considerando che siamo in periodo di par condicio, non è poco. Soprattutto io credo molto alla sua buonafede e a quello che canta, al fatto che sappia cosa sia veramente il Lingotto (magari crede sia quello che Paperon Dè Paperoni ha nel suo forziere) e chi fosse realmente Berlinguer. Vabbè… l’unica cosa consolante dei Sanremo degli ultimi anni è che la carriera di questi pellegrini finisce ancor prima di cominciare. Amen. Voto: neanche mi ci spreco.

L’ungherese ci fa vedere che magari non sarà brava a cantare, non sarà brava a ballare, non sarà brava a presentare però a fischiare è una campionessa. Se va in Abruzzo verso settembre, sicuramente un lavoro stagionale lo trova.

La Scelta, cinque ragazzi che arrivano – ma guarda un po’! – dal Tiburtino , quartiere di Roma. Ci informano che a loro piace sperimentare e mischiare le sonorità e per questo cantano IL NOSTRO TEMPO. Anche questi vogliano fare i “particolari” ma sono di un convenzionale unico. Pettinati come quei deficienti degli spettacoli di Maria De Filippi. Cantano malissimo, ovviamente. E’ la moda di quest’anno, perbacco! Dicono che si sentono africani metropolitani con gli occhi orientali. Ammazza come sono impegnati, questi qui! Multietnici, fighetti... hanno tutto. Tranne la voce e una canzone con un testo appena appena accettabile. Però l’arrangiamento del pezzo non è male. Prendono 48. Che bravi che sono stati: il mix “Amici” e ragazzi impegnati paga. Naturalmente noi non crediamo ad una sola votazione che sia una, però dobbiamo fare gli ascoltatori medi e facciamo finta di stupirci. Tanto qui, per dirla alla Caselli, “è sempre carnevale”. I buffoni non mancano mai. Voto: 6 (alla musica)

Ho sentito parlare per la prima volta Vaporidis: non ci posso credere..! Ma fa anche l’attore con quell’accento da borgataro? La prossima volta non voglio nascere a Trento, ma in Lapponia.

Oooh…. finalmente i musici di Tutankamon! Quattro statue di cera al prezzo di una. Quelli che hanno cantato la famosa cover dei Bisonti, LA CASA DEL SOLE. Ora però cantano PENSIERO e TANTA VOGLIA DI LEI, canzoni leggendarie di un gruppo che si chiamava Pooh, scioltosi nel 1990 o giù di lì, dopo aver vinto un Sanremo annunciato. Il batterista ha i capelli più neri del carbone e un doppiomento che farebbe “gola” ad un pellicano. C’è un tastierista che lancia degli acuti allucinanti, come se gli avessero infilato due jack su per il ****… insomma, un quartetto un po’ inquietante. Chissà chi saranno! Assomigliano ad un gruppo famoso di cui mi sfugge il nome, ma non possono assolutamente essere loro: quelli erano più giovani!

Arriva un duo, i Milagro. Sembrano fratelli. Stesse zanne. Uno fa l’occhietto all’altro: forse ho interpretato male... non sono fratelli! Dubbio amletico!! Hanno un pregio: finalmente dei “non romani”! La canzone non è brutta, loro non sono malaccio. Ora non so se in circostanze migliori (delle belle canzoni) avrei mai notato questo brano, perché ieri come stasera, qualsiasi cosa sia appena sopra il livello della cacca , sa di capolavoro. Voto: 7.

Quella vecchia pazza di Cecchetto fa i complimenti a Baudo per la qualità delle canzoni di quest’anno. Non è solo un pirla. E’ anche sordo e in malafede. Tornasse ad accompagnarsi a Sandy Marton e si togliesse dalla palle, lui, il Gioca Jouer e “Jovanotta”.

Grazie a Dio è finita. Nicola Piovani (spottone gratis per il PD) ve lo vedete voi. Io domani mattina mi devo alzare presto ed è già l’una di notte. Per dirla come quella mandria di borgatari visti stasera: a regà, se beccamo domani. Mò vojo annà a dormì!

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Christian, che dire, ti adoro! Non aggiungo altro :) Hai detto quello che c'era da dire e aggiungo solo che sul podio sono arrivati primi i SONOHRA, secondi LA SCELTA e terzo il minorenne TROJANI.
Basta Romanacci borgatari e raccomandati figli di papà tra i gggiovani! >:(

Anonimo ha detto...

Ah, gli insulsi FRANK HEAD hanno vinto il premio della critica e l'anonima ARIEL ha vinto il premio sala stampa RADIOTV - SEZIONE GIOVANI...che scandalo. Credevo che Giua avesse buone possibilità di arrivare tra i primi tre o cmq aggiudicarsi qualcosa. Peccato, mi ci ero affezionato anche perchè è mia conterranea. :)

Anonimo ha detto...

Condivido l'opinione di Erpy83 sul conto di Maria Giua,della quale sono estimatore ed ammiratore da tempo. Mi sono incazzato non poco quando quel deficiente di Mr. Bunch ed i suoi scagnozzi emeriti incompetenti (e stasera tra i membri della giuria di qualità ci sarà Emilio Fede: Dio ce ne scampi e liberi ! ! !) hanno umiliato la bravissima cantautrice e (soprattutto) chitarrista di Rapallo relegandola al gradino più basso. Troppo cervellotica ? No,solo troppo brava e per questo messa alla porta senza tanti complimenti da chi non frequenta quei circuiti alternativi (non necessariamente di Sinistra) nei quali la bella Maria s'è fatta il culo per anni,con le dita più incallite che mai per le troppe ore passate a pizzicare le sue corde.

Anonimo ha detto...

salve volevo solo dire una cosa a proposito di quei ragazzini che vengono da Roma,forse non capite niente di tip tap, la loro esibizione in realtà dura molto di più ma si sono dovuti adeguare allo spettacolo,e non sono chiunque,oltre ad essere campioni italiani si no laureati campioni del mondo per la seconda volta in Germania e quindi credo che meritino una considerazione maggiore,e se sono di Roma ,anche se in realtà sono di vicino Roma,il problema dov'è??

Verdier il Vampiro ha detto...

x Cesare:

Giua - che come nome fa un pò ridere, paraferasando la canzone di Pippi Calzelunghe - sarà anche brava però non è che si sia inventata niente. Nel senso, non è questa grande novità. E' una che fa sicuramente meglio degli altri il suo mestiere ma come dicevo, è un deja-vu.

X Anonimo (ma quando comincerete a non firmarvi "anonimi"?)

"forse non capite niente di tip tap"
l'ho fatto per due anni.

"sono di vicino Roma,il problema dov'è??"

è che è stato un festival borgataro, pieno di un certo genere di romani , cafoni e burini, da curva da stadio o fricchettoni fuori tempo in stile Carlo Verdone. E sinceramente hanno rotto i coglioni, oltre a far fare una pessima figura a Roma
E te lo dice un romano.

Anonimo ha detto...

ah, i commenti al festival.
Sono una tradizione che va a braccetto con la manifestazione stessa e come la manifestazione sono sempre quelli.
Le stesse cose ce le sentiamo dire da vent'anni e piú incluso che i festival di vent'anni fa sí che erano festival!
Vabbeh, ce li prendiamo insieme ai presentatori prevedebili, le vallette scontate, le solite canzoni, le solite polemiche e la solita politica.
É rassicurante sapere che almeno qualcosa dura nel tempo! :-)))

Anonimo ha detto...

Ciao. Vivo in Inghilterra e volevo dare qualche info su Leona Lewis che proprio sconosciuta qui un mese fa non era.
Infatti Leona ha avuto la sua prima numero uno in patria nel dicembre 2006 con il pezzo "A Moment Like This" e questo dopo essere apparsa sui televisori di mezza Inghilterra per oltre tre mesi durante la trasmisione "X-Factor", un talent-show che qui va per la maggiore, che ha anche vinto.
Bleeding Love é stato #1 della UK Top 40 giá da prima di Natale, cosí come il suo album di debutto "Spirit".
La vostra rubrica mi ha dato modo di seguire il festival anche da qui.

Michela

Anonimo ha detto...

Scusate, forse il mio commento era un po' superfluo, visto che Pippo ha giá detto tutto lui... ops!
Beh, intanto ho avuto modo di dirvi che mi siete utili a seguire il festival da qui.
Un saluto!

Michela

Anonimo ha detto...

Caro Cesare Borr., sono contento che siamo d'accordo sulla bravissima Maria. Certo anche Christian/Verdier ha ragione quando dice che non si è inventata niente di nuovo...dà solo fastidio sentire deprezzare ingiustamente una talentuosa cantautrice che non è di certo alle prime armi da una giuria di qualità (ma de che? del cinema? solo Cecchetto era "ben" inserito nel contesto).peccato :(

Anonimo ha detto...

Ma io non ho capito: era una mia impressione o all'inizio non hanno detto i codici per votare? Perchè così una come me che voleva vincessero i Milagro e che voleva votarli non sapeva come fare... e i Sonohra avrebbero avuto un'intera manifestazione, i milagro solo la fine...

Anonimo ha detto...

Dai Children Tappers : c'è chi può e chi non può questo è il problema.

Anonimo ha detto...

Come è simatico/a cosa intendeva dire! I children tappers sono 2 volte campioni del mondo lei invece chi è?
poi scusi ma non sono di roma sono di SAN CESAREO e sono fiero di esserlo anche io quindi offenda il suo paese che a quanto pare nn ha nulla di speciale!

Anonimo ha detto...

Vergogna
vi divertite a offendere dei ragazzi che praticano la loro passione! Il loro spettacolo e un mini musical di 10 min ma siccome son troppo bravi anche x l'Ariston hanno dovuto ridurre a 4 min il loro spettacolo.
e poi se son di roma dove sta il problema! Loro sono campioni voi no!
VI BRUCIA!

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