30 giugno 2009

Hit Parade che non c'è 2009/ Settimana n.25 del 28 giugno

La classifica delle nostre preferenze ha le porte girevoli al vertice, un po’ come una classifica americana della seconda metà degli anni '80 o una britannica di fine anni '90... Buon segno, significa che c’è parecchia roba in giro che ci piace segnalarvi. E così questa settimana assistiamo alla salita al vertice dell’electro-indie di The Reeling degli americani Passion Pit. Al secondo posto stabili gli ottimi Kasabian con Fire e al terzo salita per il progetto Major Lazer trainati da Hold The Line.


Hit Parade che non c'è - 28 Giugno 2009

1The Reeling
Passion Pit

2Fire / Underdog
Kasabian

3Hold The Line / Pon the floor
Major Lazer

4Johnny Got A Boom Boom / Big Bad Handsome Man
Imelda May

5Heartbreaker
MSTRKRFT Ft John Legend

6Treat Me Like Your Mother
The Dead Weather

7La mangiatrice di uomini
Paola Turci

8That Look You Give That Guy / Fresh Blood
Eels

9Solo un uomo
Niccolò Fabi

10Rabbit Heart
Florence & The Machine

11I'll Get You
Classixx feat. Jeppe

12True Romance (True No. 9 Blues)
Golden Silvers

13Needle In The Hay
Melissa Laveaux

14Pearl's Dream
Bat For Lashes

15Tonight's Today
Jack Peñate

16The Musik
Ebony Bones

17Qui Est Cette Fille
Yelle

18Diamond Rings
Chipmunk

19Sick Muse
Metric

20Pale Horses
Moby



In quarta posizione risalita per l’irlandese Imelda Suzanne Krabbe, meglio nota come Imelda May, con un altro brano tratto dal suo ultimo album, LOVE TATTOO, il divertente rockabilly Johnny Got A Boom Boom, pezzo che apre il disco. Imelda ha appena partecipato all’edizione 2009 del più celebre festival britannico, ovvero Glastonbury, tenutosi dal 26 al 28 giugno, con un cast a dir poco strepitoso. Qualche nome? Neil Young, Bruce Springsteen, i redivivi Blur, Lily Allen, i già citati Passion Pit e Kasabian, Fleet Foxes, Gabriella Cilmi, Crosby Stills & Nash, Dizzee Rascal, Nick Cave, Amadou & Mariam, Tom Jones, Bat for Lashes, Bon Iver, i Prodigy, gli Animal Collective, i Franz Ferdinand, i Bloc Party, i Ting Tings, Lady Gaga, Q-Tip, i Black Eyed Peas, Echo & the Bunnymen, i Doves, Emilíana Torrini, Little Boots, Ladyhawke, Ray Davies, i Fairport Convention, Calvin Harris, Deadmau5, 2ManyDJs, David Guetta e la lista potrebbe continuare per una pagina intera. Per tutti i gusti, insomma...

Seguono Heartbreaker di MSTRKRFT accompagnati da John Legend e Treat Me Like Your Mother dei Dead Weather, mentre in settima arriva Paola Turci con il suo nuovo pezzo, La Mangiatrice Di Uomini, che ha una cosa in comune con Solo Un Uomo di Niccolò Fabi, al N. 9. Quale? Semplice, è stata scartata alle selezioni per lo scorso Sanremo. Un brano scritto da Francesco Bianconi dei Baustelle che anticipa il suo nuovo album, previsto per settembre, a distanza di quattro anni dal precedente.

Al N. 8, tra i due pezzi italiani presenti, scende l’accoppiata di brani che dominava la classifica 7 giorni fa, ovvero l'accoppiata That Look You Give That Guy e Fresh Blood, per gli Eels. Al N. 10 entra in Top 10 invece Rabbit Heart di Florence and The Machine. Il singolo è nella Top 20 britannica, mentre anche Florence e soci erano a Glastonbury.

Poche nuove entrate nel complesso. Tra la n. 11 e la n. 20 solo tre, di cui un reingresso, la lanciatissima Tonight's Today di Jack Peñate, anche lui a Glastonbury quest’anno. Il suo album EVERYTHING IS NEW ha debuttato nella Top 20 UK e il suo primo estratto è attualmente programmatissimo dalle radio del nostro paese (è primo nella 50 Songs di Radio Deejay), per cui un suo ingresso nella Top 100 nostrana è perfettamente alla sua portata.

Al N. 17 new entry, anzi, Nouvelle entrée, per Yelle con Qui Est Cette Fille, cover “en française” di “Who’s That Girl” pezzo della svedese Robyn. La bretone Julie Budet, figlia del musicista François, popolare dal 2007 in patria, dove ha già ottenuto due N. 1, con questo sua cover ha di fatto realizzato una specie di “scambio culturale” patrocinato da i-tunes con la collega svedese. E infatti, a sua volta, Robyn ha realizzato la cover di un hit di Yelle. Per l’esattezza quella di "A cause des garçons", pezzo rifatto dalla Budet nel 2008 e in origine grande successo (anche italico) per il gruppo omonimo a cavallo tra il 1987 e il 1988. Robyn l’ha rifatta in inglese col titolo "Because of Boys".

Subito sotto, al N. 18, l’ultimo nuovo ingresso, Diamond Rings per il 18enne Chipmunk, al secolo Jahmaal Noel Fyffe, altro rappresentante dell’oltremodo vitale scena grime britannica. Il rapper londinese (è di Tottenham) è stato definito "wunderkid of British urban music" e ha vinto nel 2008 il prestigioso premio MOBO (ovvero l’Oscar della black music britannica) come miglior nuovo artista. E ora, dopo l'apprezzamento critico potrebbe arrivare il successo di pubblico grazie al contagioso ritornello affidato alla voce di Emeli Sande di questo brano, decisamente estivo e con influenze ska, nuovo estratto dal suo album I AM A CHIPMUNK. Ah, per la cronaca anche Chipmunk è stato a Glastonbury...

by ilgmk


Alla prossima.

Classifica precedente: Settimana n.24 del 21 Giugno

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