Decida. O Papa o Presidente Del Consiglio. Pare gli abbiano chiesto di prendere il posto di Sircana e si è rifiutato. Gli hanno proposto di essere il Navarro (o il Tarcisio Bertone) della situazione. Ma Pippo è stato categorico: o mi affaccio ogni domenica dalla finestra e faccio cantare l’Angelus da “Crist”-icchi (tanto col nome, almeno nella prima parte, ci rientriamo perfettamente) o me ne sto a casa.
E sì, perché pare proprio che Baudo abbia rialzato la testa. Come ai bei vecchi tempi, quando faceva il bello e il cattivo tempo (più cattivo che bello). Dopo anni di basso profilo, gli è bastato un discreto share per tornare a fare il capataz. Vediamo le cifre: la serata finale ha raccolto 9.304 milioni di spettatori con uno share del 47,01% . A parte che 9 milioni e passa di telespettatori non sono niente di fronte ai 20 milioni e più degli anni ottanta e primi novanta.
E neanche mi azzardo a prendere in considerazione i risultati dei Sanremo degli anni sessanta e primi settanta perché indicherebbe in me un alto tasso di sadismo di cui non vorrei essere accusato.
Ricordiamo al figliol prodigo che nel 2000, Fabio Fazio fece 13.586 milioni di spettatori e uno share del 54,41%. E dov’è Fazio? A Raitre a fare lo stuoino dei politici di passaggio e da spalla ai comicastri di turno. Nel 2001 Raffa fece 11.784 milioni di spettatori e il 48,35% dello share. E dov’è Raffa? Boh.
Nel 2002 Baudo (sempre lui) fece peggio della Carrà e gli spettatori scesero a 11.251 milioni anche se lo share fu più alto rispetto all’anno precedente (53,36%). Nel 2005 il tanto vituperato (specialmente da Baudo) Bonolis fece meglio di lui, sia nel 2002 che nel 2007: 11,723 milioni di spettatori e il 52,79% di share. Allora, dove sono questi miracoli per i quali il milite di Militello trova il coraggio e la voglia di rialzare la criniera moquettata?
Già esternava propositi di spirito guida degli italiani ancor prima del Festival, quando si permise di criticare per quello che avrebbe dovuto dire e che invece non ha detto “Der Pope aus Marktl am Inn” ossia Benedetto XVI°. Scordandosi che il Papa la domenica successiva aveva fatto accenno ai fatti di Catania condannando la “violenza assurda” sebbene non avesse propriamente indicato il nome di Raciti. Ma poi, dico… ma chi sei per criticare un Papa mezzo stampa? Pippo Baudo o Sant’Agata da Catania?
Poi, a proposito degli scandalosi cachet dei presentatori, Prodi deve aver subodorato l’indignazione generale per la cosa dicendo a Radio 24 che si trattava di cifre folli ed indecenti.
A parte che a firmarli è stato un uomo del suo governo e non la zia della Hunziker, il Baudo scatenato ha criticato anche lui. Dicendo che è un moralista e che non sa come vanno le cose. Ora, come qualcuno certamente avrà forse intuito, lungi da me cercare di fare il paladino del Prode Romano, il bumpety-jumpety della politica italiana. Ma cercare di giustificare i compensi che ha percepito insieme alla Hunziker, dando del moralista a chi – avendo capito di aver fatto una cretinata – li critica , beh, mi pare un po’ troppo! Veramente non c’è limite alla vergogna.
Ma siccome è un vecchio uomo DC (io qui non critico la DC ma alcuni uomini che ne hanno preso parte avvantaggiandosene) cos’ha detto? “Pur essendo suo amico ed elettore”. Come a dire, ti critico ma con affetto. Baudo, non ce ne può fregare di meno di chi hai votato e chi sono i tuoi amici. Tanto si sa. Ti allei sempre coi potenti. I tuoi numi tutelari una volta si chiamavano Andreotti ed Evangelisti, ora si chiamano Prodi e Mastella. Non hai bandiere nel cuore, ma una poltrona con le rifiniture in velluto. Difatti fai sempre attenzione a non impegnarti troppo. Sempre al centro, in modo che se cambia l’amministrazione del potere, sai sempre a chi fare riferimento. Ma questo non è un male. Ognuno della sua vita può fare quel che vuole, per carità. Ma per favore: le prediche falle a Tiziana tua perché qui hai sbagliato indirizzo.
Pippo non ha un amico che sia uno, nel campo dello spettacolo. O lo si teme o lo si ignora . Proprio come gli uomini di panza, quelli che ballano la paranza. Però gli uomini di panza, quelli veri, la paranza la fanno ballare agli altri . A buon intenditor... Gli unici amici che ha si contano sulle dita di una mano. E ne bastano due. Se fate uno più uno è facile individuarne i nomi.
Capita anche di lavorarci insieme per anni ed alla fine non poterne più. Ne conosco di persone così… Capita anche che sia scorretto e che presenti degli inserti di Sanremo d’epoca, anni 1981-1985, sfottendo alcuni giovani in gara dichiarando cose del tipo “ il mio Sanremo non sarà mica peggio di questo?”. A parte il fatto che di alcuni Sanremo fatti vedere, il factotum era lui e le canzoni non le sceglieva SOLO Gianni Ravera, (sia ben chiaro !) vorrei proprio sapere come si possa permettere di criticare degli artisti (bravi o no che siano) a cui non dà neanche possibilità di replica. Così facendo, per il pubblico a casa, l’immagine di un Tom Hooker o di un Santandrea (che non si vedono da 20-25 anni) sarà abbinata ad una macchietta da schernire. E poi se proprio vogliamo andare fino in fondo, preferisco dieci volte Jo Chiarello a una super raccomandata Jasmine o un Domenico Mattia a “reality” umani come Moro.
L’ultima cosa: Pippo ha detto che alcune di queste canzoni saranno i tormentoni dell’estate. Come cambiano le prospettive: una volta le canzoni di Sanremo arrivavano al massimo al mese di maggio. A giugno partivano le canzoni scritte appositamente per la stagione estiva. Se si asserisce che canzoni presentate a Febbraio-Marzo debbano arrivare ad essere i martelli della stagione balneare, si implica direttamente il fallimento attuale della musica italiana.
E per uno che parla di rinascita... non c’è male! Altro che Papa o Presidente del Consiglio. Neanche il Follini della situazione sei destinato a diventare.
Una prece.
06 marzo 2007
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6 commenti:
Mmm...io non mi accanirei più di tanto.:))) Insomma guarda cos'è successo a Britney Spears: ieri era la regina del pop(olo), oggi è in una clinica per disintossicarsi. Non mi stupirei se anche Baudo, come lei, si rasasse i capelli a zero e costretto in una camicia di forza, si mettesse ad urlare "Sono l'Anticristo!!!...io sono l'Anticristo!!!". Per poi essere salvato dal suicidio...e nominato in un testo di Cristicchi. Appello alle forze dell'ordine, siamo in presenza di una nuova figura criminale: lo sharepusher. Considerati gli effetti; a Baudo hanno venduto una dose tagliata male.
Lascerei stare anche la Hunziker. Credo stia vivendo un dramma umano e per questo non andrebbe perseguitata. Voglio dire...una donna riceve in dono cinquecento rose rosse con un bigliettino che reca scritto:"Tifo per te...A.C.". Inizia a chiedersi..."Uhm...e chi sarà mai?...mmm....fammi pensare...AC.....A...C...uhm...Adriano Celentano?...No no...non può essere....silenzioso com'è...il biglietto sarebbe rimasto bianco...uhm....AC eh?...AH CI SONO! Antonella Clerici!!!...che carina...vuole congratularsi...ma...sono rose....lei al massimo avrebbe mandato un mazzo di zucchine e cicoria...ma chi sarà mai???"
Un collaboratore le fa:" Guarda Michelle che potrebbe essere Antonio Cassano..."; "Ussignur, ma Cassano chi? Quello a cui hanno masticato la pelle del viso? Quello che pare una palla da golf? Quello nano e pustoloso? Proprio lui?".......Eh si Michelle; proprio lui.
che brutto affare: io lo consideravo un supermeeeeeeen!
.."ma non è neanche un man, scemoooooooooo"
Pippo Baudo è un potere in sé, è la centralità del potere televisivo, al di là della contingenza politica del momento; forse sembrerebbe non essere neanche troppo cosciente dei suoi limiti, del fatto che può essere una presenza pesante, del fatto che può anche non piacere più alla gente. Egli è sopravvissuto ad una generazione di presentatori degli anni sessanta, quando c’era un esercito di professionisti che poteva veramente dargli filo da torcere, sembrava uno tra i tanti, e non dava l’idea di essere uno che spariti e morti i concorrenti, potesse diventare lui stesso un’istituzione. Questa sua centralità negli anni se l’è solidificata e strutturata anche a costo di alzare la voce, e di battere di cassa, di essere ancora più sgradevole di quello che è di suo naturale… l’unico momento di debolezza sono stati proprio i passaggi a mediaset, perché lì era diventato un dipendente come gli altri! Per tutto ciò, dico, Pippo c’è e nessuno potrà veramente distruggerlo, se non la morte. Io sono la prima ad averlo sempre avuto sullo stomaco, da quando ero bambina. La stoffa però ce l’ha, non gli si può negare, lui si porta sulle spalle 40 anni di televisione, e rispetto agli altri si sente, questo qualcosa la generazione più recente di conduttori televisivi (Bonolis, un Fazio, ecc.) non ce l’ha.
Intervistato da Repubblica (venerdì 2 marzo 2007) sulla cosiddetta “circolare salva Sanremo”, ovvero sulle ragioni della deroga al tetto massimo dei compensi dei conduttori per il Festival di Sanremo, il ministro della Pubblica Amministrazione Luigi Nicolais si è così giustificato:
“In regime di libero mercato e di concorrenza i richiami alla moralità non hanno molta efficacia. Del resto credo siamo tutti d’accordo sul fatto che il mercato televisivo è drogato, proprio come quello calcistico, e che i vari soggetti che vi si confrontano dovrebbero trovare una soluzione contro questa impennata dei compensi. E’ fin troppo ovvio che, in regime di libero mercato e concorrenza, se le reti cosiddette “di Stato” dovessero rispettare il limite dei 270.000 euro per i consulenti della pubblica amministrazione, Mediaset e le altre emittenti si accaparrerebbero le prestazioni di tutte le più eminenti e trainanti personalità del panorama televisivo e artistico, condannando la Rai al sicuro declino economico e commerciale”.
Che mente, questo ministro!
Tutto può essere caro Christian, io ti leggo sempre con interesse piacere e una punta di divertimento, ma durante il festival ho visto trasparire in te un astio per Baudo figlio di certo di motivazioni ALTRE dall'oggetto a contendere, un astio personale che magari sarà perfettamente giustificato da cose che tu sai e tu conosci, ma che spesso ho trovato fuoriluogo e fuoritema.
Nell'articolo in questione quantomeno due cose andrebbero precisate:
1- L'edizione in essere non può essere comunque definita in alcun modo un flop. Lo trovo un atteggiamento retorico e nulla più paragonare i risultati di oggi con quelli di 20 anni o 10 anni fa, gli unici paragoni che reggono sono con le edizioni Bonolis, Ventura, Panariello e i due ultimi Baudo.
Nel frattempo, anno dopo anno, la tv generalista sta perdendo consensi e numeri, sia in share sia sopratutto in valori assoluti. Le prime vittime di questa tendenza sono, oltre ai film, proprio gli show tradizionali e i programmi musicali (due generi difatti sempre più rari a vedersi). Per cui il risultato di questo Sanremo resta eccellente.
2- Considero anche inesatto parlare di un Baudo odiato dalla gente di spettacolo, addirittura dipinto come uomo solo e senza amici, mi sa di cattiveria gratuita. Lo dico certo da esterno, ma da sempre seguendo certi suoi programmi ho visto trasparire legami e affetti verso tanti artisti che poco sapevano di affettato.
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