Il Ministro della Pubblica Istruzione ha dovuto emanare una circolare nella quale dice: "Niente cellulare in classe o scatta il sequestro". Non so se sono io che sono matto o poco tollerante o qualcos'altro, ma mi chiedo come si sia potuto arrivare a questo punto?? Quando mai un cellulare deve squillare durante la lezione? Per quale motivo? Perchè un ministro ha bisogno di farsi sentire per cercare di interrompere una bruttissima abitudine che più passa il tempo e più si ingigantisce? Perché, visto che dovrebbe essere una cosa automatica NON portare il cellulare a scuola o perlomeno spegnerlo durante le lezioni.
Ma nella stessa maniera mi chiedo perchè i genitori di un ragazzo aggrediscono il preside? Perchè altri genitori picchiano un professore se questi ha dato un brutto voto al loro figlio? E ancora: martedì a Siracusa, mamma e figlia di 14 anni hanno fatto lega per lanciarsi in una spedizione punitiva contro una professoressa rea di aver dato un brutto voto a scuola alla ragazza. Cosa sta succedendo?
Vi rendete conto che una deficiente di madre è andata a protestare dalla maestra perchè ha impedito a sua figlia di rispondere al telefono in classe? Ma come può essere che una ebete del genere non sia accompagnata subito dal direttore scolastico per far sì che capisca cosa significhi andare a scuola e cosa sia l'educazione? Chissà se questi "nuovi" genitori riescono a comprendere che la colpa di tutto questo è solo la loro.
Che se i figli picchiano i compagni di classe e li riprendono col cellulare per metterli su Youtube la colpa è la loro. Che se non esiste più la benchè minima educazione civile e sociale la colpa è solo la loro. Che se ragazzini di 12-13 anni vanno in giro con mezzo culo di fuori e le ragazzine della stessa età con i peli pubici in vista, la colpa è solo la loro. Che se una signora anziana con le borse della spesa chiede il posto sull'autobus ad un ragazzo sui 15 anni si sente rispondere: "potevi arrivà prima. Mò t'attacchi ar cazzo" (Roma, autobus 31)
Chissà se questi imbecilli che si fanno chiamare mamma e papà a cui non avrebbero dovuto permettere di accudire neanche una bambola (sarebbero riusciti comunque a fare danno) capiscono quanto stiano rovinando i loro già rovinatissimi pargoli. Prepotenti, stronzi, viziatissimi nella più profonda ignoranza. Esistono solo loro ed un ristretto gruppo di amici. Il resto è merda. Provatevi a dire ad un ragazzo (anche di fronte ad un genitore) "perchè butti la carta per terra se accanto a te c'è un cestino della spazzatura"?
La risposta sarà: fatti i cazzi tuoi. Dico questo perchè mi è capitato di sentire battibecchi per strada nei quali io mi intrometto (non mi faccio mai gli affari miei) difendendo chi cerca di far rispettare uno spazio comune o il vivere civile.
Come può maturare un ragazzo con un padre che ad una giusta osservazione risponde in questa maniera?
Fosse successo 20 anni fa la storia sarebbe andata più o meno così: hai visto? Ti fai riprendere anche per strada. Mi scusi, sa...sono ragazzi! (rivolto alla persona che faceva notare la cosa).
Ora ci stupiamo anche se questi “ragazzi” riescono a dire solo un semplice "grazie"quando gli lasciamo parto il portone dopo che siamo entrati.
E quelle mamme che portano sul passeggino bambini di 6 o 7 anni? C’è stato un momento nel quale – visto il ripetersi del fenomeno –ho creduto di imbattermi in bambini paraplegici. Strano, così tanti? Invece era solo pigrizia. Cioè, non gli va di camminare.
E le mamme – cretine - li portano in carrozzina.
Ma dagli un calcio al culo , altro che storie !!
Tornando ai cellulari, quando io andavo alle medie, se dovevo comunicare con casa, andavo in segreteria e facevo telefonare ( i cellulari non esistevano, grazie a Dio!)
E credo di avere avuto una delle mamme più apprensive d'Italia!
(quando avevo due anni chiese al pediatra se si poteva fare qualcosa in anticipo per un’eventuale e futura caduta di capelli!!!)
Ora, è così indispensabile far portare 'sto cazzo di cellulare in classe a questi dementi?
Se non parlano con mammina cosa succede, si "deprimono", si "stressano"? Perchè questi sono poi gli argomenti che agitano i genitori (che poi a casa non chiamano mai.. è tutta una scusa)
Ma non possiamo fare finta che questa generazione di padri,madri e figli “immondi” non sia mai esistita? Non si può "resettare" tutto e tornare ad avere intorno delle persone normali, assennate o comunque più giudiziose di questi genitori che sono ancora più infantili dei loro lobotomizzati figli?
O altrimenti, mandiamoli in blocco in speciali "campi di riabilitazione", lager, gulag, laogai o come volete chiamarli.
Dopo un corso accellerato di buone maniere, di saper vivere e di rispetto per il prossimo, magari qualcosa gli entra in testa.
O forse sono così irrecuperabili da scambiare il campo di lavoro in un villaggio turistico come quelli in cui vanno d'estate. E la mamma (con tatuaggio d’ordinanza stile Michelle Hunziker) chiederà a quello che crede il capo animatore "LA PARANZA". Perchè "ar pupo mio je piaceno tanto li balli de gruppo che vede a Buona Domenica....”
22 marzo 2007
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10 commenti:
Il primo post di Christian con cui sono d'accordo!!!
CIAO Christian
ha centrato il problema: genitori. Sono un'insegnante e credimi è sempre più difficile collaborare con qs padri o madri.
Però un episodio controcorrente te lo voglio raccontare.
Qualche giorno fa, durante una spiegazione sorprendo un ragazzo che sta giocando con il cellulare. Sequestro il telefonino e a fine ora con il ragazzo vado dal Preside. Il Preside felefona ai genitori invitandoli a venire di persona a riprendersi il cell del figlio. I genitori hanno risposto " Preside lo tenga per una settimana, poi noi veniamo a riprenderlo, così ns figlio rimane per un po' di giorni senza usare il cellulare" Questi sono genitori educativi, anche se sono la minoranza.
Un saluto caro
Esa
In questo periodo sto svolgendo una serie di supplenze presso istituti del Canavese,dove abito.Attualmente sto rimpiazzando una collega del Liceo Sperimentale di Caluso,ma fino a qualche settimana fa ero alle prese con gli studenti della scuola alberghiera di Chivasso. Proprio alla vigilia dell'emanazione del provvidenziale decreto Fioroni (della serie "meglio di niente") ho avuto un alterco con una mia studentessa,aspirante addetta al ricevimento,in odor di maturità (si fa per dire). Ero nel bel mezzo di una spiegazione di un passo di Pirandello,quando la tipa in questione cominciò a cazzeggiare con il proprio videofonino. Alla richiesta di porgermi l'apparecchio in quanto intendevo sequestrarglielo, la signorina in questione mise l'inutile (in quel momento) aggeggio in cartella. Una disubbidienza,la sua,accompagnata da spocchiose motivazioni, al che le dissi di non fare la cretina. Al sentirsi dare della cretina, l'alunna cominciò a dirmene di tutti i colori :"Prof,come si permette di mancarmi di rispetto ?" (sic !).Non bastò la nota sul registro da me subito redatta:con prepotenza ella aggiunse: "Guardi che sto andando dal Preside a protestare contro di Lei",ed uscì fuori dalla classe. Fui costretto ad acchiapparla appena in tempo e riportarla in aula. Non ci crederete,ma i suoi compagni fecero quadrato attorno a lei ritenendo il sottoscritto in torto marcio ! E dire che solo dieci-quindici anni fa sarebbe bastato un rimprovero per mettere fuori combattimento l'alunna indisciplinata,e reazioni come quella da me subita sarebbero state punite con la sospensione da tutte le scuole della Repubblica. Ad ogni modo mi alienai le simpatie della classe,con la quale fino a quel momento avevo lavorato bene. Per fortuna la supplenza era agli sgoccioli. Ora,al Liceo presso il quale sto lavorando,mi ritrovo la cugina dell'allieva in questione,ma è di tutt'altra pasta,decisamente.
D'accordo tenere spento il cellulare in classe, ci mancherebbe, ma non vedo perché farlo lasciare a casa. Mio figlio ha l'ORDINE di portare con se il telefonino ogni volta che esce di casa. E ha l'ORDINE di spegnerlo ogni volta che entra in un'aula scolastica, biblioteca, cinema, teatro, sala concerto, ecc.ecc.ecc. Finora, a quanto ne so, non ha mai sgarrato una volta. Secondo me la tecnologia non va demonizzata: basta saperla usare. E non è detto che si debbano per forza avere quarant'anni per farlo.
1) per Esa:
da figlio di insegnanti vorrei farti una domanda indiscreta: i genitori "responsabili" come sono messi a soldi? Voglio dire: se uno fa fatica ad arrivare alla fine del mese, è facile educare il pargolo, gli si dice che la ricarica di 10 euro gli deve bastare per un mese, quello impara da solo a non usare a vanvera il cellulare...anzi, magari il preside che glielo ritira gli fa pure un favore, visto che almeno è sicuro che per una settimana non spreca soldi...
Faccio questo discorso perchè dai miei genitori ho sentito casi simili, ma guarda caso riguardavano sempre persone non agiate economicamente, perchè chi ha i soldi da buttare la stragrande maggioranza delle volte pensa che siano i soldi la misura di ogni diritto, e quindi se io ho i soldi posso fare quel cazzo che mi pare, echissenefrega se disturbo gli altri.
2)per l'ultima anonima: se non esistesse il cellulare tu non faresti uscire tuo figlio di casa? Non è un po' troppo apprensivo obbligarlo a portarlo con sè ogni volta che esce?
anche perchè se va da solo a teatro o a sentire concerti non deve più essere un bambino...
tuo figlio ha L'ORDINE di spegnerlo in classe e al cinema etc.
Ma sei sicuro/a che a quell'ordine lui si attenga veramente?
La cosa che mi fa più ridere è la legge del contrappasso della quale sono vittime gli ex sessantottini che ora sono dall'altra parte della cattedra. Insultati, derisi e "fotovideofonizzati" da questo branco di analfabeti !
Mi immagino i loro vecchi insegnanti alla finestra che si sganasciano dalle risate.
Chi la fa l'aspetti.
Bravo Christian, hai perfettamente ragione in tutto quello che scrivi nel post iniziale.
il brutto di queste cose è che ormai i genitori obbligano i figli a tenere acceso il cellulare per poterli controllare meglio (anche quando hanno superato la maggiore età).
Il brutto è che questi genitori anzichè essere più tranquilli(col cellulare) diventano più paranoici,ma in fondo si sa,siamo in piena "era delle paranoie" e purtroppo ce le cerchiamo ogni giorno e purtroppo a noi italiani ci piace farci male,siamo un popolo di masochisti.
Scusate il mio pessimismo ma io la vedo così.
Michele Da Roma
Per Amaryllide
leggo solo ora il tuo post, al ritorno di una gita scolastica.
Non conosco il 730 della famiglia del mio alunno; qui si sta parlando di "educare" che non è assolutamente da mettere in relazione alla consistenza economiche del portafoglio famigliare. Anzi... a volte sono proprio i figli di persome agiate ad avere meno soldi e invece i figli di persone con bilancio più modesto hanno a disposizione più soldi per "non sfigurare". Ma è vero anche il contrario.
E' questione di valori e per valori intendiamo quelli immateriali e quindi non legati alle condizioni economiche.
sono l'anonimo delle 7,36 ho dimenticato di firmare, lo faccio adesso
Esa
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