28 gennaio 2008

Classifiche internazionali storiche/ Inverno 2003/04

OutKast - Hey Ya!INVERNO 2003/04: Un programma TV per venderli tutti
Al cinema e agli Oscar stravince il capitolo finale de “Il Signore Degli Anelli”, “Il Ritorno Del Re”. Gollum finisce nel vulcano con il malefico anello, strumento di potere che consuma il suo possessore. Anche in ambito discografico c’è un equivalente dell'anello tolkeniano: si chiama "Talent Show TV". Porta improvvisamente alla fama illustri sconosciuti (trasformandoli nei cosiddetti “idoli”), che si ritrovano in un batter d'occhio al vertice delle classifiche. Ma altrettanto velocemente li consuma, determinandone la rottamazione una volta trascorsi i famigerati 15 minuti di Warholiana memoria. E così ecco le classifiche popolarsi di potenziali Gollum, stregati dalla fama subito perduta e destinati a vagare tra i vari reality per sfruttare i rimasugli di quel che fu. Ovviamente i discografici non si pongono il problema: sono terrorizzati dal calo delle vendite di dischi che caratterizza l’era dell’i-pod, e anche un “novelty record”, ovvero un disco che vende per ragioni non strettamente musicali, può andare bene. E la TV li crea così facilmente… Tra tanti “idoli TV” che ballano una sola stagione, c’è anche chi riesce a costruirsi una carriera vera (casi rari ma tangibili). Musicalmente parlando, continua la fiera del “new”: nu-soul, nu-jazz, nu-metal, new-new wave. In realtà si tratta più che altro del recupero di sonorità passate debitamente aggiornate. Negli Stati Uniti trionfa il genere urban, come consuetudine da ormai più di un lustro. Il genere gode al momento di ottima salute, evidenziata dal trionfo dei sudisti Outkast, dall’esplosione delle produzioni di Kanye West e dal minimalismo-chic ritmico dei Neptunes. Il pop easy listening, specie quello al femminile, domina le classifiche degli album grazie agli exploit di Dido, Norah Jones e Katie Melua. Intanto, in Gran Bretagna si registra un’esplosione di nuove band. L’art rock post-moderno dei Franz Ferdinand conquista da subito la critica, ma gli scozzesi son accompagnati da altre band etichettate dalla stampa come “the next big thing”.


Nonostante il buon Marco si soffermi sull'inverno di pochi anni fa (4 per l'esattezza), il tono che riesce a dare alla sua narrazione del succedersi dei maggiori successi pop mondiali ha sempre un non so di "epico". Questa volta si sofferma sulla stagione inverno 2003/04, appena pubblicata nell'apposita sezione Living in the Past su hitparadeitalia.it.

E questa è la super compilation con il fior da fiore della stagione.


LIVING IN THE PAST COMPILATION - INVERNO 2003/04

  1. HEY YA! - OutKast
  2. TAKE ME OUT - Franz Ferdinand
  3. PRESSURE POINT – The Zutons
  4. HARDER TO BREATHE - Maroon 5
  5. COMFORTABLY NUMB – Scissor Sisters
  6. GOOD LUCK – Basement Jaxx
  7. TOXIC – Britney Spears
  8. MILKSHAKE Kelis
  9. CHANGE CLOTHES – Jay-Z
  10. THROUGH THE WIRE - Kanye West
  11. SLOW JAMZ - Twista feat. Kanye West & Jamie Foxx
  12. YOU DON'T KNOW MY NAME (Radio Edit) - Alicia Keys
  13. FELL IN LOVE WITH A GIRL – Joss Stone
  14. FRONTIN’ (Live) – Jamie Cullum
  15. SUNRISE – Norah Jones
  16. THE CLOSEST THING TO CRAZY Katie Melua
  17. LEAVE RIGHT NOW - Will Young
  18. TOO LOST IN YOU – Sugababes
  19. CHERRY BLOSSOM GIRL – Air
  20. SOMEWHERE ONLY WE KNOW - Keane
  21. RUN – Snow Patrol
  22. MAD WORLD - Michael Andrews feat. Gary Jules

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Maestria indubbia nel trattare anche folkloristicamente le charts del passato, ma il periodo trattato è la discarica del destino della musica pop. A mio avvisio la grande stagione del grande pop si ferma al 1985 e la semplice decenza va dal 198 al 1993 circa. Per il resto mosche bianche a spot e orrori a go go.

Anonimo ha detto...

Ringrazio per il complimento, anche se l’uso del termine “folkloristico” mi inquieta un po’...

Non sono invece molto d’accordo, e se si legge l’articolo si capisce, con le lamentele sul declino generale del pop, che mi ricordano tanto il solito “ai miei tempi...”.
Anche perché la supposta data di crollo qualitativo della musica pop varia a seconda dell’interlocutore. Oggettivamente, direi che ognuno tende a far coincidere il declino con quello del/i genere/i preferito/i. O con il periodo di maggior fortuna del genere odiato (in genere chi è cresciuto con la musica di un decennio o di un lustro, odia quella dei lustri/decenni successivi).
Provate a descrivere la brillantezza di certi pezzi disco o new wave a uno cresciuto a pane e rock progressivo...

Io la vedo in modo semplice. La musica e i suoi generi vanno incontro a fasi cicliche, con i loro alti e bassi. E spesso ciò che è considerato “alto” da uno è “basso” per un altro. Senza parlare del fatto che spesso si considera solo la punta dell’iceberg, ovvero quel mainstream che vende vagonate di dischi, senza considerare tutto quello che scorre nel sottosuolo e che diventerà, inevitabilmente, il futuro pop.

È per questo che saltello goffamente da un periodo all’altro cercando di darne una visione il più possibile di insieme (spero non sia una vaga illusione). Cercando di far vedere che ogni periodo ha i suoi grandi momenti (e il 2003/04 a mio parere ne ha parecchi) e i suoi raccapriccianti scheletri nell’armadio (che i nostalgici chissà perché si scordano sempre...).

Anonimo ha detto...

Ah, già che ci sono, approfitto invece per fare a tutti una domanda.

Dato che la tornata invernale di interventi è ormai agli sgoccioli e sto organizzando gli interventi primaverili, di che anno vi piacerebbe venisse trattata la primavera?

Anonimo ha detto...

Primavera 1983 , una ottima annata

Anonimo ha detto...

Ma che nostalgici, le osservazioni sono espresse in termini quantitativi e non qualitativi rispetto al passato.

Anonimo ha detto...

L'annata migliore e' il MITICO 1986

Anonimo ha detto...

mi piacerebbe vedere un anno a scelta
tra il 73,74,75 prima dell'esplosione
del punk e della disco

Anonimo ha detto...

x liar: annotato! In ogni caso l'ultimo intervento invernale verterà sull'inverno tra 1972/73, quindi dovrebbe interessarti;)
Mi son reso conto di aver un "buco" relativo alla prima metà dei '70: lo colmerò quanto prima!

x catania 286: annotato pure il 1986! Mi sa che sarà l'annata anni '80 che tratterò in primavera.

x il 1983, pensavo di trattarne l'estate per iniziare, dato che sarà in vetta uno dei miei pezzi preferiti...;)

Altre proposte?

Anonimo ha detto...

Forse every breath you take the police.....o flashdance ..what a feeling?

I miei preferiti ndell'estate 1983?

Temptation degli Heaven 17
Overkill dei men at work
Go deh Yaka Monyaka

Anonimo ha detto...

x anonimo delle 16:43: La prima che hai detto.:)

Cavolo, i Monyaka! Mi hai fatto tornare in mente un pezzo di cui mi ero proprio scordato!!!

Ciao!

Anonimo ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=JKl16sEhySA

Ecco il link solo sonoro dei Monyaka

il singolo fu to 20 in uk nell'estate 83. Da ballare era uno sballo

Anonimo ha detto...

Esattamente, i Monyaka arrivarono al n. 14 nella u.k. top 40 nel settembre 1983

80chart ha detto...

Dissento per quel che concerne il 2003-2004 considerato come buon periodo pop.
A mio avviso il periodo d'oro del pop si e' esaurito alla fine degli anni 80.
Io posso definirmi un appassionato-nostalgico del pop anni 80, ho vissuto di persona gli anni 80 e ovviamente prediligo quel decennio ma riconosco allo stesso tempo che gli anni 70, 60...e aggiungo anche 50 non siano da meno.
Abbiamo avuto oltre 35 anni di grande pop ma ahime' negli ultimi 20 anni si sta' raschiando il fondo del barile e negli anni 2000 le idee nella musica pop si sono esaurite.

Le combinazioni vincenti che offrono le 7 note non sono infinite (un po' come le riserve del petrolio) quindi le belle canzoni sono state gia' tutte scritte.
Ormai adesso si pubblicano piu' cover che pezzi nuovi e questo e' segno che le fonti melodiche e armoniche del pop ormai si sono prosciugate.
In questi anni per ascoltare della buona musica vado all'Umbria jazz perche' per quanto mi riguarda la musica pop e' ormai tramontata; come alla fine di un film si legge "The End".
Evviva gli anni 80-70-60 e 50 del caro vecchio pop!
Un saluto a tutti.

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