25 gennaio 2008

Mastella arruola Pablo Neruda al Senato

Ai confini della realtà. Nel dibattito al Senato prima della elezioni per il voto di fiducia al governo, il delirante Mastella ha letto una poesia di Pablo Neruda per esprimere il suo tradimento nei confronti dei suoi alleati. Be' certo, la cosa aveva un che di irreale. Però mi sembra un colpo di genio. Tant'è che anche noi vogliamo esprimerci tramite una poesia. Eccola.


[LUI]
Tu
patatina mia
vuoi titillare la mia fantasia?

Allora tu
rucolina mia,
la notte è buia,
no, non andare via.

Com'è bello il nostro amore,
senti come sale,
è bello solo se ci sei tu,
sotto questa luna
dimmi cosa pensi di me.

[LEI]
Che sei una merda,
io credo veramente tu sei merda.

[LUI]
Certo, c'è un errore,
tu non parli bene

[LEI]
Certo sono inglese,
la la la la la la

[LUI]
Tu
Che confusione
Non preoccuparti,
c'è la soluzione,
allora qui
c'è un dizionario,
presto controlla la definizione

Com'è bello il nostro amore,
senti come sale,
è bello solo se ci sei tu,
sotto questa luna
ridimmi cosa pensi di me.

[LEI]
Che sei una merda,
inequivocabilmente merda.

[LUI]
Certo c'è un errore,
dai, controlla bene!!!

[LEI]
Eh, ciccio, stai calmino,
io qua sto controllando,
ma paper says, carta canta,
veramente vuoi sapere
cosa penso di te?

[LUI]
Yeah!

[LEI]
Che sei una merda,
inequivocabilmente merda
che sei una merda,
io credo veramente
poi hai anche la faccia di merda.

[LUI]
Adesso, scusa,
mi sembra veramente un po' eccessivo...

[LEI]
Che sei una merda,
te lo dico proprio con tutto il cuore,
te lo dico papale papale.

[LUI]
Ma no, dimmi cosa pensi
veramente di me...

[LEI]
Che sei una merda...