15 agosto 2008

Chi ci lascia/ Isaac Hayes

Domenica sera Isaac Hayes è stato trovato morto nella sua casa di Memphis nel Tennessee: aveva 65 anni. Se vi state chiedendo chi fosse Isaac Hayes non vi sono altre spiegazioni che abbiate meno di 20 anni o che seguiate le cose della musica piuttosto superficialmente. Hayes è stato uno dei grandissimi della musica pop, avendola attraversata tra i Sessanta e i Settanta, ed avendone influenzata gran parte.

Se invece lo conoscete, probabilmente è a causa di uno dei più grandi successi della musica pop di tutti i tempi, quel Theme from Shaft, senza il quale non sarebbe probabilmente esistita gran parte della musica funk e soul dei '70, e tutta la disco music successiva, essendo stato Qui mi piace citare un estratto dal capitolo che Marco gli ha dedicato nella sua saga della musica pop:
Nell’autunno del 1971 dalle radio risuona un vocione testosteronico che fa la più funky delle domande: “chi è l’investigatore privato nero che tutte le pupe considerano una sex machine?”. E un trio di coriste in hot pants subito risponde senza dubbio alcuno: “Shaft!” . È la colonna sonora del film che definisce il genere Blaxploitation. A firmarla è Isaac Hayes, che assembla un’insolita (per l’epoca) colonna sonora funk-soul, molto ritmica. Il pezzo principale, THEME FROM SHAFT, è un sontuoso funk, che arriva sparato al N. 1 della Billboard chart e vincerà l’Oscar l’anno successivo (uno dei rari momenti in cui l’Academy si accorge di quello che gli succede intorno). Il resto potete leggerlo direttamente sulla splendida pagina di Marco.

Con quel brano-icona, Hayes vinse l'Oscar per la migliore colonna sonora ed un paio di Grammy, bissato l'anno dopo con Black Moses. Ma Isaac Hayes già negli anni 60, prima ancora di esplodere come interprete, era stato arragginatore di Otis Redding ed aveva formato insieme a David Porter, un celebro duo di autori che aveva sfornato una serie di classici dell'inconfondibile suono della Stax, la celebre etichetta discografica che ha forgiato il soul anni '60. E si può dire che la Stax è Isaac Hayes: Soul Man, Hold On, I'm Coming e When Something Is Wrong With My Baby tutti di Sam & Dave, B-A-B-Y di Carla Thomas, riprese successivamente da centinaia di interpreti.

Nella seconda metà degli anni '70 fu tra gli autori che dettarono i canoni della musica disco, pur avendoci direttamente ben povo a che vedere ma lasciando pezzi quali Disco Connection ed influenzando protagonisti quali Barry White che, senza Isaac Hayes, probabilmente non sarebbe esistito musicalmente.

Isaac Hayes ha lasciato il segno anche nella storia del cinema, almeno per due personaggi-cult: un capo gang in 1997: Fuga da New York di John Carpenter e prestando la voce a Chef nel cartooon South Park.

Lo salutimao con una compilation di alcuni brani che resteranno per sempre nella storia della musica pop mondiale.



Articolo precedente della serie: Chi ci lascia/ Marisa Sannia

2 commenti:

Anonimo ha detto...

mi dispiace enormemente :(((((

diego ha detto...

Who's the black private dick
That's a sex machine to all the chicks?
Shaft!
Ya damn right!

Who is the man that would risk his neck
For his brother man?
Shaft!
Can you dig it?

Who's the cat that won't cop out
When there's danger all about?
Shaft!
Right on!

They say this cat Shaft is a bad mother
Shut your mouth!
I'm talkin' 'bout Shaft.
Then we can dig it!

He's a complicated man
But no one understands him but his woman
John Shaft!

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