01 marzo 2007

Sopravvissuti a Sanremo: seconda sera

Rieccoci qui, con uno sguardo al video del computer e le orecchie affidate alla televisione. Leggendo i soliti due-tre giornali ho percepito un senso di benevolenza dei vari giornalisti nei confronti della prima serata del Festival. Sarà che ci mangiano a quattro palmenti da 50 anni, sarà anche che si sono stufati di dirne sempre male ma i giornalisti al vetriolo di qualche anno fa sembravano abbastanza ammansiti dal contesto generale e dalla sicura conduzione (seppure in tono minore) di Pippo Baudo. Di canzoni ne hanno parlato poco e male, a parte i soliti due-tre nomi che accarezzano da anni per motivi tutt’altro che musicali.

21.16 Ecco Pippo Baudo che presenta i cantanti sul tabellone. Un po’ d’enfasi con Paolo Meneguzzi neanche fosse Vasco Rossi. Poi introduce la Hunziker che fa la sua entrèe (imbarazzante) dalla platea con la sua voce chioccia e antipatica. Sale sul palco e cerca di fare la spiritosa, dimenticando che l’umorismo svizzero non esiste. Poi canta NON HO L’ETA’ e sembra di essere entrati dentro un incubo.

21.25 Entra Paolo Meneguzzi. MUSICA è la sua canzone (c'era una canzone di Al Bano ed una di Branduardi con questo titolo, tra le altre). Ha dimenticato la voce a casa (se mai l’ha avuta) ma la sua canzone non è malaccio. Ha delle reminescenze in stile Robbie Williams, molto radiofonica e di ampio respiro internazionale. Peccato la canti lui. Non capisco perché si ostini a fare il cantante. Voto 6 alla canzone e 3 all’esecutore.

21.30 Marcella & Gianni Bella. La loro canzone è FOREVER PER SEMPRE. L’introduzione “a canone” lascia presagire qualcosa di positivo. Difatti... così è. Bello l’intreccio delle due voci che si amalgamano perfettamente. Bella la melodia e l’arrangiamento, le parole lasciano un po’ a desiderare: kitsch come le immagini che appaiono sullo sfondo mentre cantano i due. Camilla e Carlo, D’annunzio e la Duse. Fa troppo fidanzatini di Peynet. Si rischia l’incesto. Voto 7

21.40 Gli Stadio. Da una vita che navigano senza essere mai approdati in grandi porti (o quasi). La canzone è GUARDAMI. In realtà fa tutto Curreri. La cosa peggiore è che cerca di imitare Vasco Rossi. Ancora ‘ste schitarrate stile anni ottanta che fanno solo tristezza e che fanno capire che la loro evoluzione, in fondo, non c’è mai stata. Potrà piacere a qualcuno. A me no.
Voto 4/5.

21.48 Dopo Chiambretti (che non ho visto perchè non mi fa ridere) Michelle Hunziker racconta una sua storia ambientata a Militello che fa ridere soltanto lei. Ma quanto spazio le lasciano a questa qui?

21.52 Sara Galimberti, una delle giovani in gara. Mostra molta sicurezza. La canzone è AMORE RITROVATO. Un tango-milonga cantato con stile e con una bella voce. La canzone è molto furba, composta alla maniera di Astor Piazzola per compiacere la critica. Il testo non è banale. Insomma, non male. Voto 7.

22.05 Entra Tosca che canta IL TERZO FUOCHISTA. Stiamo dalle parti di Fellini, Nino Rota e Paolo Conte. E in qualche momento sembra anche VALZER DI UN MINUTO di Mina. Ma è carina, sgangherata come un circo di provincia, tale e quale a Zampanò. Tosca è uscita dall’anonimato con questa stramba canzone e dimostra una grinta da attrice consumata. Che la voce non sia granchè (e che sia calante alla fine dell’esecuzione) non è poi così importante. Strizza l’occhio a Gabriella Ferri. Testo quasi commovente. Brava brava e brava. Voto: 8/9

22.12 Patrizio Bau. Il nome non promette bene. Facile la battuta. Dopo una gag d’avanspettacolo tra la Hunziker e Baudo che ci fa capire la finezza e la classe della svizzera, Bau canta PECCATI DI GOLA. Volgarotta anzichenò. Quello che NON ci voleva dopo la caduta di gusto della Hunziker. Comunque nell’insieme è carina. Voto 6

22.19 Arriva Johnny Dorelli, assente da Sanremo dal 1969. Si becca una standing ovation da grande star. MEGLIO COSI’ è la sua canzone. La voce di Johnny anche se leggermente invecchiata è sempre lei: “rotonda”, suadante, da grande crooner. Il nostro Tony Bennett italiano. Per quel che riguarda la canzone, non mi pronuncio per ovvi motivi. Passo la palla a Cesare per commentarla. Posso solo dire che fa effetto sentire una voce e una canzone così in un ambito a tratti desolante.

22.30 Romina Falconi, un’altra giovane. Accento romanesco di borgata. Nun se po’ sentì pè quanto è bora ! La canzone è AMA. La solita voce standard che O-D-I-O con tutte le mie forze. Siamo dalle parti di Laura Pausini, di Giorgia o qualcun’ altra tra le tante altre mezze calzette che popolano l’universo musicale italiano. Personalità zero. Ci fa sapere che fino a tre mesi fa lavorava in un piano bar. Inutile sentire nostalgia perché tanto dopo Sanremo, lì ritorna. Voto 2.

22.35 Entrano Ficarra e Picone . Quindi mi divago per un pò nel senso che mi alzo dalla mia postazione perché non ho intenzione d starli a sentire.

22.54 I redivivi Take That con una canzone che – tanto per cambiare – fa l’occhietto ai Beatles. Invece di Robbie Williams c’è Gary Barlow. Bel pezzetto pop, con una simpatica coreografia. I ragazzi sono cresciuti e sono migliorati anche se non gli è ancora passato il vizio di comportarsi da boy-band. Voto 7 e mezzo.

23.03 Entra Al Bano e con lui un pezzo di storia del Sanremo. Piaccia o non piaccia è così. Baudo ci perde un po’ di tempo perché – per chi non lo sapesse – è un suo pupillo dai tempi di SETTEVOCI. La canzone è NEL PERDONO. Sfodera una voce nasale abbastanza fastidiosa e strana per lui. Ha perso la potenza che lo contraddistingueva e che aveva fino a pochi anni fa. Il testo non mi piace molto. Banale e buonista. Voto 5 (ad essere buoni solo perché si chiama Al Bano).

Siparietto pubblicitario per la Hunziker e il suo CABARET. Stendiamo un velo pietoso.

23.22 Entra Fabrizio Moro, altro coattone romano che spara una lunga sequela di cazzate in pochissimi secondi. Un bel record. PENSA è la sua canzone e l’ha scritta pensando a Falcone e Borsellino (!) Infila una banalità dopo l’altra. Che tristezza questa mania di ”sociale” a tutti i costi che supplisce ad una povertà intellettuale e di mezzi spaventosa. Un “rappato” che dovrebbe dare il senso della drammaticità e che invece è involontariamente comico e patetico. Voto 1 (e 1 lo do anche alla platea di mummie che l’ha applaudito a scena aperta). Il sermone finale di Baudo è insopportabile. Poi, naturalmente, tutto finisce a tarallucci e vino con la promozione sulle crociere MSC. Che ipocrisia.

23.32 Cosa c’entri Paolo Rossi con Sanremo, me lo devono spiegare. Vabbè che c’è già stato anni fa ma questo non significa che debba tornarci di nuovo. Una tantum va bene, ma poi diventa un vizio. Questa “particolare” categoria di personaggi dovrebbe essere coerente con le loro (poche) idee e con la propria coscienza. O sei fuori dal coro o sei dentro. O fai un certo discorso culturale (che può anche non piacere e difatti a me personalmente non piace) e prosegui in quella direzione, o fai i balletti, le canzonette, le macchiette e il buffone in tv etc.
Indossare gli abiti di chi che fa un tipo di spettacolo alternativo e “rivoluzionario” (a parte che nel 2007 ormai abbiamo visto tutto e di più e di rivoluzionario non c’è più nulla) e poi smetterli per indossare quelli nazional-popolari (termine passato in disuso) è da schizofrenici. Portare a Sanremo una canzone inedita di Rino Gaetano poi è una ruffianata incredibile. Rino Gaetano, caro Paolo Rossi, non è mai stato dalla tua parte. E’ inutile che tu e i tuoi sodali lo tiriate per la giacchetta, ora che non può più dire la sua. Rino Gaetano era uno spirito libero che menava colpi a destra e a manca. E questo ve lo posso dire con certezza matematica e per esperienza diretta. Punto e basta.
Probabilmente vincerà il premio della critica che se non verrà assegnato ad uno tra questi artisti e cioè Daniele Silvestri, Nada , Milva, Antonella Ruggiero, Simone Cristicchi potrebbe essere suo. E’ la riprova che non è importante cosa canti ma chi sei e cosa rappresenti. La canzone è IN ITALIA SI STA MALE (SI STA BENE ANZICHE’ NO). Tre ore ad aggiustarsi il microfono perché nel frattempo si dimentica di essere un nano.
Forse se non l’aveva utilizzata a suo tempo Rino Gaetano questa canzone, una ragione ci sarà stata. O forse cantata da lui avrebbe avuto un senso. Rossi sembra un Jannacci in minore (in tutti i sensi). Voto dal 5 al 6 (ma solo per non fare torto a Rino Gaetano)

23.40 Altri giovani: gli FSC. Cantano NON PIANGERE. Saranno anche i pupilli di Battiato ma sono di un convenzionale che più convenzionale non si può. Battiato lo avranno incontrato per caso nei corridoi della casa discografica, anche se dicono di essere i supporter ai concerti. Tra i Tiromancino e Le Vibrazioni. Voto 5.

23.46 Altro intermezzo di Ficarra & Picone e altra pausa per me.

23.59 Arriva John Legend. Grande voce da cantante jazz per un pezzo di gran classe, ORDINARY PEOPLE. Il secondo brano che presenta , se non ho capito male è SAVE ROOM. Assomiglia moltissimo a STORMY, canzone dei Classic IV. Una canzone piena di creatività, intelligenza e giusta intuizione. Altro importante intervento musicale che eleva di non poco la serata musicale. Cosa succede se vi dico che prima di stasera non l'avevo mai sentito cantare??

0.10 Arriva Amalia Grè (o è Mortisia con le labbra rifatte?)
AMAMI PER SEMPRE è la sua canzone. Beh, devo dire che non c’è male davvero. Ero partito prevenuto ed invece mi ha conquistato. Un filino di voce ma che sa giostrare alla perfezione. Molto elegante e raffinata. Il tipo di canzone che mi piace. Atmosfera in stile Gianni Ferrio.
Voto 7/8 .

0.15 Penultimo giovane. Pier Cortese che dimostra subito un atteggiamento spavaldo e sicuro anche fuori luogo, affrontando Baudo con cipiglio da veterano. Presenta NON HO TEMPO. “Non ho tempo neanche per pisciare” l’aveva già detto De Gregori in GENERALE. Arrivi tardi, bimbo. Fatti un bagno di umiltà e ritorna quando sei cresciuto. Testo imbecille su una musica banale ma orecchiabile. Voto 5.

0.25 Fabio Concato canta OLTRE IL GIARDINO. Oltre ad essere un titolo già usato per il film, l’ultimo della sua vita, di Peter Sellers è anche un bel pezzo del 1981 cantato da Mario Castelnuovo, Marco Ferradini e Goran Kuzminac. Racconta della perdita del lavoro a 50 anni. Concato ha una peculiarità: le sue canzoni, anche quelle allegre, hanno un fondo di malinconia tipicamente brasiliano. Questa non è allegra ma piena di speranza. Bravo Concato. Voto 7

0.32 Ultima giovane: Elsa Lila. E’ albanese. Canta IL SENSO DELLA VITA scritta da Guido Morra e Maurizio Fabrizio. Noiosa la canzone, orchestrazione stile Sanremo inizi anni novanta, un po’ alla Bocelli. La voce così così. Voto 4/5

0.38 I Velvet in TUTTO DA RIFARE. Anche qui ritorna un titolo che già era stato utilizzato precedentemente per un singolo di scarso successo di Caterina Caselli. Canzone carina, un poppettino che si fa ascoltare volentieri. Voto 6 e mezzo.

Baudo elenca i nomi dei giovani che hanno passato il turno. Sono Romina Falconi (che vergogna!), Sara Galimberti (giusto), Elsa Lila (con la claque albanese in platea che strilla) e Fabrizio Moro (inevitabile, dopo la tirata di Baudo e gli applausi scroscianti del pubblico in sala che ama tutte le ovvietà di questo mondo).

I giovani di questa seconda serata non sono stati un granchè. Mentre mi sono piaciuti i big. Il livello generale era decisamente buono con due o tre canzoni al di sopra della media.

Mi è rimasta negli occhi un’ìmmagine curiosa: quella degli orchestrali che non sembravano affatto divertiti. Sarà che lavorare per più di 14 ore al giorno (questa settimana) sommate ai 30 giorni di preparazione al Festival, con tutte le partiture musicali da studiare, è veramente un lavorone. Ed avere davanti una persona (la Hunziker) che – perlopiù incapace – ti guadagna due miliardi di lire, fa girare non poco le balle.

E sento ancora nelle orecchie le lamentele di mio nonno materno, una vita passata a suonare nell’Orchestra di Musica Leggera della RAI di Roma, al Delle Vittorie, allo Studio Uno di Via teulada, a Sanremo, a Via Asiago e alla RCA. E a farsi un culo così per due lire.

Noi ci risentiamo sabato mattina per commentare la vittoria della categoria dei giovani e la serata dei duetti.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Eccomi pronto a commentare il pezzo presentato da Dorelli. Il vecchio-si fa per dire-Johnny ha la fortuna di essere sostenuto da due grandissimi,Giorgio Calabrese e Gianni Ferrio,che hanno confezionato una canzone degna di essere modulata dallo showman di Meda. Qualcuno pensa che sia la solita ruffianata alla Bublè,il cui successo ha spinto perfino Paul Anka a tornare in auge,ma con un'operazione divertente (quella di dare una chiave swing alle pietre miliari del rock anni '80,con disappunto dei metallari puristi di ieri e di oggi e per la gioia dei genitori di questi). In realtà le cose non stanno così:Dorelli sa fare il cantante confidenziale da mezzo secolo e continua a farlo magnificamente. Arrangiamento di classe:Ferrio è sempre strepitoso e poi non ha esagerato con i fiati (come ha fatto in certe situazioni di disagio,tipo alcune sigle del sabato sera affidate a voci avulse dalla sua forma mentis,tipo Silvana dei "Circus 2000"). Modello (se vogliamo essere severi): Don Costa per il Sinatra anni '60-'70. Musica gradevole,testo che spiega le motivazioni di una separazione senza frasi ad effetto,nè parolacce,ma con un lessico molto fine e garbato,se vogliamo abbastanza "inglese". Voto:7 pieno.
Venendo al resto della serata,sottoscrivo in pieno le tue opinioni e m'illudo che Tiziana Donati (alias Tosca) vinca alla grande il Festival,perchè la migliore canzone è la sua,alla faccia di Romina de Tor Pignattara,che è solo una bella gnocca e artisticamente è invece solo pallidissima imitatrice delle imitatrici di Giorgia (a propria volta grande imitatrice delle imitatrici di Aretha Franklin). Per quanto riguarda Moro,il testo è un'accozzaglia di luoghi comuni,ma si sa,il pesce marcio,quando si presenta in tavola ben infarinato e dorato,viene preso d'assalto da tutti i commensali...ma poi la gastrite è in agguato...

Anonimo ha detto...

Quando Meneguzzi ha chiuso il suo pezzo con un doppio UH YEAH! ho vacillato; quando ho ascoltato il mix Miguel Bosè-Gazosa, proposto da Marcella&brother...ho vacillato ancora di più...Tosca ha una bella canzone e spero vinca lei, anche se a tratti mi è sembrata troppo simile a Capossela. Concato sembra uno di quei violinisti slavi che si incontrano per strada e che hanno appeso al collo un cartone con su scritto "Pe favori ascolti mia bela canzona i dami dui euri pe manciare". Struggente anche troppo.
John Legend è la prova di quali avanzatissimi mezzi disponga oggi la discografia mondiale. Alla radio riesci ad ascoltarlo bene; dal vivo sembra che abbia in bocca un paio di pasticche (quelle dei freni) consumate. Il resto l'ho rimosso; troppo provato da Meneguzzi. UJ YEAH!

Anonimo ha detto...

per me Daniele Silvestri meriterebbe di vincere, a Tosca si potrebbe dare il premio della critica.

Anonimo ha detto...

Christian, il tuo articolo mi è piaciuto in tutto e per tutto, e sinceramente quando sei meno "collerico" e non ti accanisci con ferocia, dai il meglio di te stesso. Sulla serata: Tosca 10 (non condivido sulla voce, secondo me ha una voce di qualità); Baù 8, bel tessuto musicale, testo ironico e estremo; Dorelli visto che non dai un giudizio tu, lo posso fare io? E' stato come se una roccia fossile si squarciasse e ne uscissero fuori delle pietre preziose.

Anonimo ha detto...

In linea di massima, sono d'accordo con tutte le considerazioni fatte finora sulla manifestazione e sulle esibizioni canore, ma non capisco tutto questo livore nei confronti di Michelle Hunziker. Il compenso di un milione di euro menzionato dai media è effettivamente scandaloso, ma è obbiettivamente difficile decidere se ci si debba indignare di più perché questa cifra viene data a lei per co-condurre il festival piuttosto che per altri sprechi (vedansi i cachet di certi calciatori e/o le indennità varie di politici e parlamentari vari ed eventuali). In più, secondo me, non se la sta cavando poi così male: probabilmente, alcune sue uscite sono state un po’ infelici, ma se facciamo un passo indietro ed esaminiamo, ad esempio, la quasi totalità degli interventi della Banda Panariello a capo della scorsa edizione, mi sembra che di esilarante ci fosse ben poco, eccezion fatta per qualche “coup de théâtre” di Victoria Cabello.
A questo si aggiunga che Michelle parla correntemente quattro lingue, mentre una buona fetta dei nostri connazionali fa fatica a parlare la propria; in più, pur non essendo né una cantante né una ballerina, si sforza di praticare entrambe le attività in maniera perlomeno decente. Oltretutto, cerca di andare al di là delle solite formulette stereotipate per presentare i cantanti, contrariamente alle “presentatrici” viste finora, che si limitavano a leggerle sul “gobbo” dietro di sé.
Insomma, personalmente non condivido tutti questi giudizi negativi sulla conduzione della Hunziker. Anzi, la trovo estremamente piacevole. In fondo, quanti, tra quelli che la denigrano, saprebbero fare meglio di lei?
Ciao a tutti.
gino

Anonimo ha detto...

Gino, per me Michelle Hunziker di lingue ne potrebbe parlare anche 10, resta sempre una povera guitta (tralasciando il resto)
Mia cugina ne parla 5 di lingue - e correttamente: ma non per questo si mette a cantare (male)a fare la spiritosa (penosa) e ballare (pateticamente)sul palco dell'Ariston.

Anonimo ha detto...

Divertente: sarebbe bello mettere in una tabella i voti dati da Christian e quelli dati ad es. da Luzzatto Fegiz. Sono molto simili. A parte ovviamente Moro che per Christian merita un 1.
Domanda: ma se invece di parlare CONTRO la mafia, avesse parlato di mare, amore e viole che punteggio avrebbe avuto? 5, 6 o forse 7? Mah..
E' incredibile come si possa capire l'orientamento politico di una persona anche solo da una cronaca di un qualsiasi Sanremo.

Anonimo ha detto...

Ehmmm...Romina Falconi ha avuta una gran bella voce, e se paragonandola a Giorgia volevi disprezzarla, bè riguarda un pò di storia del pop italiano, e voglio sperare che tu non sia una di quelle che dicono "pop che schifo", anche perchè non dovresti enanche guardarlo sanremo in tal caso...Mezze calzette così fanno la musica, cara...e la Musica con la M maiuscola prima o poi si fa strada, anche se viene dal pianobar, o forse a maggior ragione?

Verdier il Vampiro ha detto...

caro anonimo, hai scritto: "Romina Falconi ha avuta una gran bella voce" . "Ha Avuta"? Forse volevi dire "ha avuto". Ma "ha avuto" quando? Perchè parli al passato prossimo? Se gente come lei "fa la musica" siamo messi maluccio...

Anonimo ha detto...

"Infila una banalità dopo l’altra. Che tristezza questa mania di ”sociale” a tutti i costi che supplisce ad una povertà intellettuale e di mezzi spaventosa. Un “rappato” che dovrebbe dare il senso della drammaticità e che invece è involontariamente comico e patetico."

bravo finalmente..era ora di fare autocritica,hai la mia stima..pseudo critico fallito..non criticare quello che tutti osannano, oppure osannare gente che non se li caga nessuno..neanche i loro genitori..perchè vuoi fare il figo..dai..hai.. pure un età ..

Anonimo ha detto...

"Forse se non l’aveva utilizzata a suo tempo Rino Gaetano questa canzone, una ragione ci sarà stata"

purtroppo c'è il motivo.. è morto..beata ignoranza

Anonimo ha detto...

Christian....sono tendenzialmente d'accordo con i tuoi giudizi, anche se sei troppo politicizzato...
Su Paolo Rossi non capisco il tuo accanimento... personalmente trovo sia stata estremamente azzeccata la scelta di affidare a lui un pezzo di Rino Gaetano! Ovviamente è stata un'interpretazione più da attore che da cantante, ma per me è stata perfetta! E tra l'altro ti consiglio vivamente di ascoltare il suo cd!
Ci sono dei pezi splendidi!
Questo tuo continuo buttarla in politica sinceramente mi sembra estremamente fazioso.... D'altrode è innegabile che la stragrande maggioranza degli artisti italiani sia su posizioni di centro-sinistra.... A destra, tolti Ruggeri, Marcella e pochi altri c'è il vuoto cosmico...
Cmq il pezzo dei fratelli Bella era il trionfo del trash.... Ma dove pretendono di andare con quei pezzi??? Mogol si conferma un bluff (da quando ha smesso di firmare i pezzi che scriveva Battisti in toto non ha più azzeccato un pezzo che sia uno....); il testo è inesistente, pieno di zeppe testuali intollerabili, la musica è stantia e lo schema con Gianni che inizia (che la smettesse di cantare visto che non ha voce) e Marcella che arriva dopo fa tanto Ti lascerò (altro pezzaccio corrivo sanremese). Cristicchi per me è stato bravissimo e anche il pezzo di Fabrizio Moro non è brutto... Ci sono delle ingenuità ma è un testo sincero (e il disco non è neanche malacccio).
Mazzocchetti e Albano invece sono stati decisamente pietosi.... Passi per il primo (che ancora non capisco perchè abbiamo dovuto andare a prenderlo in Germania), ma il secondo è stato il peggiore di tutti.... Il testo è osceno, la musica è da marcia russa e la sua arroganza è intollerabile. Renato Zero non sa più che scrivere se si trova a dare i pezzi a quel grezzissimo uomo-reality, privo di un benchèminimo spessore artistico....
Claudio Villa è morto da 20 anni e lui fa finta che nel mezzo non ci sia stato niente.... Secondo posto comprato (non posso credere che al TELEVOTO - fenomeno tipicamente giovanile - abbia sbancato Albano, visto che la sua votazione tra giuria demoscopica e di qualità è stata bassissima) e classifica per l'ennesima volta pilotata...
Infine sulla tanto da te vituperata giuria di qualità, posso dire che a parte gli svarioni che hanno avuto con Velvet e Nada al ribasso (2 gran bei pezzi) e per la Ruggiero (eccessivo il suo secondo posto con un pezzo assolutamente pretenzioso, autoreferenziale e irritante) per il resto sono stati assolutamente equilibrati.

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