26 febbraio 2008

Sanremo 2008 - prima serata



FESTIVAL DI SANREMO 2008: prima serata (lunedì 25 febbraio)
(post speciale a "blog unificati" tra i blog di Chartitalia e Verdier il Vampiro, col supporto morale di www.festivaldisanremo.com. Intervento di Pop!)

Quando nella scorsa estate Chartitalia mi propose di entrare a far parte del team di Hitparadeitalia e di occuparmi dei commenti alle classifiche contemporanee, non avrei pensato di arrivare a parlare nello specifico del Festival di Sanremo. Eppure sin dalla tenera età di 7 anni (ai tempi dell'edizione 1974, quando il Festival era entrato in crisi di identità e risultati), non me ne sono mai perso un'edizione.

Il tutto nonostante il suo valore musicale sia terribilmente oscillante e spesso e volentieri non rispecchi il presente della musica "leggera" (o "pop" che dir si voglia) italiana. Da quando poi ho cominciato ad affinare i miei gusti musicali, ho sviluppato un'inesorabile tendenza a tifare per gli ultimi. O meglio, coloro che si piazzavano tali nella fatidica graduatoria delle giurie del sabato notte, o che addirittura venivano eliminati alla prima apparizione.

Con pochissime eccezioni -la straordinaria edizione del 1981 con la vittoria di "Per Elisa" cantata da Alice, il verdetto a sorpresa e "pilotato" che premiò nel 2000 gli Avion Travel, o l'indiscutibile primo posto di Elisa nel 2001 con "Luce (tramonti a Nord Est)"- non mi sono mai trovato d'accordo con il risultato ufficiale, identificandomi invece con artisti e canzoni che invece avrebbero conquistato favori di pubblico e/o critica successivamente, da Vasco Rossi a Garbo, dal primo Ruggeri ai Negramaro, passando per Consoli, Silvestri e altri...

Detto questo, resta difficile da capire per me stesso quale sia il perverso meccanismo che mi porta a incollarmi al televisore tutte le sere per una settimana all'anno. Forse, come ha detto lo stesso Mario Venuti in una recente intervista, Sanremo è l'unica occasione in cui l'attenzione generale è rivolta alla musica, e questo nonostante l'evento sia diventato negli ultimi due decenni sempre più "televisivo" e dipendente dai meccanismi di audience e sempre meno "musicale" in senso stretto. Visto lo scarso spazio riservato alla musica in tv, meglio che niente, teniamocelo stretto...

ore 21,12: La serata si apre con una sorpresa non annunciata: invece di Baudo e compagnia presentante, scende dalle scale Gianni Morandi e intona le note di "Nel blu dipinto di blu". E' il cinquantesimo anniversario del trionfo di "Volare" e del clamoroso successo che portò Domenico Modugno e la melodia italiana in giro per tutto il mondo, e l'omaggio a questa canzone immortale come il suo rimpianto interprete era assolutamente dovuto. Tra i super-ospiti italiani annunciati per venerdì, senza dubbio la voce del "ragazzo di Monghidoro" era la più adatta all'occasione. Momento televisivo spettacolare ma anche emozionante: voto 6,5.

Entra in scena Chiambretti, la gag con i 12 sosia "ultrabaudi" (anticipata dalla stampa) precede l'ingresso in scena da botola sul palco di "Pippo tredicesimo". "Lei non può correre da solo": chissà se la verve del Pierino torinese -il cui ruolo di presentatore viene dato al 50% con il 70enne di Militello- riuscirà a mettere a freno l'invadenza talvolta un po' arrogante di quest'ultimo. Tra le più eloquenti battute di inizio serata: "Campioni o pipponi?".

ore 21,29: Paolo Meneguzzi - Grande
Prossimo partecipante a quell'Eurofestival da anni snobbato dall'Italia, Meneguzzi conferma di aver abbandonato gli accenti più adolescenziali e sbarazzini del suo primo repertorio. Scritta con Gatto Panceri, GRANDE sa di dejà vu, con una melodia su cui si potrebbe tranquillamente cantare la "Adesso tu" di Ramazzotti. Abbastanza banale e melensa per essere una seria candidata alla vittoria. Il mio voto è 4.

Segue un clip che monta in sincrono sulla versione originale di "Volare" di Modugno le immagini storiche di cantanti in gara e ospiti -da Madonna a Lucio Dalla- passati prima o poi da Sanremo, un'idea presa pari pari dal clip di un anno fa degli U2 per "Windows In The Sky". Ben fatto e divertente comunque. E poi un filmato sulla ricerca della prima "valletta", l'attrice ungherese Andrea Osvart, che si presume divertente ma ha il solo compito di allungare i tempi, tanto che viene clamorosamente sfumato in diretta. La Osvart si presenta cantando mediocremente e ballando. Sono le 21,42, adesso viene intervistata, poi scoppia a piangere e non siamo ancora alla seconda canzone in gara: peggio dell'anno scorso...

ore 21,46: L'Aura - Basta!
C'è chi l'ha malignamente definita "l'Elisa dei poveri": non sono in discussione le sue doti vocali (anche se una maggior attenzione alla pronuncia permetterebbe di capire meglio i suoi testi), è piuttosto l'inseguire con una decina d'anni di ritardo quel modello pop-rock di scuola Morissette/Cranberries anche in quest'episodio a lasciare perplessità. BASTA! non è all'altezza di quella "Irraggiungibile" presentata nell'edizione 2006 anche se probabilmente si ritaglierà un suo spazio nelle radio: 5.

ore 21,53: Milagro - Domani
I primi "giovani" in gara, un duo acustico dalle suggestioni forse troppo sottili per il palco sanremese. La malinconica DOMANI propone una lettura italiana di certo folk-rock tornato in auge negli ultimi tempi (vedi Kings Of Convenience). A me piace: 7.

ore 22,03: Toto Cutugno - Un falco chiuso in gabbia
Tra l'emozionato e lo strafottente, Cutugno anticipa la sua canzone chiedendo un "si maggiore" al chitarrista dell'orchestra e raccontando del concerto per l'Armata Rossa e la "festa dell'uomo" di cui a suo dire ci sarebbe bisogno anche da noi. Scritta insieme al giovane cantautore Davide De Marinis, UN FALCO CHIUSO IN GABBIA offre una classica ma efficace melodia sanremese, che potrebbe tentare il colpaccio. Qualche incertezza nell'interpretazione, forse la sua voce ha sofferto della recente grave malattia, ma la canzone c'è. Non è il mio genere, ma voglio essere obiettivo: 6.

ore 22,11: Frankie Hi-NRG MC - Rivoluzione
Un marziano all'Ariston: il debutto al Festival (anche se fuori gara c'era già stato 4 anni fa, ad accompagnare Paola Cortellesi nella sua esilarante "Non mi credermi") di Frankie Hi-NRG MC arriva a 16 anni dal suo debutto discografico con "Fight da faida". Uno dei rapper più originali e colti della scena nazionale arriva a Sanremo dopo aver forse già dato il meglio -vedi "Quelli che benpensano", con Riccardo Sinigallia- con un brano dal testo ironico e che potrà sembrare "osé" in questo contesto. Se venisse rivelata la classifica delle giurie fino alle ultime posizioni, probabilmente lo troveremmo lì. Ma il sapore mariachi di RIVOLUZIONE potrebbe allargare il suo bacino di pubblico. Voto 7.

ore 22,18: Andrea Bonomo - Anna
Sarà il primo ascolto, ma ANNA mi sembra indistinguibile da tante altre mediocri canzoni apparse nella sezione "giovani" degli ultimi Festival. L'originalità del testo sta nell'essere dedicato alla mamma. Volete un numero? 4.

ore 22,28: tocca al "marchettone" su "High School Musical", che noia...

ore 22,35: Fabrizio Moro - Eppure mi hai cambiato la vita
Chiamato a confermare l'exploit di "Pensa", il 32enne vincitore dei "giovani" nel 2007 stavolta presenta una canzone ad effetto che mette in evidenza la sua voce roca e probabilmente andrà ancora una volta lontano nelle classifiche. Un po' Grignani e molto Vasco, ma abbastanza emozionante: 6,5.

ore 22,40: Frank Head - Para parà ra rara
Tra cabaret e musica balcanica, anche nel testo e nel look i tre Frank Head ("raccomandati" da Mogol e dal suo Cet) sembrano la caricatura di certa "musica militante di sinistra", un po' alla Banda Osiris, ma molto peggio. Saranno eliminati subito, ma meritatamente. Effetto posticcio. Voto 4.

ore 22,48: Anna Tatangelo - Il mio amico
Eccola la vincitrice annunciata. Scritta dal compagno Gigi D'Alessio e immersa in una vasca di melassa e violini, IL MIO AMICO è un concentrato di luoghi comuni sulla figura dell'"amico gay" che piacerà molto alle mamme. Interpretata senza vero trasporto quasi fosse ormai nata una "scuola Pausini", è finora la peggior canzone per quanto mi riguarda. A esser generosi (ma poi perchè?) merita un bel 3.

ore 22,57: tocca a Verdone, mancano ancora 8 canzoni in gara più l'ospite internazionale (Kravitz). La serata promette di finire ben oltre la mezzanotte, Dopofestival escluso.

ore 23,13: Michele Zarrillo - L'ultimo film insieme
Stranamente non molto sanremese, nel senso che non è una canzone da primo ascolto. L'ULTIMO FILM INSIEME non tradisce la vena romantica di Zarrillo (ormai al suo undicesimo Festival) pur abbracciando uno sviluppo minimalista e "sottovoce". Voto 6 per il momento, ma potrebbe aumentare...

ore 23,20: adesso siamo al numero della Osvart in deshabillé con Pierino che fa il finto dormiente. Ce n'è davvero bisogno? Poi passano cinque brevi clip dalle canzoni dei big in gara domani: a un primo ascolto Mietta sembra avere delle chances, mentre Venuti (uno dei miei musicisti italiani preferiti in assoluto) pare non deludere...vedremo.

ore 23,27: Melody Fall - Ascoltami
C'è chi li ha già definiti i "vice-Finley": chissà cosa ne dirà Cecchetto quando li dovrà giudicare come parte della "giuria di qualità" se arriveranno venerdì alla finale dei Giovani. ASCOLTAMI traduce in termini sanremesi -quindi con notevole utilizzo dell'orchestra- un certo pop-punk adolescenziale oggi parecchio di moda. Il risultato sfiora il cacofonico ma paradossalmente potrebbe avere in questa sede maggior successo rispetto a quello potenziale di un'interpretazione più "rigorosa" del genere. La canzone è dimenticabile, il cantante non finisce di ringraziare Pippo: il mio voto è 4 meno meno.

ore 23,38: Lenny Kravitz - I'll Be Waiting
Dopo infiniti preparativi (ma ha senso fare ancora al Teatro Ariston uno spettacolo televisivo così complesso?) tocca finalmente al cantante rock "che piace molto alle donne". L'enfasi con cui viene presentato pare un po' spopositata e provinciale (in proporzione, se arrivassero i Coldplay o Amy Winehouse, dovrebbero suonare le fanfare e stendere i tappeti rossi), mentre la traduzione dell'intervista in inglese inizia con due buoni minuti di ritardo. Per giunta l'interpretazione è in playback, come dicevo in altra sede penso che Kravitz abbia già detto tutto con i suoi primi 2-3 album, e da un'abbondante decina d'anni non faccia che ripetere se stesso. Non a caso il suo successo declina altrove, ma non in Italia, e il buon Lenny si presta volentieri al giochetto di "Donna Rosa". Voto: 4,5 (mezzo punto in meno per il playback).

ore 23,54: Eugenio Bennato - Grande Sud
Una delle presenze più inattese di questo Festival, il Bennato meno famoso sembra esser stato chiamato a partecipare per contribuire a dare una "dignità cantautorale" (concetto peraltro discutibile...) al cast di quest'anno, oltre all'elemento folk rappresentato dalla sua musica. GRANDE SUD è colorata, trascinante e un po' confusa, almeno in questa esecuzione, ma se non altro ha il merito di essere una canzone fuori dalle tendenze e dalle consuete traiettorie radiofoniche. Gioca il ruolo della Tosca dello scorso anno, anche se meno convincente: per me è un 6.

ore 0,03: Daniele Battaglia - Voce nel vento
Il figlio di Dodi dei Pooh (chissà se si incontreranno sul palco nella serata di venerdì... mi sa di sì) ha già frequentato le zone alte delle classifiche italiane nel 2007 con "Vorrei dirti che è facile", cantata in coppia con Brenda e all'epoca bocciata dalla commissione sanremese. La canzone è tradizionale, con tanto di coretto alla Pooh sul finale, ma ineccepibile, tradita però da un'interpretazione ricca di errori. Sarà l'emozione? La pessima esecuzione abbassa il mio voto a 4.

ore 0,16: Max Gazzè - Il solito sesso
Scelta insolita quella di un tempo swingante per Gazzè, che comunque ci ha abituati a canzoni fuori dagli schemi sanremesi nelle sue apparizioni su questo palco. Purtroppo anche IL SOLITO SESSO soffre di qualche incertezza nell'interpretazione, e forse è destinata a lasciare il segno dopo altri ascolti. Per me la canzone migliore ascoltata stasera (o stanotte?) finora. Voto 7,5.

ore 0,22: Valerio Sanzotta - Novecento
Una lagna, sembra uno passato per caso al karaoke a cantare De Gregori. Il testo "impegnato" non salva una canzone che scimmiotta i cantautori anni '70 a uso e consumo del pubblico di Raiuno. Per motivi diversi siamo ai livelli della Tatangelo: 3.

ore 0,28: standing ovation per la moglie di Modugno.

ore 0,31: Giua - Tanto non vengo
Presentata un po' come succedanea italiana di Suzanne Vega e Tori Amos, Giua ha già vinto tutte le manifestazioni che "contano" per arrivare al grande giro, da Castrocaro al Premio Recanati. Forse TANTO NON VENGO non è la canzone migliore che ha in serbo, ma potrebbe bastare per un'affermazione sulla Riviera. Voto 6,5 di incoraggiamento.

ore 0,38: Tricarico - Vita tranquilla
A 25 anni dalla "Vita spericolata" di Vasco Rossi, l'"oggetto misterioso" Tricarico scrive una risposta uguale e contraria di grande effetto, ma la voce proprio non l'aiuta. C'è un problema di acustica sul palco, gira un virus influenzale o è improvvisamente calato il livello medio delle voci del Festival nazionale? 8 alla canzone, 4,5 all'interpretazione.

alle 0,48 vengono annunciati i 4 "Giovani" che passano il turno: sono Giua (prevedibile), Frank Head (aiuto!), Milagro (incredibile ma vero...) e Valerio Sanzotta (ri-aiuto!). Stranamente bocciato il "figlio di papà" Battaglia, nessun rimpianto per ciò che mi riguarda neanche per Bonomo e i Melody Fall. Tutto sommato il livello medio non pare essere peggio dello scorso anno, e devo dire che alcuni dei "big" per me più interessanti (da Cammariere a Venuti ai Tiromancino) saranno di scena domani sera.

Con questo passo e chiudo, ringraziando per l'ospitalità il blog del "Vampiro" con il quale saremo "a reti unificate" per tutta la settimana sanremese. Ci si legge domani per il commento alla seconda serata.

by Pop!

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Io l'ho sentito su radio2 con la Gialappa come ogni anno ed è stato straordinario come al solito... da morir dal ridere!!!!! :-D

Andrea__1981 ha detto...

Ed io come ogni anno non lo seguo ma leggo direttamente i giudizi su questo blog. Fortissimi!!! :D :D :D

Anonimo ha detto...

Sul meritato successo Sanremese di Elisa si potrebbe discutere. Personalmente trovo che questa ragazza sia un altro palo conficcato nel giardino dei finti poeti, come Antonacci e Giorgia (per citarne altri due). A me pare che Elisa abbia già dato tutto. Il resto sono detriti.
Meneguzzi portabandiera dell'Italia all'Eurofestival? La domanda è sempre la stessa, stavolta in idioma international: why?
L'Aura. Concordo sulla pronuncia, ma per me questa ragazza rappresenta una scintilla nel buio vacuo del panorama musicale italiano. "Irragiungibile" era un altra cosa, ma considerato il talento, un altro "Olumuki" è possibile. Mandare lei all'Eurofestival no eh?
Oh! Frate Cionfoli di nuovo a Sanremo? Ah no, sono gli Zero Assoluto...AH NO!!! Sono i Milagro...
Cutugno ha un bel pezzo. Poco da dire.
Frankie Hi Energy sarà pure colto, ma certe rime sono scontate come la cicoria a fine mercato e forse per promuovere certi pezzi, i centri sociali sono più indicati rispetto alla platea del Festival.
Andrea Bonomo: lui descrive quel che la Gianna di Rino Gaetano sarebbe stata, se qualcuno l'avesse privata del punto G, di un braccio e una gamba.
Fabrizio Moro decisamente meglio dell'anno scorso. Consapevole del rischio, mi abbandono a paragoni improbabili e dico che se dura, questo ragazzo può ARTISTICAMENTE diventare il nuovo Califano.
I Frankie Head sono l'orchestrina che suonava al veglione di Capodanno nel primo Fantozzi; sono i Gatti di Vicolo Miracoli senza la simpatia dei Gatti di Vicolo Miracoli. Bah.
Chiambretti ci ha preso alla grande: Anna Tatangelo è una Romina Power più glam, ma pure più brava. Tuttavia questo non impedirà a questo pezzo di venire proiettato ai vertici della vostra shirtparade.
A prescindere da ciò che andrà in onda stasera, Zarrillo per me è serio candidato a vincere. Non mi piace molto il loop che gira sotto questo testo, ma in generale è una bella canzone il cui trionfo non dovrebbe stupire più di tanto.
Melody Fall. Il nome nasconde forse un oscuro presagio? Potrà sembrare una cattiveria gratuita, perchè si tratta certamente di bravi ragazzi, ma alla gioventù moderna ogni tanto bisogna raddrizzare la schiena; svezzarli a pane, nutella e acquaragia; metterli di fronte all'evidenza. In tempi in cui l'emergenza rifiuti si fa drammatica; la plastica dei loro cd non può far altro che aggravare la situazione.
A mezzanotte si sa, che pure il più bello degli incantesimi svanisce, per questo Daniele Battaglia e Bennato non li ho notati più di tanto.
Se l'arrangiamento de "Il solito sesso" di Gazzè sarà stravolto in sede di registrazione, allora questo pezzo non sarà molto diverso da certi suoi predecessori. In ogni caso nelle radio farà il botto.
Valerio Sanzotta: la par condicio o le forze dell'ordine (o del male a seconda dei punti di vista) avrebbero dovuto impedire la messa in onda dei suoi 3 minuti.
bei testi nel rispetto della tradizione
Giua ha un bel potenziale, staremo a vedere.
Tricarico è un ottimo paroliere. Forse il suo limite (se così si può dire) è quello di essere un personaggio un pochino troppo ai limiti. Deve decidere se stare dalla parte del cantautorato puro oppure da quella del pop. Questo pezzo suona un pochetto come "Piccola e fragile"
Sopratutto sotto il profilo dei testi a me pare un buon festival

Anonimo ha detto...

shitparade* pardon

Anonimo ha detto...

c'è un errore: non sono stati i Frank Head ad essere eliminati, ma i Melody Fall

Anonimo ha detto...

All'Eurofestival, Meneguzzi parteciperà rappresentando la Svizzera, avendo il doppio passaporto.
Tuttavia all'Eurovision non c'è bisogno di avere la nazionalità del paese per il quale si partecipa.
L'Italia snobberà il festival europeo anche quest'anno.

pop! ha detto...

Grazie Diego, ho corretto l'errore...

Anonimo ha detto...

Caro pop!, grazie per un commento così avvicente su una prima serata che rispetto all'anno scorso era più dilatata ed aveva meno da dire. Sono d'accordo sulla maggior parte di quanto hai scritto, l'unica che salvo rispetto a te è la Tatangelo, nel senso che non l'ho mai sopportata musicalmente ma quest'anno, nonostante il testo in parte scontato e l'esecuzione precisina, mi sembra che la canzone che ha portato all'Ariston sia perfettamente intonata con il podio sanremese, comunque staremo a vedere.
Quanto al discorso sulle voci del Festival credo proprio che quest'anno si sia notevolmente abbassato il livello qualitativo, perchè di voci stonate ieri sera s'è fatta una vera indigestione, a partire dal Meneguzzi melenso al Toto nazionale, per non parlare dello strazio di Daniele Battaglia (che mia ha proprio deluso rispetto al suo successo da classifica di un anno fa, sarà stato tradito dall'emozione ma non mi convince fino in fondo) e in buona parte di Tricarico che mi faceva star male. Nel complesso una serata troppo allungata e a tratti noiosetta...confido in stasera, almeno i nomi dei big promettono qualche scintilla.

Gaetano ha detto...

Ciaoo! ottimo blog!! anche io sul mio blog sto parlando di Sanremo.

http://rockspolitik.blogspot.com

Unknown ha detto...

Lho visto pochissimo, però mi è piaciuta "Domani"

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