17 maggio 2008

Pirl Parade 2008/ Settimana n.20 (dal 12 al 18 maggio)

Eccoci alla seconda puntata del Premio Italiano per il Rigetto della Logica, ovvero la PIRL PARADE, carrellata sulle maggiori nefandezze della settimana e sui suoi protagonisti. Queste sono le nomination.

1. Il razzismo strisciante (e quello palese)
Il circo mediatico soffia sul fuoco del razzismo ed i campi nomadi prendono fuoco. I sondaggi mostrano che il 70% degli italiani odia più o meno amichevolmente gli immigrati, cui è chiesto solo di essere sfruttati educatamente e di cadere dalle impalcature. E miserabili politici alla ricerca di facile consenso.

2. Anna Finocchiaro
Reduce da uno dei più totali fallimenti alle ultime elezioni, riprende indisturbata il suo posto come capogruppo PD al Senato e si fa subito notare per l'attacco a Marco Travaglio, reo di aver detto in televisione quello che è scritto sui libri da anni: Renato Schifani, neo-eletto presidente del Senato, ha avuto frequentazioni mafiose. Sentitela: «Trovo inaccettabile che possano essere lanciate accuse così gravi, come quella di collusione mafiosa, nei confronti del presidente del Senato, in diretta tv sulle reti del servizio pubblico, senza che vi sia alcuna possibilità di contraddittorio». Questa è la sinistra che ci ritroviamo: lascia le critiche ad un personaggio come Schifani nelle mani di Travaglio.

3. Renato Brunetta
Questo spiritato folletto ha promesso di cacciare a calci in culo i fannulloni del pubblico impiego. Si dimentica di ricordarci che è stato consigliere economico dei governi Craxi e che è stato l'artefico della creazione dello stratosferico debito pubblico in cui ancora stiamo soffocando. Anni in cui la spesa pubblica è aumentata vertiginosamente ed in cui socialisti e democristiani compravano il consenso immettendo nella pubblica amministrazione centinaia di migliaia di dipendenti pubblici. E per aggiungere fanfaronata a fanfaronata, ha anche promesso che entro 18 mesi farà sparire la carta dagli uffici pubblici.

4. Le gerarchie ecclesiastiche
Dopo aver contribuito pesantamente a far cadere il precedente governo Prodi, tra Family Day e Mastella XVI, ed aver appoggiato spudoratamente l'attuale maggioranza, è rimasta con un pugno di mosche in mano. L'attuale governo ha fatto sparire il ministero della Famiglia, il maggiore esponente politico baciapile, Roberto Formigoni, è stato sbertucciato e se ne è dovuto restare al suo posto in Lombardia. E, ciliegina sulla torta, l'ex-radicale mangiapreti Capezzone è stato nominato portavoce di Forza Italia. Una Chiesa così umiliata non la si vedeva da tempo. C'è sempre qualcosa di positivo in tutte le sciagure.

5. Marco Travaglio
Per il gusto della battuta sprezzante (ha paragonato il presidente del Senato ad una muffa) ha fatto sì che l'interesse mediatico passasse dal passato di Schifani alla sua persona. Cosicchè tutti a parlare degli eccessi di Travaglio e non delle frequentazioni mafiose della seconda carica dello stato. L'impressione è che stesse sollecitando un nuovo editto bulgaro: stia tranquillo, l'avrà.

E qui sotto avete la possibilità di scegliere il PIRL della settimana.



Alla prossima.

Articolo precedente della serie: Pirl Parade 2008/ Settimana n.19 (dal 5 all'11 Maggio)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma povero Travaglio, dico perchè lui è in quella classifica ? Ha solo detto delle cose che c'erano su i suoi libri alla fine. Il problema è che in TV certe cose non si possono dire. Il fatto che provabilmente potremo veder sparire Anno zero e Che tempo che fà.... ma non è detto che ripeteranno la stessa cosa...ma anche se farebbero cosi, la gente avrebbe memoria corta. Altrimenti come si spiegherebbe che quando Travaglio parlava di Biagi cacciato in rai, tutti i politicanti, invece dicevano che invece era lui che se ne voleva andare con una ricchia liquidazione ? Mah...questi politici...

Anonimo ha detto...

Non è giusta questa forma di razzismo al contrario!
Gli italiani non chiedono affatto agli extracomunitari solo lavoro e di morire cadendo dalle impalcature!
Chiedono rispetto per le leggi, rispetto per l'Italia, cosa che la maggior parte degli extracomunitari, soprattutto provenienti dal Nord-Africa, non ha minimamente!
Non sapete che effetto mi fa parlare con dei cittadini albanesi, rumeni, ucraini, e sentirmi dire che noi italiani siamo troppo teneri con gli immigrati! Che nei loro paesi non ci sogneremmo nemmeno di fare quello che (soprattutto) gli immigrati di origine magrebina fanno in Italia!
Che nei loro paesi non verrebbero concessi tanto facilmente i permessi di soggiorno!
L'Italia sta pagando proprio questo: la faciloneria con cui regolarizza un sacco di immigrati, a suon di sanatorie vere (quella del 2002, ad esempio) e mascherate (la buffonata dei decreti flussi).
In altri paesi (UE ma anche non) ottenere il permesso di soggiorno è difficile, e richiede conoscenza della lingua e delle leggi del paese in cui si sta per entrare, oltre all'esibizione di certificati penali _puliti_.
In Italia, invece, tutto questo non è richiesto.
Concedere il permesso di soggiorno ad un numero così elevato di extracomunitari, tenendo conto solo della variabile economica e non dell'impatto sociale che questo comporta, crea disagi continui; ma non per una insita intolleranza degli italiani, bensì per il fatto che molte di queste persone arrivano in Italia assolutamente incapaci di integrarsi nel tessuto sociale, legale, lavorativo; molte persone provenienti da stati in cui è ammessa la poligamia si porta dietro più mogli (dichiarandone una come ufficiale, le altre come sorelle/cognate/ecc.); molti immigerati di origine islamica _NON_ mandano a scuola con gli altri bambini/ragazzi le proprie figlie femmine e preferiscono tenerle segregate in casa, o rimandarle a studiare nel paese d'origine, impedendone l'integrazione con la società, impedendo loro di acquisire conoscenze per potere, un giorno, lavorare ed essere indipendenti; lo stesso discorso per le mogli di questi soggetti, che vivono segregate in casa senza conoscere una sola parola di italiano, ed a cui non è permesso parlare con alcuno.
La sinistra si è riempita per anni la bocca della parola "integrazione", senza fare il minimo sforzo per raggiungerla, ma anzi fomentando la creazione di veri e propri ghetti nel nome di un buonismo ed un permissivismo fine a sé stesso.
La vera integrazione passa per l'obbligo - nei confronti di chiunque venga a vivere in Italia - di mandare i propri figli a scuola con gli altri, di accettare la parità tra uomo e donna, di vietare la poligamia, di vietare i matrimoni solo dietro pagamento di dote, ecc.
Di vietare insomma tutta una serie di incrostazioni sociali medievali che impediscono la vera integrazione e che, in fondo, fanno il gioco di chi queste persone vuole sfruttare.
Stefano

Anonimo ha detto...

complimenti per il sito musicale e solo per questo per la politica lasciamo perdere. Se vengo nel tuo sito e per parlare di musica e solo di questo come quando vado per affari all'estero e ci vado spesso, applico una vecchia regola del business: parlare di tutto ma meno di politica e religione, perchè non cambieremmo le rispettive opinioni e di conseguenza perderei solo un affare. Con te quindi vorrei parlare solo di musica. Al di là dei miei complimenti che ti ribadisco, non credo che in Italia ci sia un sito così aggiornato e senza lacune come questo. All'estero di simili potrebbe essere quello di Billboard negli Stati Uniti ma in Europa non credo che esiste qualcosa di simile. Sei a conoscenza di siti come il tuo? personalmente conosco qualcosa in Francia ma non al tuo livello.
Parliamone
Rocco

chartitalia ha detto...

@rocco:
ti rispondo, in via eccezionale, solo perchè immagino che sei un lettore casuale del blog e forse non ti sei imbattuto in queste comunicazioni di servizio dove potrai trovare qualche risposta.

aggiungo solo, utilizzando la tua metafora: certo, però attento a capire qual è il business che stai trattando, affinchè si possa concludere il business deve essere di interesse per le due parti; se parli solo del TUO business e non di quello del tuo interlocutore, vai incontro ad un fallimento sicuro; morale della favola: tu applichi una definizione del "business" di hitparadeitalia che è solo tua, quindi trattativa chiusa in partenza

Anonimo ha detto...

Forse non ti è chiaro che la mia voleva essere una collaborazione e solo di natura musicale internazionale... peccato

chartitalia ha detto...

@rocco:
se si trattava di quello bastava dirlo; mandami una mail così ti metto in contatto con Pop! e/o ilgmk che curano le chart internazionali, rispettiviamente quelle contemporanee e quelle storiche

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