25 maggio 2009

Hit Parade che non c'è 2009/ Settimana n.20 del 25 maggio

Two Weeks dei Grizzly Bear passa, come da titolo, una seconda settimana in vetta. Riuscirà nell’impresa di mantenere il vertice anche per una terza settimana? Difficile dirlo, dato che alle spalle del neo-folk psichedelico della band di Brooklyn c’è una nuova entrata altissima. Si tratta di La Spesa, nuovo singolo della band di origine siciliana Marta Sui Tubi.


Hit Parade che non c'è - 25 Maggio 2009

1Two Weeks
Grizzly Bear

2La spesa
Marta Sui Tubi

3Raindrops
Basement Jaxx

4Big Bad Handsome Man
Imelda May

5Give It Up
Datarock

6Tonight's Today
Jack Peñate

7Johnny Magic
Neil Young

8Who Will Comfort Me
Melody Gardot

9Sort Of Revolution
Fink

10Bonkers
Dizzee Rascal & Armand Van Helden

11Fire
Kasabian

12Bulletproof
La Roux

13Virginia State Epileptic Colony
Manic Street Preachers

14Not A Robot, But A Ghost
Andrew Bird

15Snoop Dogg Millionaire
Snoop Dogg feat. Tanvi Shah

16You And I
Wilco with Feist

17And I Try
Bimbo Jones

18Fresh Blood
Eels

19New In Town
Little Boots

20Il crack delle banche
Ginevra Di Marco



Marta Sui Tubi, un gruppo originario di Marsala, è arrivato al terzo album, SUSHI & COCA, uscito nel 2008 per la Tamburi Usati, etichetta indipendente fondata proprio dalla band stessa (indovinate di che è l’anagramma il nome dell’etichetta?). “La Spesa” è accompagnato da un clip girato durante uno dei loro concerti. La situazione di questo gruppo è paradigmatica si quella di molte nuove band italiche: nomi indipendenti che hanno saputo costruirsi un seguito che ne affolla i concerti ma pressoché ignorati dai grandi media. Dopo la fatidica apparizione al discusso concertone del Primo Maggio qualcosa sembra si stia muovendo. Ovvio, avere una major alle spalle aiuterebbe. Ma, tutto sommato, la libertà non ha prezzo. E visto come vanno le cose, mi sa che è meglio costruire lentamente una solida carriera su una robusta reputazione “live” piuttosto che passare i fatidici 15 minuti in vetta alle classifiche grazie a qualche passaggio tv...

Al terzo posto c’è l’ottima Raindrops dei Basement Jaxx, in ascesa, e alle sue spalle arriva un’altra new entry. Si tratta di Imelda May con il godibilissimo jazzabilly Big Bad Handsome, secondo singolo tratto dal suo secondo album, LOVE TATTOO, uscito nell’ottobre 2008. La cantante irlandese, forte di fan come il grande Jools Holland, si presenta (molto bene) quasi come una sorta di versione rockabilly di Amy Winehouse (ma senza alcol e droghe) e ha di recente vinto un premio come miglior cantante femminile ai Meteor Ireland Music Awards, la versione irlandese dei Brits e dei Grammy. La noteremo mai sulle nostre coste? Ai posteri... però intanto la segnaliamo con piacere.

Dopo due brani in leggera discesa, Give It Up dei Datarock e l’estiva Tonight’s Today di Jack Peñate, ins ettima posizione sale Johnny Magic del gran vegliardo Neil Young. A conferma che il vino, se buono, invecchiando migliora. Considerazione questa che si può applicare anche a un altro vecchiaccio uscito di recente, Bob Dylan. E a chiudere la Top 10, dopo Who Will Comfort Me di Melody Gardot, che va consolata proprio perché in discesa all’ottava posizione, ci son due brani in forte ascesa. In nona posizione sale prepotentemente l’ottima Sort Of Revolution di Fink e in decima entra nella Top 10 anche la fusione tra grime e dance elettronica Bonkers. E qui vale la pena di fare una piccola digressione...

L’associazione tra Dizzee Rascal e Armand Van Helden è il sicuro nuovo N. 1 UK di questa settimana, nonostante la misteriosa sparizione del pezzo dallo store britannico di i-tunes britannico (è rimasta a disposizione degli acquirenti solo la versione Club Mix). Questo è il secondo caso di rimozione di un pezzo di successo da i-tunes nel giro di una settimana. La cosa è infatti temporaneamente capitata, forse per una questione di diritti, anche al brano vincitore dell’Eurofestival, “Fairytale” di Alexander Rybak, che prima della rimozione viaggiava al terzo posto UK. A testimonianza che quello che alla fine si arriva a poter comprare (e mandare in classifica) dipende da fattori che vanno bel al di là delle semplici scelte del pubblico. Nel caso di “Bonkers” una spiegazione che circola in rete è che, visto che il pezzo vendeva “troppo rapidamente” (oltre 45.000 copie in meno di 2 giorni!), l’etichetta per cui è uscito abbia deciso di ritirarlo temporaneamente in modo da non bruciarne il successo in fretta e garantirgli una permanenza più prolungata al N. 1… Certo, questo è un pettegolezzo da rete e allo stato attuale è tutt’altro che dimostrato. Però il fatto che qualcuno ci abbia pensato la dice lunga sulle strategie di “creatività commerciale” che l’era del download potrebbe generare...

Al N. 11 esordisce Fire, il primo “vero” singolo commerciale estratto dal prossimo venturo terzo album dei Kasabian, WEST RYDER PAUPER LUNATIC ASYLUM, previsto per l’8 giugno e concepito come la colonna sonora di un film immaginario. Prima di questo c’è infatti stato un assaggio con “Vlad The Impaler” (da noi abbondantemente segnalato), che tuttavia è stato messo a disposizione come download gratuito. Il nuovo pezzo miscela in maniera brillante i Doors con i Primal Scream in un autentica collisione tra psichedelia e elettronica (o, se volete, LSD e ecstasy…).

Al N. 13 invece c’è un “non singolo”. Nel senso che Virginia State Epileptic Colony è semplicemente una delle tracce di JOURNAL FOR PLAGUE LOVERS, il nuovo bell’album dei gallesi Manic Street Preachers, arrivati al nono disco di studio. La band ha infatti deciso di non pubblicare ufficialmente nessun singolo dal disco, lasciando libera scelta alle radio riguardo ai pezzi da promozionare. Mossa coraggiosa, visto che ormai il singolo (inteso come download) è ridiventato il formato chiave trainante e che le strategie di lancio per i grossi nomi invece puntano all’emissione immediata, in successione, di più singoli nel giro di un mese o poco più per lanciare gli album. In ogni caso noi abbiamo deciso di proporvi uno degli inni contenuti nell’album e di sicuro uno dei pezzi di presa più immediata.

Grazie anche ad una segnalazione di Luca, un lettore del nostro blog, al N. 14 fa il suo ingresso il cantautore di Chicago Andrew Bird con la notevole Not A Robot, But A Ghost, forse il brano migliore del suo ottimo “Noble Beast”, il suo quinto solista. Bird è un perfetto alchimista delle note, capace di miscelare generi diversi ottenendo risultati personalissimi. E premiati anche dal pubblico, visto che l’album è riuscito ad approdare nella Top 20 USA.

Dalla scena indipendente di Chicago arrivano anche i Wilco, che approdano nella nostra classifica al N. 16 con You And I, bel duetto con la canadese Feist, conosciuta dal gruppo alla cerimonia dei Grammy e già autrice di un paio di ottimi hit (peraltro segnalati nei nostri “ci piacerebbe”) tra 2007 e 2008. La band di Jeff Tweedy (di cui vale la pena di ricordare anche “Mermaid Avenue”, la bella collaborazione con Billy Bragg datata 1998) sta per uscire con il settimo album di studio, WILCO (THE ALBUM), anticipato al momento da un buon singolo come “Wilco (The Song)”. Da notare che la band country-folk-alternativa ha messo a disposizione gratuitamente in streaming l’album nel suo sito dopo che il disco era stato piratato su internet. Invitando chi aveva scaricato illegalmente l’album a versare un contributo a un’associazione che si dedica alle famiglie povere di Chicago...

Concludiamo al N. 18 con Fresh Blood, ultima fatica di un altro nome storico della scena alternativa americana, le “Anguille” (traduzione di Eels), progetto di Mark Oliver Everett, meglio noto come E. Forse qualcuno si ricorda gioielli di pop alternativo come “Novocaine For The Soul” o "Mr. E's Beautiful Blues". Brani a cui può essere abbinato anche questo nuovo pezzo, perfetto esempio dell’indie rock stralunato e sperimentale di E, anticipante il nuovo album del progetto, HOMBRE LOBO.

Insomma, quello che arriva alle nostre orecchie (e nei nostri i-pod) dipende da molte cose. A volte una major può fare la differenza. A volte un singolo può “sparire” nonostante il successo (o forse a causa di questo). A volte si può lasciare libera scelta nello scegliere il “singolo”. O metterne a disposizione uno gratis sul sito internet. E magari sullo stesso sito far ascoltare gratuitamente l’album in anteprima. Insomma le vie per arrivare alle orecchie del pubblico stanno sviluppandosi secondo canoni sempre più variegati. Complicando un po’ le cose. E tra le varie vie speriamo ci siano anche le nostre segnalazioni...

E prima di concludere, vi segnaliamo ufficiosamente un caso limite: un album pronto ma che non verrà pubblicato dalla casa discografica (la EMI), per questioni di diritti. E così l’autore ha deciso di mettere in vendita solo la confezione, comprendente un book fotografico realizzato da David Lynch e CD-R vuoto. Perché tanto l’album può essere scaricato col mulo o con un suo succedaneo. Si tratta di “Dark Night Of The Soul”, nuovo lavoro di Danger Mouse, già produttore di gente come Gorillaz e Beck e metà degli Gnarls Barkley...

by ilgmk


Alla prossima.

Classifica precedente: Settimana n.19 del 18 Maggio

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