Nella pia Italia tanto timorata di dio, succede che per decenni bambini vengano stuprati ed abusati da preti di tutti i livelli, che esponenti della Chiesa siano invischiati in tutte le vicende di malaffare, e sinanche che vengano trovati cadaveri nelle soffitte delle parrocchie.
E succede anche che la Chiesa si adoperi con tutte le sue forze per tenere il male lontane dalle sue pecorelle, facendo annullare un concerto di musica metallara organizzato per la prima in quel di Alcamo in Sicilia: il SikelianHell Metalfest, programmato dal 22 al 27 luglio. La vicenda ha del grottesco e, come per ennemila altre cose di questo sventurato paese, ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere.
Ecco, succede che il vescovo di Trapani ed i pii parroci del ridente paesello siculo, abbiano iniziato a sbraitare contro la perversione di tali manifestazioni ed abbiano ottenuto, dapprima di eliminare l'esibizione del gruppo dei Necrodeath (band genovese di spicco nel panorama trash metal) e poi la cancellazione dell'intera saga metallara.
La minaccia da parte dei preti di organizzare una "veglia di preghiera" davanti allo stadio dove si sarebbe dovuta tenere il festival è stata sufficiente a far rinnegare al pavido sindaco alcamese l'autorizzazione già accordata agli organizzatori, adducendo problemi di ordine pubblico. Cosicchè, anzichè vietare una manifestazione medievale ad un gruppo di prevaricatori intolleranti, nega una autorizzazione regolarmente accordata.
No, non pensiate che sia la solita nostra filippica contro amministratori del cialtro-destra; l'amministrazione di Alcamo è una delle poche amministrazioni di centro-sinistra della Sicilia, a dimostrazione che il tartufismo si annida a destra come a sinistra.
E non è neanche che siamo dei grandi estimatori dell'heavy metal, genere che troviamo piuttosto noioso. Ma ci indigna che 4 autoproclamatasi difensori della morale (sic!) pubblica debbano sindacare quali generi musicali siano degni o meno di poter celebrare i loro riti e le loro manifestazioni.
16 luglio 2010
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