Io questi delle Pubbliceh Relazioni delle grandi aziende proprio non li capisco. Prendete il caso della Boiron e di BlogZero. La prima è una casa farmaceutica di prodotti omeopatici. Il secondo è un minuscolo blog che contava un centinaio di accessi al giorno.
Qualche settimana fa tale blog ha scritto un paio di post piuttosto scettici verso l'omeopatia.
La Boiron ha minacciato di querelare BlogZero accusandolo di diffamare l'omeopatia in generale e la stessa Boiron in particolare.
Ora, io non voglio entrare nella querelle sulla (dubbia) utilità dei prodotti omeopatici: ci sono siti e pubblicazioni scientifiche specializzate al riguardo. Ma qualcosa sulla strategia comunicativa della Boiron viene naturale dirlo.
Questa vicenda ha avuto un paio di effetti. Il primo è quello di far lievitare gli accessi di un piccolo blog da qualche centinaio in totale a migliaia al giorno grazie al tam tam mediatico che si è scatenato a seguito della minaccia della Boiron.
L'altro è che tanti si sono avvicinati all'omeopatia per la prima volta e si sono informati sui suoi metodi e sulle sue basi scientifiche.
In entrambi i casi, l'utilità pratica per la Boiron credo sia vicina allo zero, con un ritorno di immagine ampiamente negativo, se non altro per i metodi utilizzati, negatività che si riflette immediatamente sui propri prodotti.
Personalmente non ho niente contro l'omeopatia (che in passato avevo anche utilizzato in alcune occasioni) così come altre medicine alternative, tra cui anche lo sciamanesimo. Ma questa vicenda sicuramente getta una luce sinistra sull'intera causa dell'omeopatia.
Ecco, avrei solo una domanda per il responsabile delle comunicazioni della Boiron: ne è valsa la pena?
(Solito post scriptum agostano: ricordatevi di votare, e far votare, per HitParadeItalia).
12 agosto 2011
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9 commenti:
Ne è valsa la pena?
Per caso questa cara industria ha avuto dei risarcimenti dai detentori del blog?
Se sì, certo ne valeva la pena ... in tempo di crisi ogni metodo per far soldi va bene !!!!
Che bassezze ...
@Anonimo:
uhmm... guarda che dal blogger non tireranno fuori un centesimo neanche se lo rivoltano come un calzino; l'unica finalità è di deterrenza; non molto distante dal "colpirne 1 per educarne 100" di fascista memoria
il problema è quasi nessun blogger può permettersi di sostenere cause costose; che poi il blogger la vinca (come è sicuro visto che sta solo esercitando il diritto di cronaca) è del tutto secondario
Chartitalia un poco ignorante lo sei, soprattutto quando fai certe citazioni. Colpirne uno per educarne cento era una citazione leninista che fu adottata dai nipotini brigatisti rossi negli anni settanta, quando colpirono il grande Montanelli, per citare qualcuno che poi è diventato una icona della sinistra. Tutto questo per evitarti una cazziata da qualche legaiolo.
Chartitalia un poco ignorante lo sei, soprattutto quando fai certe citazioni. Colpirne uno per educarne cento era una citazione leninista che fu adottata dai nipotini brigatisti rossi negli anni settanta, quando colpirono il grande Montanelli, per citare qualcuno che poi è diventato una icona della sinistra. Tutto questo per evitarti una cazziata da qualche legaiolo.
giusto per fare l`avvocato del diavolo.
Mi sono andato a leggere il paio di blog in questione e pure la lettera di diffida della Bairol o come si chiama e bisogna dire che gli estremi per una querela ci sono tutti.
Una cosa e` eprimere giudizi e critiche contro un metodo di cura e altra cosa e` affermare la totale inefficacia di un farmaco specifico, perche` a meno di non avere prove provate (test, analisi etc.) la querela scatta ed e` sacrosanta.
Non dico che il blogger in questione non dovesse fare "nomi e cognomi" solo che bisogna essere pronti anche a pagare le conseguenze di quello che si afferma se si crede di essere nel giusto. Il blogger ha prontamente tolto il nome del prodotto e della ditta farmaceutica...
giusto per fare l`avvocato del diavolo.
Mi sono andato a leggere il paio di blog in questione e pure la lettera di diffida della Bairol o come si chiama e bisogna dire che gli estremi per una querela ci sono tutti.
Una cosa e` eprimere giudizi e critiche contro un metodo di cura e altra cosa e` affermare la totale inefficacia di un farmaco specifico, perche` a meno di non avere prove provate (test, analisi etc.) la querela scatta ed e` sacrosanta.
Non dico che il blogger in questione non dovesse fare "nomi e cognomi" solo che bisogna essere pronti anche a pagare le conseguenze di quello che si afferma se si crede di essere nel giusto. Il blogger ha prontamente tolto il nome del prodotto e della ditta farmaceutica...
Avete letto l'aggiornamento del 13 agosto 2011? Il caso italiano andrà a finire sul British Medical Journal e l'azienda Boiron pare che non andrà fino in fondo nel percorso legale. http://www.blogzero.it/2011/08/13/il-caso-boiron-va-sul-british-medical-journal/
Lo ritengo un caso paradigmatico della comunicazione via web, che si sviluppa in modo diverso da quella tradizionale, pubblicitaria o informativa. Grazie del post, Chartitalia.
veramente la citazione "colpirne uno per educarne 100" é di mao. anonimo torna a salo', assieme agli amichetti tuoi.
QUINDI IL COPYRIGHT DELLA CITAZIONE E' DI MAO MA I DIRITTI DELLA ESCLUSIVA IN ITALIA SONO DEI SUOI NIPOTINI BRIGATISTI ROSSI E CHARTITALIA RESTA UN IGNORANTE... DELLA SERIE QUANDO IL REALISTA E' PEGGIORE DEL RE.
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