13 febbraio 2007

Gli Oscar della musica 2007

Ok, questo post è dedicato a tutti coloro che ci invitano, più o meno insistentemente, a non mischiare musica e politica. Richiesta alquanto bizzarra e fuori dal mondo. Tant'è che l'evento che, più di ogni altro dovrebbe essere esclusivamente musicale, la consegna dei Grammy Awards (gli oscar della musica) per il 2007, è risultato intriso di politica sino al midollo: a trionfare ai Grammy è stato il gruppo vocale femminile delle Dixie Chicks, che hanno vinto 5 premi (tra cui i tre più importanti).

Chi sono le Dixie Chicks? In Italia sono pressochè sconosciute ma in America hanno costituito un vero e proprio cult in quanto praticano il genere di musica da sempre più popolare negli States: il country. Sino al 2003 hanno sbancato tutte le classifiche, venduti dischi a palate ed ai loro concerti radunavano folle oceaniche. Sinchè nel marzo del 2003 durante un concerto a Londra la solista del gruppo, la texana Natalie Maines, criticò duramente il presidente Bush per l'intervento militare in Iraq: "Mi vergogno di essere dello stesso Stato del Presidente Bush".

La cosa venne ripresa dal Guardian e, da lì, rimbalzò negli Stati Uniti dove si scatenerano delle vere e proprie campagne di boicottaggio delle Dixie Chicks: le radio non trasmettevono più i loro dischi, i loro concerti venivano disertati, il loro sponsor Lipton ritirò la sponsorizzazione. Il risultato fu che le vendite dei loro dischi crollarono, o meglio, si dimezzarono: esattamente come l'elettorato americano. Presumibilmente, i fan repubblicani le rinnegarono e smisero di acquistare i loro dischi e di andare ai loro concerti. E passi. Ma addirittura l'intolleranza arrivò ad organizzare manifestazioni in cui i cd delle Dixie venivano maciullati dai bulldozer. Ciò che mi piace dell'America è che è davvero un paese dove ognuno può manifestare le proprie idee...

Nel frattempo il vento della politica americana sta cambiando: i repubblicani sono in palese difficoltà ed il presidente Bush viene attaccato dai suoi stessi parlamentari. Le idee anti-americane delle Dixie Chicks, prima demonizzate, sono ora condivise dalla maggioranza del popolo americano. E le nostre tre country girl vengono subissate di premi da quell'establishment che solo 4 anni prima le aveva emarginate: vincono i tre Grammy più prestigiosi: miglior disco, miglior album e migliore canzone, risultando prime in ognuna delle 5 categorie in cui erano state nominate.

"Gli Oscar della musica 2007" Compilation

Record of the Year: "Not Ready to Make Nice" by Dixie Chicks
Album of the Year: "Take the Long Way" by Dixie Chicks
Song of the Year: "Not Ready to Make Nice" by Dixie Chicks
Best New Artist: Carrie Underwood
Best Female Pop Vocal Performance: Christina Aguilera (Ain't No Other Man)
Best Male Pop Vocal Performance: John Mayer (Waiting on the World to Change)
Best Pop Performance by a Duo or Group with Vocal: The Black Eyed Peas (My Humps)
Best Pop Collaboration with Vocals: Tony Bennett & Stevie Wonder (For Once In My Life)
Best Pop Instrumental Performance: George Benson & Al Jarreau (Mornin')

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Una folla osannante, la caduta in disgrazia e poi la resurrezione...più che la storia delle Dixie Chicks, sembra quella di Abu Omar!
Parte dei dieci milioni di euro che si accinge a chiedere in risarcimento, il buon imam potrebbe spenderli per pubblicare un cd; sai che buona musica!!? Con gli arrangiamenti e le percussioni della CIA sarebbe un capolavoro.
La libertà di opinione è sacra e va tutelata, ma per quel che ricordo, i musicanti con la politica sono sempre ingrassati. Basterebbe citare Bono Vox.

Anonimo ha detto...

Per un gruppo come i Red hot Chili Peppers l'aver preso tutti quei Grammy, si tratta della conferma di quanto ormai musicalmente parlando siano poco rilevanti. Essere stati votati da quei vecchi tromboni che votano per i Grammy, significa che di nuovo, fresco e spontaneo ormai non hanno più nulla: non a caso sono anni che continuano a pubblicare diverse declinazioni della stessa canzone. Tanto il loro pubblico di quattordicenni (che non li ha conosciuti negli 80's e primi anni 90) è contento così..

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