24 dicembre 2007

Classifiche internazionali storiche/ Inverno 1984/85

Madonna - Like a Virgin / StayL'INVERNO 1984/85: Sentirsi vergini a Natale
“Nel mezzo del cammin” degli anni ’80 il mondo del pop (ri)scopre la beneficenza. Era dal lontano Concerto per il Bangla Desh che non si verificava un simile tripudio di star musicali impegnate a battersi per ogni buona causa. E la miccia che ha dato il via a questa dirompente epidemia buonista viene accesa proprio nel Natale 1984. La nuova regola aurea del mondo del pop è “aiutare i meno fortunati”. E così, mentre in Inghilterra il leader di una band post punk irlandese si improvvisa per una giusta causa domatore di pop star e dà il via a un circo mediatico che raggiungerà il culmine in estate, dall’altra parte dell’Oceano Atlantico una punkette italo-americana un po’ tamarra si dedica a un tipo di beneficenza alternativa: elargire materiale da rasponi a torme di adolescenti in astinenza dimenandosi vestita da sposa. Tra la lotta musicale alla fame in Etiopia e i gemiti madonnari c’è di tutto. Nell’Inghilterra dello sciopero dei minatori e della crisi economica trionfa il pop scacciapensieri dai jingle per settimane bianche. Negli States nel rieletto Reagan c’è invece uno che è nato negli USA ma che non concede sconti al proprio paese, anche se viene acclamato come il salvatore della patria contro gli invasori inglesi. Intanto, la guerra fredda, tornata oltremodo calda, diventa anche argomento da musical, come accade nella nuova fatica di Benny e Bjorn che, chiusa l’avventura con gli Abba, si dedicano a spie e scacchi. Tra mamme sessuofobiche impaurite da un Principe Viola che si trasformano in sostenitrici della censura e teen ager isteriche per Simooon, c’è pure un pezzo che musica il film tratto dall’apocalittico “1984” di George Orwell, che per fortuna non ci ha azzeccato. Non che il 1984 sia andato benissimo. Anzi. Si chiude con il fatidico botto: a dicembre accade uno dei peggiori disastri industriali di sempre, quello di Bhopal in India. Orwell è stato solo più pessimista? Mah, forse ha solo sbagliato la data. Per la cronaca il pezzo da “1984” si intitola “Sexcrime” e mai titolo potrebbe esser più adatto al periodo.


Ancora una eccellente puntata di Marco sulle chart internazionali storiche: questa volta è il turno dell'inverno 1984/85 che, al solito, potete godervi per intero nella'apposita sezione Living in the Past su hitparadeitalia.it.

Ecco la tradizionale compilation con il fior da fiore della stagione.


LIVING IN THE PAST COMPILATION - INVERNO 1984/85

  1. Careless Whisper – George Michael
  2. I Want To Know What Love Is – Foreigner
  3. Sea Of Love – The Honeydrippers
  4. The Power Of Love – Frankie Goes To Hollywood
  5. Purple Rain – Prince & The Revolutions
  6. Run To You – Bryan Adams
  7. Boys Of Summer – Don Henley
  8. Love Like Blood – Killing Joke
  9. Shout – Tears For Fears
  10. Like A Virgin – Madonna
  11. I Feel For You – Chaka Khan
  12. One Night In Bangkok – Murray Head
  13. Love & Pride – King
  14. Close (To The Edit) – Art Of Noise
  15. A New England – Kirsty MacColl
  16. Since Yesterday – Strawberry Switchblade
  17. The Riddle – Nik Kershaw
  18. Do They Know It’s Christmas? – Band Aid

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Articolo strepitoso come al solito, poi il decennio degli anni 80 lo adoro, perciò ancora meglio! :-) Complimenti!

Auguri di Buone Feste a tutti!!!!!

Anonimo ha detto...

Grazie Marcello! Buone Feste anche a te!!

Marco

Anonimo ha detto...

che dire,sei stato bravissimo.BAXELL dj

Anonimo ha detto...

Grazie Baxell dj!
Spero che ti piaccia anche la prossima: 77/78, piena era disco.
Ciao!
Marco

Anonimo ha detto...

Bellissimo articolo.
Lo sono tutti ma questo mi colpisce particolarmente perchè l'inverno '84/'85 fu per me molto speciale e tante delle canzoni recensite mi accompagnarono in quel periodo di speranza e attesa.
Ma ho letto male o non c'è proprio menzione di due capolavori degli anni '80 quali la favolosa "Small Town Boy" (le cui note iniziali mi mettono ancora i brividi dopo 23 anni) e "Forever Young"? Eppure, se non mi sono rincretinito, erano di quell'inverno speciale.
Dio, che decennio fu, apoteosi del pop.
Voi di HPI siete magnifici.
Stefano

Anonimo ha detto...

Ciao Stefano!

Grazie per i complimenti! In effetti anche io son molto affezionato al periodo.
Riguardo ai due pezzi da te citati, non ne ho parlato perchè in realtà nelle classifiche trattate (per i pezzi in questione, Uk e Germania) son in realtà stati successi nel mesi precedenti (noi arriviamo sempre un po' dopo).
"Smalltown Boy" dei Bronski Beat è stata addirittura un successo estivo (ed è stata seguita in autunno da "Why", mentre il pezzo invernale tratto da "The Age Of Consent" è stato appunto "It Ain't Necessarily So", di cui ho parlato).
"Forever Young" invece è uscita in autunno (ottobre).
Stai certo che quando mi occuperò dell'estate e dell'autunno 1984 parlerò abbondantemente di entrambi i brani (tra l'altro "Smalltown Boy" è tra i pezzi degli '80 che preferisco)!

Ciao e grazie!
Marco

Anonimo ha detto...

Grazie a questa pagina ho trovato una canzone che avevo ascoltato alla radio ma non mi ricordavo i cantanti ma solo l'anno di uscita. Grazie mille!!

Unknown ha detto...

Bell'articolo...vorrei chiedere(oltre all'episodio che hai citato nell'articolo) se il wrestling ha veramente danneggiato così fortemente l'immagine di Cyndi Lauper?

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