-----------
Provando a stilare una mia personale top 20 sono saltati fuori una cinquantina di pezzi per me irrinunciabili. Ne ho selezionati poco più di trenta, costringendoli nelle 20 posizioni di una classifica che lascia il tempo che trova: io li avrei piazzati tutti al n. 1! Due brevi considerazioni, prima di passare alla classifica.
La prima sulle date e sui nomi. Il rock (senza ‘n’roll), a mio modestissimo avviso, nasce (settimana più, settimana meno) nel 1965 grazie ai Beatles (il singolo I feel fine e l’album – in cui il singolo non è incluso – Rubber soul sono i primi veri capolavori dei Fab Four), al primo Bob Dylan elettrificato (quello dello straordinario album Highway 61 revisited, i brani del quale ho faticato a non citare tutti nella classifica qui di seguito) ed ai Rolling Stones (il singolo Satisfaction). Il 1966 vede la pubblicazione di album fondamentali come Aftermath dei Rolling Stones, Blonde on Blonde di Dylan, Pet Sounds dei Beach Boys e Revolver dei Beatles, nonché l’esordio dei Cream (con l’acerbo Fresh Cream, che contiene, però, la travolgente I feel free). Nel 1967, però, viene impressa la svolta fondamentale dai soliti Beatles (l’album Sgt. Pepper’s lonely heart’s club band, con cui divulgano a livello popolare i “segnali” psichedelici provenienti sia dagli USA, sia dalle nuove leve britanniche). E sempre nel 1967 vengono pubblicati alcuni tra i migliori album di sempre: Dear Mr. Fantasy (Traffic), Disraeli Gears (Cream), Surrealistic Pillow (Jefferson Airplane), Are You Experienced (Jimi Hendrix Experience), The Piper At The Gates Of Down (Pink Floyd), The Doors (The Doors). Nel 1968 – in concomitanza con l’uscita del White Album (semplicemente intitolato The Beatles) – il “vecchio” rock’n’roll è diventato a pieno titolo rock ed è pronto, a sua volta, a diventare pop (basta ascoltare gli ultimi due dischi dei Fab Four), hard rock (i Led Zeppelin), psichedelia (Hendrix, Pink Floyd, Jefferson Airplane), progressive (King Crimson e Caravan), latin rock (Santana), folk rock (CS&N, Byrds, Poco), ecc. ecc.
Restano immutabili (ed immutabilmente grandissimi) due soli nomi: Rolling Stones e The Who (i cui dischi dei primissimi anni Settanta esibiscono freschezza ed idee da esordienti e sono spesso molto superiori alla loro stessa produzione del decennio precedente).
La seconda considerazione è, invece, sugli strumenti del rock. Indubbiamente l’alchimia di base è fondata sull’intreccio di batteria, basso, chitarra e tastiere elettroniche. Ma ciò che imprime la svolta è il suono della chitarra elettrica: acido, distorto e gonfio di feedback. E sono i riff di chitarristi ormai leggendari come Jimi Hendrix, Eric Clapton, Pete Townsend, Carlos Santana e Keith Richard ad apporre il sigillo definitivo sulla musica rock. Per comprendere quel che intendo basta confrontare il suono delle chitarre nei primi dischi – seppur rivoluzionari, per l’epoca – di Elvis Presley con il “rutto” ossessivo di Satisfaction o con il feedback iniziale di I Feel Fine.
Ciò detto (e non era poco), ecco a voi la chart.
1. Sunshine of your love – The Cream (1967) / (I can't get no) Satisfaction – The Rolling Stones (1965) / The end – The Beatles (1969) / Purple haze – Jimi Hendrix Experience (1967)
2. Good vibrations – Beach Boys (1966)
3. Gemme shelter – The Rolling Stones (1969) / Sgt. Pepper’s lonely heart club band (reprise) – The Beatles (1967)
4. Ballad of a thin man – Bob Dylan (1965) / White rabbit – Jefferson Airplane (1967)
5. 21st century schizoid man – King Crimson (1969) / Astronomy domine – Pink Floyd (1967)
6. My generation – The Who (1965) / Just like a woman – Bob Dylan (1966)
7. Whole lotta love – Led Zeppelin (1969)
8. For what is worth – Buffalo Springfield (1966)
9. Wooden ships – Crosby Stills & Nash (1969) / Up on cripple creek – The Band (1969)
10. White room – The Cream (1968) / Pearly queen – Traffic (1968)
11. Voodo chile – Jimi Hendrix Experience (1968)
12. My back pages – The Byrds (1967) / Lather – Jefferson Airplane (1968)
13. Light my fire – The Doors (1967)
14. Pinball wizard – The Who (1968)
15. The sounds of silence – Simon & Garfunkel (1965)
16. Hey Joe – Jimi Hendrix Experience (1967)
17. Soul sacrifice – Santana (1969) / Nile song – Pink Floyd (1969)
18. I feel fine – The Beatles (1965) / Like a rolling stone – Bob Dylan (1965)
19. Jumpin' jack flash – The Rolling Stones (1968)
20. I feel free – The Cream (1966) / God only knows – Beach Boys (1966)
Articolo precedente della serie: Toplist ROCK ANNI '60
Nessun commento:
Posta un commento
Tu sei libero di dire quello che vuoi. Io sono libero di cancellare quello che voglio. In particolare, i commenti ingiuriosi e/o stupidi si autocancelleranno.
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.