16 aprile 2007

L'odio di Internet

"Lo heckling, antichissima sottospecie popolare della improvvisazione o della contestazione è diventa industria, rete di professionisti, forma d'arte minore ma diffusa da quel formidabile veicolo di pandemie sottoculturali che è Internet."
Queste sono le alate parole contenute in un delirante articolo di Vittorio Zucconi, nientemeno che direttore dell'edizione online di Repubblica. Quella che, quando parla di Internet, lo fa solo per sottolinearne le aberrazioni, più o meno verosimili. Quella che, quando saccheggia una notizia dalla rete, non indica mai un link che sia uno.

E se credete che il furore anti-internettiano dello Zucconi (nome omen?) si sia limitato alla frase suddetta, siete lontani dalla verità. Ecco qualche altra perla, molto equlibrata, nevvero?

"Protagonismo, sì, ma quasi sempre colorato di odio, la materia prima che alimenta tanta parte dell'universo internet e che avvelena molti blog di destra e di sinistra, perché la grande, e in fondo banale, scoperta del momento è che: il sesso vende, ma l'odio vende molto di più e stanca molto di meno."

E ancora: "Fischiarla non è abbastanza" scrisse uno, naturalmente anonimo come troppo spesso accade in Internet, rifugio della vigliaccheria aggressiva. Se si fosse firmato Nembo Kid probabilmente sarebbe diventato immediatamente identificabile e neutralizzabile: basterebbe mandargli qualche chilo di kriptonite, suppongo.

A meno che lo Zucconi non sottintenda che per inviare un qualsiasi commento sia necessario lasciare il numero della carta d'identità. E poi, come essere certi che il numero non sia falso e che appartenga all'autore del commento? Ovviamente non è sufficiente neanche questo. Immagino ciò non sia tollerabile e che occorre la perfetta e sicura identificazione di tutti coloro che inviano un commento. Insomma, è l'anticamera della richiesta di ulteriori controlli verso Internet. E questo sarebbe il quotidiano dell'intellighenzia italiana...

E a proposito di intellighenzia italiana, ecco altre alate parole di Adriano Sofri, noto intellettuale "che osserva nel mare magnum della blogosfera, dove i sentimenti, le opinioni sono meno controllate, meno mediate, diciamo più nude e autentiche. Odio, vi scorge, un odio cieco e ottuso. Un'inimicizia assoluta e irreparabile, un'invidia, un rancore", tratte da un articolo di Giuseppe D'Avanzo, sempre dalla Repubblichetta online.

Alt! Ovviamente qui non vogliamo sostenere che su Internet non vi siano cialtroni capaci di commenti beceri e violenti. Anzi, buona parte dei commenti sul nostro blog rientrano in questa categoria. Ma non credo che tali commenti siano nè di più nè di meno, nè meglio nè peggio, per esempio, delle lettere che i giornali ricevono quotidianamente.

Mi chiedo solo perchè questo continuo insistere sugli aspetti più deteriori della rete che dovrebbe essere un semplice e neutro mezzo di comunicazione? Molto più neutro di tanti altri mezzi quali la radio, la televisione, il cinema o, guarda caso, gli stessi giornali. Sarà che se ne teme la concorrenza e che si vuole mantenere il monopolio della facoltà di dispensare opinioni?

"L'odio di Internet" Compilation

Bluvertigo - IODIO
Gianni Meccia - ODIO TUTTE LE VECCHIE SIGNORE
Stefano Rosso - ODIO CHI
Cole Porter - I HATE MEN
Peppino Gagliardi - E L'ODIO TANTO E L'AMO TANTO
Pippo Franco - L'ODIO E' IL MIO DIO
Puddle Of Mud - SHE HATES ME
Alberto Anelli - ODIO E AMORE
Nicoletta Bauce - NE' LUI NE' TE NE' L'ODIO NE' L'AMORE
Franco IV e Franco I - ODIO ME
Filippo Schisano - ODIO MIO FIGLIO
Pino Riccardi - ODIO IL GIORNO CHE VERRA'

9 commenti:

Anonimo ha detto...

"Ovviamente qui non vogliamo sostenere che su Internet non vi siano cialtroni capaci di commenti beceri e violenti. Anzi, buona parte dei commenti sul nostro blog rientrano in questa categoria."

Beh.. non è proprio carino parlare così della gente che legge il tuo blog e lo commenta!

Andrea

chartitalia ha detto...

Andrea,
dicendo che buona parte dei commenti sul blog sono beceri e violenti non intendevo dire che TUTTI i commenti sono beceri e violenti.
Non ho delle statistiche sotto mano e non ho neanche voglia di stenderle ma, a naso, mi sembra che oltre la metà dei commenti sono di anonimi o, al massimo, di pseudonimi appiccicati lì al momento.
La qualità ed il tono di tali interventi puoi vederlo da te: non c'è discusssione che, al terzo messaggio, non vi sia qualcuno che inizia ad insultare gli altri, e primo tra tutti l'autore del post.

Scusami se ti sei sentito parte della "buona parte" di cui sopra.
1 saluto

Anonimo ha detto...

Malgrado a volte il contraddittorio assuma toni aspri, a me non è sembrato mai di leggere commenti intrisi di maleducazione e, laddove questo sia accaduto, le repliche non sono certo state scritte dal pugno di Lord Byron.
La presunzione e il supposto monopolio del fine pensiero quindi, ti rendono assai simile a Sofri e Zucconi.
L'elogio della condivisione, di cui più volte ho letto da queste parti, nella realtà non trova riscontro e comunque hai sempre la libertà di vietare i commenti. Ma presumo che qualche accesso in più faccia sempre comodo.

Anonimo ha detto...

mi spiace dirtelo Chartitalia,ma per quanto riguarda me vedo che la rete internet negli ultimi 2 anni è peggiorata parecchio:troppi utenti che fanno a gara a chi la spara più grossa,a chi più "apre bocca per dargli fiato" e altre delizie simili e posti dove l'ignoranza mista alla presunzione la fa da padrona.
E in più gli utenti prendono ad "esempio di internet" siti dove la volgarità e il cattivo gusto la fanno da padrone (tipo Bastardidentro).
Comunque non so se questo degrado riguarda solo internet o anche la nostra società estremamente portata solo all'apparenza,all'avere e alla parola piuttosto che all'essere e ai fatti.
Per quanto riguarda me comunque si dovrebbe fare tipo un "galateo di internet" che dica come comportarsi sulla rete.

Anonimo ha detto...

Poi sinceramente se hai letto bene l'articolo Zucconi non attacca solo internet,ma tutta la società,troppo fondata sugli insulti e sul voler aver ragione ad ogni costo(che è proprio un gesto di infantilismo estremo quello di voler aver ragione a prescindere):

Anonimo ha detto...

Ad esempio ieri, collegandosi a un mio commento di tutt’altro genere (insomma non c’entrava proprio nulla), “qualcuno” ha lasciato un commento molto pesante su di me. Ovviamente non solo tu chart non hai fatto nulla per bloccarlo (il tuo libertarismo a volte ti fa gioco), ma questo commento è andato subito in esposizione senza rimanere nel “limbo” interno, come succede probabilmente – non sono un’esperta – prima della tua convalida. Ora, a parte il tuo “giudizio” che ti potevi risparmiare (“buona parte dei commenti sul nostro blog rientrano in questa categoria”), perché a parte qualche eccesso, molte persone semplicemente esprimono il loro parere, e questo penso che sia in assoluto degno di rispetto. Non pensi piuttosto che sia il caso che intervieni in casi come questo? Saresti contento che a tua moglie dicano “tr…”. Io sono una donna di 49 anni, possono piacerti o non piacerti i miei commenti e le miei idee sulla vita e la politica, non cerco la tua approvazione, ma – non è la prima volta che te lo dico – i contenuti del tuo blog li stanno facendo le persone che coralmente intervengono, si scontrano, commentano, e insieme sollevano delle problematiche. Sicuramente, per quello che percepisco, il contenuto peggiore del blog sei proprio tu, con il tuo finto libertarismo, che alla fine mette sempre il marchio su tutto quello che non gli garba, altrimenti forse certe schifezze non le faresti passare.

chartitalia ha detto...

Maria Luisa,
davvero non capisco questo tuo astio nei miei confronti: per definizione critichi i miei post. E passi. Se non rispondo, critichi il fatto che non abbia risposto. Se non censuro critichi il fatto che non abbia censurato. Se censuro, ovviamente mi dai del censore.

Non solo: insinui che Gianluca sia in realtà io che mi nascondo sotto il nome di michelino che forse è christian che in realtà è maria luisa, accusandomi di qualasiasi cosa venga scritta da chicchessia sul blog, purchè ti sembra che in qualche maniera sia in sintonia con le mie vedute. Non ti sembra di esagerare un po'. Solo un pochino. Non credi?

Ciò detto, per le accuse di questo turno. Tempo fa avevo addirittura fatto un posto (intitolato Commenti, puoi cercarlo, è ancora lì) in cui annunciavo che cambiavo atteggiamento sui commenti e che non li avrei più moderati ma mi sarei limitato a cancellare i più impresentabili.

Per quanto riguarda il commento in questione, ho ritenuto di lasciarlo perchè perchè l'insulto del sedicente Rocco (mi sembra) non era fine a sè stesso ma c'era un ragionamento. L'insulto era una sorta di teorema: avendo tu asserito che il commento piuttosto aggressivo di Christian era in realtà una spiritosaggine, accusando Rick (mi sembra) di scarso senso dell'umorismo, Rocco aveva voluto provocatoriamente saggiare il tuo senso dell'umorismo rivolgendoti programmaticamente degli epiteti pesanti, sfidandoti a trovarli spiritosi.

Ed anche dal tono della tua risposta mi era sembrato di capire che la cosa non ti aveva impressionato più di tanto. Dopodichè se in ogni caso ritieni offensivo tale commento non hai che da dirmelo e lo rimuovo senza indugio. Puoi anche inviarmi un messaggio privato: trovi il mio indirizzo email in alto a destra su ogni pagina del blog (ovviamente, sositusisci il termine lachiocciola con il simbolo @ ). Fammi sapere.

Per il resto, ignoro ancora una volta i tuoi pesanti apprezzamenti sul mio operato.
Cordialità.

Anonimo ha detto...

Vorrei trarre spunto - sorvolando sulle solite polemiche innescate dalla prezzemolina Maria Luisa - dall'intervento di Michele C., per prendere di petto il tema del "Galateo di Internet".

Sembrerà strano, ma è la prima cosa che appresi quando - una decina di anni fa - incominciai timidamente a navigare in rete: esiste un galateo di Internet.

E ha anche un nome: si chiama NETIQUETTE.

Ricordo gli estenuanti confronti - in cui sostenevo romanticamente che la netiquette poteva essere intesa come il tessuto connettivo primigenio di un autonomo "ordinamento internet" - nella mailing list della Naming Authority Italiana. Per evitare di terdiarvi, mi limiterò qui a richiamare due miei interventi dell'epoca (8 settembre 2002): il primo ed il secondo.

Anonimo ha detto...

Per la risposta mi sono spostata su "Odio Roma", visto che eravamo deragliati dal tema.
Grazie Gianluca, per il grazioso appellativo (prezzemolina ecc.), col quale ameresti banalizzare i contenuti delle mie argomentazioni.

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