PREMESSA - Questo post non è per tutti. Lo diciamo subito così evitiamo al solito cretino di chiedere "come mai un sito (?) di musica e di classifiche si occupa di politica". E non è neanche per coloro che, pur gradendo post extra-musicali, sono attualmente schierati con la tessera P2 nr. 1816. Questo post è tutto all'interno di quanto sta succedendo in quel pezzo di Italia che non si riconosce con questo sciamannato governo e che vorrebbe una classe politica un tantino più presentabile. In particolare parla di una persona sconosciuta ai più, Ignazio Marino.
Il punto che ci interessa è esattamente questo: essendo il centro-destra completamente sottomesso al satrapo brianzolo, il rinnovamento della classe politica italiana non può che iniziare dal centro-sinistra. La discussione sul futuro segretario del PD ci riguarda, come cittadini, prima ancora che come simpatizzanti del centro-sinistra.
E la battaglia che si si sta delineando tra i due principali candidati, Pierluigi Bersani e Dario Franceschini, non ci piace per niente, centrata com'è sulle solite opposte nomenklature facenti capo ai soliti ex-DS ed ex-Margherita. E sopratutto, riproponendo i soliti nomi e le solite facce responsabile del disatro del centro-sinistra degli ultimi vent'anni.
Non saremo originali, ma siamo fermamente convinti che chi ha avuto responsabilità di governo e/o di direzione politica in questi ultimi lustri debba farsi da parte e saltare almeno un giro. Cosa che riteniamo del tutto improbabile che possa avvenire spontaneamente: sono persone appiccicate alle poltrone con tutte le loro forze.
L'unica possibilità è costringerli. Come? Intervenendo direttamente con gli unici strumenti disponibili: quelli della partecipazione e del voto dell'unica componente del PD che si sta battendo per il rinnovamento: quella dei "piombini" o dei "lingottini" che dir si voglia. Insomma, quella componente che sostiene Ignazio Marino.
Già, un uomo di scienza che per emergere ha dovuto svolgere la sua attività eminentmente all'estero, che non ha mai fatto politica sino ad un paio di anni fa, che non ha mai avuto tessere di partito. E che ora si candida a dirigerne uno. Per chi vuole i "manifesti", c'è anche un manifesto, ma a me bastano le credenziali precedenti.
Anch'io non ho mai avuto una tessera di partito. Ma se chi si candida a dirigere il PD non ha mai avuto la tessera del PD, mi sembra giusto che sia arrivato il momento di prenderla. Perchè solo essendo tesserati entro il 21 luglio si potrà contribuire a sostenere Marino al congresso (e forse anche alle primarie).
L'appello che rivolgo a chi è riuscito a giungere sin qui nella lettura ed è esasperato dalla pochezza dell'attuale centro-sinistra, di iscriversi al PD: lo si può fare direttamente online ed ha un costo quasi irrisorio: 15 euro, più o meno una pizza e una birra...
Sì, certo, sembra una missione impossibile che un outsider, al di fuori degli apparati di ex-DS ed ex-Margherita possa farcela. Ma sino a qualche mese fa sembrava impossibile che una Debora Serracchiani qualsiasi potesse battere il satrapo brianzolo in una regione del nord-est. Eppure è successo...
08 luglio 2009
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5 commenti:
Fatto!
Il giorno stesso in cui Marino annunciava la sua candidatura, mi sono collegato al sito del PD e ho sottoscritto la richiesta per la tessera al partito.
Anch'io non avevo mai avuto alcuna tessera, è la mia "prima volta".
La mia tessera per Marino.
Grande Massimo!
Una premessa doverosa: sono molto più lontano di un tempo dalle mie idee politiche passate (che tu sai), in parole povere me ne frega sempre meno, non ho neppure votato; facciano quello che vogliono nei palazzi del potere tanto non cambierà mai nulla in questo paese, destra o sinistra che sia.
Considerazione sul post: quello che tu vedi come un limite del centro destra (ovvero il dipendere in tutto e per tutto da SB) a mio parere è il punto di forza. C'è una figura di riferimento e quella è. Da tanti anni.
Nella vostra sinistra invece ogni cambio di luna spuntano facce nuove, nomi nuovi e il popolo della sinistra è convinto (ogni volta!) di aver trovato il nuovo messia che potrà governare il partito. Poi al successivo giro del gioco dell'oca si scoprono tutti delusi e speranzosi di altre novità. Siete (mi si conceda il paragone) come l'inter pre-calciopoli... ogni estate era quella buona e poi già in inverno si piangeva. Avanti con questo candidato, tra pochi mesi vediamo che si dice.
Caro,
vedi che un po' alla volta ti stai avvicinando alla verità...
Già, piccolo particolare: calciopoli ha messo in evidenza che i giochi erano truccati; dopodichè l'Inter ha vinto campionati a go-go. Ti dice niente questa cosa?
Paga l'ostilità dei preti...e dei suoi stessi compagni di partito. Flores D'Arcais in questa sua analisi, che chiarisce meglio il concetto e lascia poco spazio alle illusioni.
http://temi.repubblica.it/micromega-online/mandare-a-casa-la-nomenklatura/
Ma pure se venisse eletto, dovrebbe avere palle a sufficienza per fare piazza pulita, altrimenti finirebbe per essere l'incarnazione di un qualcosa contro cui s'è molto battuto e per cui è diventato popolare ai più: accanimento terapeutico.
Luca
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