06 gennaio 2010

Pirl Parade 2009/ Settimana n.52 (da 30 dicembre a 4 gennaio 2009)

Piuttosto a sropresa, la Corte di Cassazione si aggiudica il Pirl della scorsa settimana per la sua delirante motivazione della sentenza con cui ha condannato il sito ThePirateBay, battendo la concorrenza di Sandro Bondi e sinanche quelle dell'AD delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti.

Veniamo alle nomination di questa settimana.

1. Giorgio Napolitano
Tempo fa dicevamo che il più insulso Presidente della Repubblica italiano era stato Azelio Ciampi. Ci sbagliavamo. Non avevamo ancora conosciuto i fasti di Giorgio Napolitano: con il suo messaggio di Capodanno ha battuto tutti i capolavori di insulsaggine. Come ciliegina c'è il suo canale su YouTube, aperto per favorire "un rapporto sempre più stretto con i cittadini" e come prima cosa hanno disattivato i commenti.

2. Letizia Moratti
25 anni di craxi-berlusconismo hannno ridotto Milano ad una delle città più melmose d'Europa. Come degno epilogo di questa discesa agli inferi, c'è la proposta della sindachessa di intitolare qualcosa al capo-ladrone Craxi (condannato in contumacia con sentenza definitiva) e paragonato a Giordano Bruno (!). L'unico dubbio che attanaglia la sindachessa è che "via Craxi" potrebbe essere equivocato e forse è meglio dedicargli una piazza o un parco. Che genia.

3. Il PD pugliese
D'Alema ci aveva spiegato che il PD non poteva essere governato da idealisti ingenui come Marino ma doveva essere dato in mano a professionisti seri della politica come lui e Bersani che sanno come muoversi nei corridoi della politica. Come sta dimostrando il caso del PD pugliese dove siamo alle comiche finali.

4. Gianni Riotta
Quest'uomo fatto poltrona (attuale direttore de IlSole24Ore, dopo essere stato direttore del TG1) ha dell'incredibile. Si è inventato il premio "uomo dell'anno" e, a nome di un inesistente comitato di grandi firme del giornale, con un coraggio da leoni, l'ha assegnato al ministro dell'Economia Giulio Tremonti, in un anno in cui l'economia del paese fa -5%, il debito pubblico è tornato al 117% del PIL e la disoccupazione è al massimo dal dopoguerra.

5. Renato Brunetta
Una volta gli davano in premio una camicia di forza. Ora li fanno ministri. L'ineffabile ministrino della pubblica amministrazione propone di riscrivere nientemeno che l'art. 1 della Costituzione: "Stabilire che l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro non significa assolutamente nulla". Non provate neanche a contraddirlo: in genere diventano pericolosi.

Prevedo una lotta serrata: a voi l'ardua scelta.


Alla prossima.

Pirl Parade precedente: Settimana del 29 Dicembre 2009

3 commenti:

Miguel ha detto...

Ero un po' indeciso tra la Moratti e Brunetta ma alla fine ho votato per il "nanobullo" veneziano(che deve la sua cattedra universitaria grazie a una legge fatta "su misura" per i lacchè e i portaborse).
Tornando al discorso della "Via Craxi" che vogliono pure alcuno ex esponenti di AN:ma una volta gli ex esponenti di An non erano quelli che ai tempi di mani pulite tifavano per Di Pietro e volevano Craxi in galera?

Marco Fulvio Barozzi ha detto...

OT: Nessuno vi ha mai fatto notare che il logo HPI in bianco rosso verde ricorda dannatamente quello del Partito Democratico? Io non sono superstizioso, ma sapendo che ospiterete il prossimo Carnevale della Matematica, qualche scongiurello lo farei...

Oronzo ha detto...

Dato che amo scovare i Pirl tra la "gente comune", mi piace segnalare questo velocista:

http://www.corriere.it/esteri/10_gennaio_08/svizzera-supermulta_24b3bb62-fc37-11de-98e4-00144f02aabe.shtml

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