Nella prima decina troviamo solo 3 brani di produzione italiana: al 50° posto un altro brano tratto dall'ultimo album S.C.O.T.C.H. del cantautore romano Daniele Silvestri che, per l'occasione, si fa accompagnare dal compaesano Niccolò Fabi in Sornione. Al 43° posto una vera e propria sorpresa: dopo oltre 50 anni di strepitosa carriera, Adriano Celentano si permette il lusso di comparire anche nella nostra classifica di qualità con il brano forse più significativo della sua ultima produzione, Non so più cosa fare, dove si fa accompagnare da Franco Battiato, Jovanotti e Giuliano Sangiorgi su musica di Manu Chao. Al contrario, praticamente sconosciuto il gruppo che chiude il terzetto italiano, apprezzato pressochè solo nei circuiti alternativi, gli Offlaga Disco Pax con Onomastica (41°).
Di tutto rispetto la produzione anglosassone che domina il resto della decina: ad iniziare dal 49° posto dell'ottimo Raphael Saadiq, uno dei migliori artisti della cosìdetta scena "neo-soul" che riesce a farsi notare presso i sofisticatissimi partecipanti al nostro sondaggio con la straordinaria Moving Down The Line. Così come di altissimo livello sono i pezzi del canadese The Weeknd che piazza in classifica un secondo ottimo brano, Wicked Game.
Arriva dalla Norvegia il duo formato da Eva Weel Skram e Thomas Stenersen, cioè Eva And The Heartmaker, il cui gradevole successo estivo (tale si è rivelato nei Paesi Scandinavi) Mr. Tokyo (46°) è sbarcato anche sulle nostre radio con qualche successo anche nelle nostre classifiche di vendita. Successo italiano ottenuto per la prima volta anche per il gruppo britannico dei Kasabian che con Days are forgotten (42°) riesce a raccogliere consensi anche in questa nostra classifica di qualità.
Non hanno invece bisogno di presentazione il terzetto che chiede la prima decina: i Radiohead, sempre di estremo interesse i loro pezzi come questa The Daily Mail (48°), i Coldplay con il loro maggior hit dell'anno Paradise e, sopratutto, Amy Winehouse con la postuma Our day will come vagamente reggaeggiante.
All'insegna della produzione italiana la seconda decina, con ben sei titoli su dieci. 40°, 39° e 38° posto sono occupati rispettivamente da Musica Nuda (il duo formato dalla vocalist Petra Magoni e dal bassista Ferruccio Spinetti) che continuano ad infondere jazz (a rieccolo) a tutto spiano nelle loro produzioni, come in questa Rimando, Ivano Fossati con forse il brano più bello dal suo ultimo (in senso definitivo) album DECADANCE, Settembre, e la rivelazione dell'anno Raphael Gualazzi (sì, jazz) con la bonus track della rinnovata edizione del suo album d'esordio, Zuccherino dolce.
Ancora un altro brano (il terzo) per Silvestri e questa volta è una sopresa assoluta: Questo paese è un breve brano inserito nell'album S.C.O.T.C.H., che non è mai stato estratto come singolo nè trasmesso granchè dalle radio, eppure si è inerpicato sino alla 36° posizione, forse a causa del suo testo molto azzeccato, come la splendida chiusura: "ma non serve aumentare la definizione per vedere più grande un coglione". Chapeau. Seconda presenza invece sia per Paolo Benvegnù con Avanzate, ascoltate (35°) che per i Subsonica con La funzione (33°).
E a proposito di "doppiette", raddoppiano la loro presenza due artisti molto sofisticati che hanno spopolato nella nostra Classifica che non c'è: Raphael Saadiq con l'eccellente Radio e James Blake con la raffinata The Wilhelms Scream.
Adele è invece ormai un'artista mainstream ed il 2011 è stato decisamente il suo anno d'oro: qui la troviamo con la blueseggiante Rumor has it (37°). Così come animale da classifica è Cee Lo Green, ex-solista degli Gnarls Barkley) qui presente con Bright Lights, Bigger City (34°).
Ed anche nella terza decina i brani italiani sono in maggioranza (6 su 10). Raddoppiano Fossati con il suo hit da classifica La decadenza (30°), Capossela con l'ironica e divertente Pryntyl (27°), Caparezza con il brano di attualità che allude a tu-sai-chi, Legalize the premier (24°) e addirittura i Verdena con Razzi arpia inferno e fiamme (22°), primo singolo estratto da WOW, mentre Silvestri addirittura quadruplica con la ottima Ma che discorsi. Completano la sestina Tiziano Ferro con la title-track dell'album L'amore è una cosa semplice (29°) di ottima qualità ed il sempreverde Roberto Vecchioni, che beneficia della popolarità regalatagli dalla vittoria a Sanremo con Chiamami ancora amore (25°).
Per concludere il gruppo, tre brani molto variegati: il rock originalissimo dei Radiohead con Lotus Flower (28°), un pezzo brasiliano da alta hit parade quale Shimbalaie di Maria Gadù (26°), ed un accattivante motivetto pop quale Called Out In The Dark (23°) degli Snow Patrol, supportato anche di un azzeccatissimo video.
E veniamo alla successiva decina, molto "pesante": le posizioni dalla 11-esima alla 20-esima. Qui pezzi italiani e stranieri si dividono equamente le posizioni. Il buon Jovanotti compare con una coppia di pezzi beneficiati anche da ottimi riscontri di vendita: Ora al 20° posto e Le tasche piene di sassi al 12°.
In 17° e 16° posizione due gruppi separati solo dalle diverse fortune di classifica: praticamente ignorati gli ottimi A Toys Orchestra con una sorprendentemente azzeccata Celentano, e mattatori i Negrita con la melodica Brucerò per te. Colpaccio invece per la terza presenza di Raphael Gualazzi che con il brano trionfante a Sanremo Giovani (e addirittura quasi trionfante all'Eurofestival), Follia d'amore, sfiora una clamorosa entrata nella Top Ten, a testimoniare che le sonorità jazz sono quasi dievenute mainstream.
Cosa confermata anche dal notevole apprezzamento ottenuto alle nostre latitudini dall'olandese Caro Emerald che con il suo swing (e look) anni '40 si piazza al 19° posto con Stuck. Ottima affermazione anche per la trionfatrice dello scorso anno, Florence + The Machine che piazza la sua Shake it out in 13a posizione.
Completano la decina tre hit da classifica di buona fattura: l'azzeccatissimo pop di Ben Westveech con Something for the weekend, l'ammiccante vocalità di Noemie Wolfs, vocalist degli Hooverphonic di Anger never dies (15° posto) ed il soprendente 14° posto del soul di Fitz and The Tantums con la loro Money Grabber.
E veniamo alla decina più ambita, la Top Ten dei migliori brani dell'annata, che scorriamo in ordine rigorosamente inverso.
Al 10° posto uno dei trionfatori dell'annata, l'eterno Jovanotti che con la maturità sembra non sbagliare un colpo: terza e più alta presenza nella Top 100 con Il più grande spettacolo dopo il big bang, divenuto così popolare da aver dato avvio addirittura ad un modo di dire tromentoni.
Uscito nella prima metà dell'anno ma evidentemente ancora vivo nella memoria, Vuoto a perdere di una delle rivelazioni delle scorse edizioni di X-Factor, Noemi, che si inerpica sino al 9° posto.
All'8° posto un gruppo che viene dalla California dopo aver scalato le chart anglosassoni: i Foster The People con Pumped Up Kicks che riassume e traduce in maniera leggermente più accessibile per il grande pubblico le recenti sonorità neo-psichedeliche di gruppi come MGMT e Animal Collective.
Al 7° posto un tormentone da alta classifica di un artista mainstream per giunta italiano: Tiziano Ferro con il suo "smash hit" La differenza tra te e me che bissa la sua presenza in classifica.
Ancora un enorme successo da classifica in 6a posizione con I need a dollar del rapper Aloe Blacc. Rap sì, ma intriso di R&B e soul da farsi perdonare... E poi il suo titolo è divenuto il simbolo del 2011...
Una conferma in posizione n. 5: ancora i Subsonica con la loro terza e più alta presenza in classifica, Istrice, nonostante il relativo video sia stato rifiutato da tutte le televisioni musicali e lo si possa vedere solo in rete.
Al 4° posto l'accattivante Heaven della cantante R&B/Soul scozzese Emeli Sandè: non male per il singolo di debutto di una debuttante assoluta. Il pezzo è davvero molto intrigante.
Ed al terzo posto forse la sorpresa più grossa che costituisce anche insospettabilmente il miglior pezzo italiano dell'annata: Io confesso dell'ex La Crus Mauro Ermanno Giovanardi presentato al festival di Sanremo e caratterizzato pesantemente da atmosfere anni '60.
Al secondo posto quello che poteva anche essere il numero uno se solo avesse goduto di maggior air play: la conturbante Video Games dell'inquietante Lana Del Rey, un po' lolita ed un po' Angelina Jolie, che azzecca un pezzo fenomenale che potrebbe rivelarsi un tormentone nei prossimi mesi, o magari no (l'Italia è un paese imprevedibile).
Già, al primo posto non poteva che essere lei, l'ex 21-enne che ha sbaragliato tutte le classifiche dell'anno, ed anche del decennio: Adele con Someone Like You, prima tra i dischi più venduti ma anche prima nella nostra classifica di qualità. Accoppiata che raramente è riuscita nella storia. E per la verità, Adele avrebbe potuto furoreggiare anche con la precedente "Rolling In The Deep" che pure ha ricevuto diversi voti. Abbiamo deciso di escluderla in quanto già presente in ottima posizione nella chart dello scorso anno.
E dopo quessta abbuffata di chiacchiere, ecco le migliori 50 canzoni del 2011.
50 | Daniele Silvestri feat. Niccolo Fabi | |
49 | Raphael Saadiq | |
48 | Radiohead | |
47 | The Weeknd | |
46 | Eva and The Heartmaker | |
45 | Coldplay | |
44 | Amy Winehouse | |
43 | Adriano Celentano feat. Jovanotti, Franco Battiato & Giuliano Sangiorgi | |
42 | Kasabian | |
41 | Offlaga Disco Pax | |
40 | Musica Nuda | |
39 | Ivano Fossati | |
38 | Raphael Gualazzi | |
37 | Adele | |
36 | Daniele Silvestri | |
35 | Paolo Benvegnù | |
34 | Cee Lo Green | |
33 | Subsonica | |
32 | Raphael Saadiq | |
31 | James Blake | |
30 | Ivano Fossati | |
29 | Tiziano Ferro | |
28 | Radiohead | |
27 | Vinicio Capossela | |
26 | Maria Gadú | |
25 | Roberto Vecchioni | |
24 | Caparezza | |
23 | Snow Patrol | |
22 | Verdena | |
21 | Daniele Silvestri | |
20 | Jovanotti | |
19 | Caro Emerald | |
18 | Ben Westbeech | |
17 | A Toys Orchestra | |
16 | Negrita | |
15 | Hooverphonic | |
14 | Fitz and The Tantrums | |
13 | Florence + The Machine | |
12 | Jovanotti | |
11 | Raphael Gualazzi | |
10 | Jovanotti | |
9 | Noemi | |
8 | Foster The People | |
7 | Tiziano Ferro | |
6 | Aloe Blacc | |
5 | Subsonica | |
4 | Emeli Sandé | |
3 | Mauro Ermanno Giovanardi | |
2 | Lana Del Rey | |
1 | Adele |
Qui potete trovare le posizioni dalla 51 alla 100.
2 commenti:
Solo un appunto: Caro Emerald è olandese, non danese.
Grazie (faccio sempre casino con quei paesi lì...)
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