L'ottimo .mau. racconta a suo modo (leggasi documentato e puntiglioso) la storia della bufala sulla falsa intercettazione a Berlusconi-Confalonieri. Sì, quella cosa di cui la stampa mainstream ci ha tritato i maroni per un'intera settimana: le metafore alate sulle lewinsky fatte ministre, tu-sai-chi che fa cilecca, e cose così.
Orbene, uno studente buontempone bolognese, visto che tutti le cercavano quelle intercettazioni, ha pensato bene di fargliele trovare. Cioè, si è armato di tastiera, le ha inventate di sana pianta e le ha pubblicate sul suo sito, avendo cura di immaginare esattamente lo scenario che l'immaginario collettivo si era immaginato.
Beh, nè più nè meno della burla delle teste di Modigliani fatta da quei buontemponi livornesi nell'estate del 1984: visto che tutti stavano cercando le sculture di Modigliani, pensarono bene di fargliele trovare, scolpendole con un trapano Black & Decker.
E la cosa finì con una risata generale, dopo aver appurato quello che era: una burla. Nell'Italia dominata dai cerebrolesi della Libertà invece i siti dei burloni vengono oscurati, gli avvocati dei potentissimi burlati denunciano alla magistratura i burloni e minacciano di chiusura qualsiasi mezzo di informazione che ripubblichi la burla. Quella magistratura che, quando cerca di fare luce sulle malefatte dei suddetti potenti, viene invece tacciata di voler sovvertire l'ordine democratico. Come si diceva qualche post fa: siamo in piena era di prevalenza del cretino.
09 luglio 2008
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