1. Gli strateghi della Ferrari
Nel Gran Premio di Silverstone, Raikkonen (ma anche Massa) aveva a disposizione la macchina di gran lunga più veloce ma, al momento del cambio gomme, gli alti strateghi della Ferrari hanno scelto di non cambiarle, e da lottare per il primo posto, sono finiti doppiati. Non solo, mentre hanno scelto di rischiare quando erano ipercompetitivi, hanno scelto di non rischiare quando beccavano oltre 10 secondi al giro da Barrichello che aveva montato le gomme heavy rain. Insomma, un disastro da dilettanti.
2. L'opportunismo di Antonio Di Pietro
Che Veltroni avesse fatto una boiata ad imbarcare questo opportunista della peggiore risma nella sua coalizione era chiaro sin da prima delle elezioni. Adesso forse è chiaro anche all-ex sindaco di Roma. Se riesce a polemizzare con i propri alleati anche adesso che è all'opposizione, cosa avrebbe fatto se avessero vinto le elezioni?
3. Il lodo del maggiordomo Alfano
Mentre tutti gli indicatori conosciuti fanno a gara a battere tutti i record negativi (produzione idustriale in calo vertiginoso, inflazione ufficiale alle stelle, debito pubblico che ha ripreso a correre all'impazzata, le maggiori imprese italiani quali Alitalia, Fiat, Telecom si preparano a licenziare decine di migliaia di dipendenti, ...), BelliCapelli e la banda di servi di cui si è circondato si occupano esclusivamente dei privilegi del loro capo. Ed il lodatore Alfano gli ha confezionato un lodo su misura che lo mette al riparo da qualunque nefendezza possa aver compiuto in passato.
4. Mara Carfagna e la sua legge anti-prostituzione
La ministra forte nell'orale sta per varare una legge sulla prostitizione che vieterà di esercitare per strada. Già, lei preferisce il Parlamento. Ma, poverina, narra la leggenda che a farle da cicerone quando ha messo piede in Parlamento sia stato l'onorevole Italo Bocchino (giuro, non è una battuta, come potete verificare su questo articolo del Sole24ore).
5. I perbenisti scandalizzatisi per la Guzzanti
Ormai siamo in un mondo capovolto. Tutta la stampa mainstream, i media nazionali, di destra e di sinistra, di sopra e di sotto, hanno redarguito il linguaggio un po' "forte" utilizzato da Sabina Guzzanti nel suo intervento a Piazza Navona. La solita morale biecamente bigotta: lo scandalo deriva non perchè certe cose vengono fatte ma perchè c'è qualcuno che lo dice.
Queste sono le nomination della settiamna. Qui sotto potete esprimere il vostro vo(mi)to per il PIRL della settimana.
Alla prossima.
Pirl Parade precedente: Settimana n.27 (dal 28 giugno al 5 luglio 2008)
7 commenti:
Di Pietro opportunista ? Non vorrei, ma è l'unico che sta cercando di fare una vera opposizione, al contrario di Walter Veltroni e compagna, che si sono dimostrati incapaci.
Di Pietro sarà anche un'opportunista, ma sa come si parla alla gente. Veltroni sembra che abbia sempre la testa da un'altra parte.
Se non si danno una mossa in quel loft ...
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hd
Caro Herr,
so che questa su Di Pietro mi allontana da una buona fetta della blogosfera italiana.
Il mio giudizio su Di Pietro non è su quello che sta facendo o su quello che sta dicendo ma sulla sua credibilità. Ho motivo di ritenere che l'unica cosa cui è interessato è la visibilità e l'affermazione della sua parrocchietta, nè più nè meno di quando era nel governo Prodi, e nè più nè meno di quello che faceva la parrocchietta di Ridondazione Comunista e, alla fin fine, nè più nè meno di quello che colui-che-non-si-può-nominare.
Ti dirò di più: pur non avendo condiviso l'operato di Prodi e nè come si sta comportando Veltroni (una delusione totale sia l'uno che l'altro), li rispetto in quanto ritengo che si siano comportati come hanno creduto fosse meglio per l'intero paese, e non per i (meschini) interessi di bottega. Si può essere o meno d'accordo con il loro operato (ed io stesso non lo sono) ma non posso riconoscere loro un'onestà intellettuale che non mi sento di riconoscere ad un figuro come Di Pietro.
Tutto qua. Ciao
Veltroni dispone di una onestà intellettuale? il maggiore esponente della coalizione che ha perso le elezioni? se questa fosse davvero una sua dote, i palazzinari romani non avrebbero fatto scempio della capitale, mentre la sua giunta apriva chioschetti di birra e noccioline con contorno di orchestra ad ogni angolo di Roma. Veltroni la sua onestà intellettuale l'ha depositata in qualche conto estero, che presumo sia ulteriormente stato rimpinguato da Berlusconi dopo le ultime elezioni e che putroppo nessuno si preoccuperà mai di controllare.
D'altra parte lo stampo e lo stesso di Del Turco...
@per l'ardimentoso anonimo delle 15.00:
grazie per il perfetto esempio di profonda analisi politica che ci hai offerto
ma perche alfano è diventato ministro della giustizia forse perche era il maggiordomo del nostro primo ministro oppure se ne intende veramente di giustizia gradirei da qualcuno di forza italia una risposta intelligente dato che io sono un pirla e pure un co.... GRAZIE
L'enfasi posta da questo governo sulla questione giustizia è assolutamente assurda, soprattutto in un momento in cui i veri problemi si chiamano recessione, caro prezzi, problema energetico, e su questi temi ci si dovrebbe muovere con urgenza. E tutto questo per gli assurdi conflitti d'interessi che riguardano il nostro premier (e ora pure l'immunità parlamentare vogliono reintrodurre; ma contro questo privilegio di casta Lega e MSI a suo tempo non diedero battaglia?. Per questo, pur non essendo un ammiratore di Di Pietro, condivido il fatto che su questo tema non si possano fare concessioni, mentre vedo un PD che ancora non ha capito quale è il suo ruolo.
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