22 febbraio 2006

Discorsi del cazzo

No. Contrariamente a quello che state pensando, non vogliamo trattare delle argomentazioni di un Ferrara, di un Bondi o di colui che non si può nominare. Ma di una sentenza di una Corte d'Appello americana (del Michigan, per la precisione) che ha stroncato la carriera televisiva di un personaggio, Dick Smart, che dà vita ad un "pene parlante".

Lo show televisivo di 3 minuti a notte fonda pare sia andato in onda un paio di volte, dopodichè è stato denunciato ed ora la sentenza pare l'abbia affossato definitivamente, ritenendolo osceno e negando il diritto di parola al pene.

Comunque, il produttore e creatore dello show, Timothy Huffman, si era appellato alla condanna ed era sua intenzione portare il caso alla Corte Suprema appellandosi al Primo Emendamento della Costituzione Americana, quello che sancisce la libertà di parola. La Corte Suprema si è dichiarata "non convinta che la questione posta debba essere trattata da questa corte".

La questione che è stata dibattuta era: "il Primo Emendamento si applica o no anche al pene?". Lo confesso, gli americani riescono a sorprendermi sempre, in un senso o in un altro.

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