Leggendo in giro i paragoni ed i richiami si sprecano: nuovo Otis Redding, nuovo Jeff Buckley, nuovo Boy George, nuovo David Bowie ed anche nuova Nina Simone, nuova Billie Holiday, nuova Judy Garland... Già, perchè Antony è gay, androgina è la sua voce e la sua immagine. Si è iniziato a parlare di lui dopo che Lou Reed l'ha preso sotto la sua protezione e gli fece cantare la sua "Perfect day" nell'album The Raven. Da allora è diventato uno degli artisti più trendy ed osannati della critica.
"I am a bird now" è il suo secondo album, e secondo molti, meno riuscito rispetto a quello di esordio nel 1999, che aveva folgorato David Tibet dei Current 93 e che lo volle pubblicare per l'etichetta discografica che gestiva. E' comunque un bel disco, per la gran parte costituito da "piano ballad" malinconiche ed accattivanti. I modelli dichiarati di Antony (Otis Redding, Boy George) sono comunque un'altra cosa, e non vuole essere un giudizio negativo.
A dar man forte ad Antony (ed a promuoverne ulteriormente l'immagine), 4 ospiti prestigiosi che duettano in altrettanti brani: dal pigmalione Lou Reed in Fistful of Love, a Boy George nella bellissima You Are My Sister, da Rufus Wainwright nella straziante What Can I Do, al folksinger Devendra Banhart in Spiralling.
E come al solito, l'elenco delle tracce secondo il mio personale gradimento (tra parentesi invece l'ordine fisico delle tracce sull'album).
- You Are My Sister (05)
- What Can I Do? (06)
- Bird Gehrl (10)
- Man is the baby (04)
- My Lady Story (02)
- Spiralling (08)
- Fistful of love (07)
- For Today I Am A Boy (03)
- Hope There's Someone (01)
- Free At Last (09)
Articolo precedente della serie: Leo Ferrè, l'amore e la rivolta dei Tetes de Bois
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