28 agosto 2005

Monografia: Canzoni migranti

Che gli italiani siano stati un popolo di emigranti è praticamente un luogo comune, anche se ora sembra lo si sia dimenticato. A ricordarcelo, una bella monografia di Maurizio che effettua una carrellata sulle canzoni che trattano di emigrazione, appena pubblicata sul sito hitparadeitalia.it.

Altri aggiornamenti di questa settimana sul sito:
  • pubblicazione della prima classifica annuale degli Album più venduti quest'anno (dati al Luglio 2005) ed aggiornamento della classifica annuale album del 2004;
  • aggiornamento degli indici dei brani (oltre 10.000) elencati sul sito, ordinati alfabeticamente.

25 commenti:

Anonimo ha detto...

Che dire??? Complimenti all'autore che passa con estrema disinvoltura dalla cronaca leggera con un pizzico di pettegolezzo del pezzo sulle liti musicali alla ricerca storiografica ed impegnata sull'emigrazione in musica. Bravo!!!
Amalia - Pescara

Anonimo ha detto...

Io e i mie compagni abbiamo trovato questo testo troppo lungo per fare una ricerca e troppo faticoso per leggerlo tutto.

Anonimo ha detto...

Vi hanno fatto uno scherzo, ma noi abbiamo veramente bisogno di un riassunto.

Anonimo ha detto...

Davvero grazie all'aitore del brano.. Sto facendo un progetto sull'emigrazione e mi risulta molto utile...

Anonimo ha detto...

Salve,
Mi chiamo Valerio e sono uno studente del liceo scientifico B.Croce di Palermo...
La mia classe quest'anno sta affrontando uno dei più difficili progetti che una scuola a mai organizzato.
Il progetto parla dell'imigrazione che gli italiani e non solo hanno dovuto affrontare a causa della povertà,
il progetto, oltre a lavori cartacei, prevede lavori multimediali, un cortometraggio, un viaggio a New York, ma soprattutto un orchestra!!!
Infatti la nostra si chiama orchestra popolare Rosa Parks ed composta da 20 e più elementi...
Noi pensiamo che la musica sia uno dei migliori modi per far recepire a chi ascolta il messaggio che si vuole far recepire.
Le scrivo xkè avrei bisogno del suo aiuto: Dovremmo aggiungere al nostro repertorio alcuni brani popolari sull'emigrazione,
alcuni di questi dovrebbero anche affrontare la stragge di Marcinelle dove son morti tanti migranti italiani....
Mi rivolgo a lei perchè ho trovato l'articolo molto interessante e soprattutto fatto bene.
Aspetto un aiuto
Certo di una vostra risposta
Grazie

Anonimo ha detto...

Mi scriva (o scrivimi, meglio se ci diamo del tu) in privato, la mia mail la trovi sul sito; sarò felice di aiutarvi per quanto posso
Maurizio

Anonimo ha detto...

Un bellissimo lavoro.
Grazie Maurizio

Anonimo ha detto...

E' molto profondo descrivere gli emigranti

Anonimo ha detto...

ho letto con piacere il contenuto della pagina, sono contenta di trovare cose che contano e non solo idiozie inutili. Mi complimento vivamente con l'insertore.

Anonimo ha detto...

Date più spazio e iù rilevanza a pezzi come questo piuttosto che a becerume e liti da cortile ospitate in altri post ai quali manca solo il "lei non sa chi sono io"...ogni riferimento ad un insertore non è puramente casuale...
Annamaria

Anonimo ha detto...

Bravo Maurizio. Ho letto tutte le tue monografie, ma questa è senza dubbio la più profonda ed utile alla riflessione. Meriteresti altri palcoscenici, senza offesa al sito ma con sommo disprezzo per chi calca la ribalta delle TV o media nazionali
Cecilia

Anonimo ha detto...

Maurizio
ontinua così l'articolo è superbo,
Ti ho letto su Radici: sei grande
Sandra

Anonimo ha detto...

sinceri complimenti a Maurizio Targa per il lavoro di ricerca serio e storicamente fondato. La selezione dei canti sull'emigrazione dovrebbe trovare riscontro in un apposito CD, debitamente commentato, da mettere a disposizione degli italiani, ignari o troppo distratti nei confronti dell'altra Italia, che vive aldi là dei confini nazionali- Salvatore

Anonimo ha detto...

Ciao, sono Eleonora, ho trovato molto interessante il suo articolo e ne ho tratto molti spunti di riflessione. Una curiosità: come mai non ha preso in considerazione la canzone di Francesco De Gregori cantata anche con Giovanna Marini "L'abbigliamento di un fuochista"? Secondo me è un pezzo di rara bellezza.

Alberto ha detto...

caro Maurizio, complimenti per il lavoro. Mi ci sono imbattuto cercando di dare risposta ad una piccola domanda: perché la maggior parte delle canzoni famose sull'emigrazione sono state scritte da italiani rimasti in patria? Il tuo lavoro mi ha suggerito qualche risposta, ma mi piacerebbe avere qualche informazione di più e un tuo parere: magari alcune canzoni sono state pensate durante un viaggio all'estero? Servivano più a chi parte o a chi resta? Ci sono canzoni scritte da emigrati?
grazie
Alberto

GLORIA ha detto...

SONO RIMASTA ENTUSIASTA DI QUESTO ARTICOLO! INTERESSANTE E ASSOLUTAMENTE UTILE PER LA MIA TESI. GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE E OVVIAMENTE COMPLIMENTI
GLORIA

Maria Teresa ha detto...

L'Associazione Culturale Passato e Futuro,sezione italiana del Vintage Fashion&Costume Jewelry Club, di cui sono presidente, nell'ambito dei festeggiamenti per i 150 anni dell'unificazione italiana celebrerà a Roma in Campidoglio il 12.10.2011,Columbus day,proprio i nostri dimenticati emigranti.In particolare un gruppo di abilissimi artigiani che crearono i bijoux per le pellicole di Hollywood.Nel nostro Convegno inseriremo anche la musica e perciò la ringraziamo dell'aiuto e ci piacerebbe sapere se lei ha scritto anche altre cose.Intanto molti complimenti per la chiarezza e la completezza.Grazie tantissimo.Maria Teresa Cannizzaro, usaspilla@alice.it

Carla ha detto...

Leggendo questo articolo mi viene un nodo in gola e un velo agli occhi. L'immigrazione l'ho vissuta e devo dire in modo sereno perché fortunata. La cosa più pesante è stata la lontananza dalla Patria. Quello che più mi ha mancato sono le mie radici, le mie colline, il temperamento vivo ed acuto della mia gente, il vivere alla rustica e sanamente, l'unione profonda con la mia terra di Santi.
Sono tornata a casa però ho dentro di me una cicatrice profonda e certe parole mi fanno ancora male: treno, valigia, bandiera.
La distanza fa amare ciecamente l'Italia, con i suoi pregi e i suoi difetti.
Sono felicemente tornata a vivere la mia terra ma non scorderò mai cosa significa "emigrare".

Carla Biondi
Poppi (Ar)

Anonimo ha detto...

Perchè i capolavori come questo non hanno lo spazio che meritano?? Bravo Maurizio!!
Amalia Bagni - Zocca (MO)

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti.
Io ho trovato questa canzone italiana su youtube che parla dei viaggi dei clandestini. Si chiama SULLE ALI DEL MARE. MOlto bella. http://www.youtube.com/watch?v=nLv-vVVIchM

Anonimo ha detto...

Visto che siamo in tema di canzoni relavite all'italia e alle migrazioni chiedevo se qualcuno sa dirmi il titolo o il cantante di questa canzone:

QUESTO TRENO MALEDETTO CHE MI HA PORTATO QUI, NON CAPISCE LA MIA FRETTA DEVO SCENDERE DA QUI, LA MIA TERRRA E LI CHE ASPETTA DEVO TORNARE A CASA C'E MIO FIGLIO E MIA MOGLIE CHE MI ASPETTA
CORRI TRENO CORRI IN FRETTA E NON TI FERMARE PIU ANCHE SE DOVRO' PAGARE UN SUPPLEMENTO.. E QUANDO ARRIVO A CASA TI MANDERO' UNA FOTO DEL SOLE CHE C'E SEMPRE A CASA MIA
ITALIA MIA STO PER TORNARE DOMANI ARRIVO NON TI VOGLIO PIU LASCIARE E CANTERO' A VOCE PIENA DALLA MATTINA A QUANDO SI FA SERA E PARLERO' IN ITALIANO E CHIUNQUE INCONTRO GLI STRINGERO' LA MANO PERCHE' IN ITALIA SIAN TUTTI AMICI E SOLO LI POSSIAMO ESSERE FELICI.


per favore era una canzone che mi è rimasta in mente me la cantava mio nonno da piccolina

leozaquini ha detto...

Complimenti per la carrellata ma manca un riferimento a "Rosso Colore dell'amore" di Pierangelo Bertoli:

"Caro amico questa lettera ti giunge da lontano,
da un paese dove sono a lavorare ..."

Anonimo ha detto...

molto utile alla mia ricerca!!!

Unknown ha detto...

Questo articolo è un capolavoro ci spiega come il racconto musicale, il canto, possono ben illustrare la storia più efficacemente e senza le storture delle trascrizioni storiografiche Poiché riporta il pianto e talvolta la gioia che si innalza dalla gente comune .

Unknown ha detto...

Alfonso Ruberti alias alfrube@facebook.com

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