- Coca-Cola (USA, Bevande) 67.000
- Microsoft (USA, Computer Software) 56.926
- IBM (USA, Computer Services) 56.201
- General Electric (USA, Diversificata) 48.907
- Intel (USA, Computer Hardware) 32.319
- Nokia (Finlandia, Telecomunicazioni) 30.131
- Toyota (Giappone, Automobili) 27.941
- Disney (USA, Media/Spettacolo) 27.848
- McDonald’s (USA, Ristoranti) 27.501
- Mercedes (Germania, Automobili) 21.795
- Citi (USA, Finanza) 21.458
- Marlboro (USA, Tabacco) 21.350
- Hewlett-Packard (USA, Computer Hardware) 20.458
- American Express (USA, Finanza) 19.641
- BMW (Germania, Automobili) 19.617
- Gillette (USA, Personal Care) 19.579
- Louis Vuitton (Francia, Lusso) 17.606
- Cisco (USA, Computer Services) 17.532
- Honda (Giappone, Automobili) 17.049
- Samsung (Sud Corea, Elettronica) 16.169
Basta scorrere la classifica per avere la conferma che gli Stati Uniti sono quelli che più di tutti hanno compreso il valore del brand: i primi 5 marchi in classifica sono americani così come lo sono ben 13 sulle 20 posizioni esaminate (65%). Al resto del mondo vanno le briciole: 2 a Germania e Giappone, ed 1 ciascuno per Finalndia, Francia e Corea del Sud.
Altrettanto interessante è esaminare la classifica per settore industriale. Le aziende tecnologiche legate alla "new economy" non se la passano affatto male: ben 6 su 20, capeggiati da due giganti, rispettivamente per il software (Microsoft) e per hardware/software/servizi (IBM); ma anche Intel, Nokia, Hewlett-Packard e Cisco non se la passano male.
L'industria tradizionale è rappresentata principalmente da quella automobilistica che, nell'immaginario collettivo sembra essere esclusivamente tedesca (Mercedes e BMW) o giapponese (Toyota e Honda). Personalmente mi sorprende l'assenza di un marchio come la Ferrari, che qualche anno fa era quello italiano più noto all'estero. Bah, anche perchè il marchio Ferrari non è presente neanche tra i primi 100. Ri-Bah... D'altronde, il primo marchio italiano in classifica è solo 46° ed è legato ai beni di lusso (Gucci).
Per chi volesse approfondire le logiche perverse legate ai marchi ed alla cultura dell'apparenza, consigliamo la lettura di un vero e proprio classico sul tema: No logo, di Naomi Klein
"Hit Parade mondiale dei marchi" Compilation
Barry Manilow: BRANDY
Lucio Battisti: L'APPARENZA
The Andrews Sisters: RUM AND COCA COLA
Joey Diggs: ALWAYS COCA COLA (COCA COLA THEME)
The New Seekers: I'D LIKE TO TEACH THE WORLD TO SING
Janis Joplin: MERCEDES BENZ
The Beach Boys: LITTLE HONDA
War: THE CISCO KID
Frank Sinatra: OL' MACDONALD HAD A FARM
Luigi Tenco: LA BALLATA DELLA MODA
Barry Manilow: BRANDY
Lucio Battisti: L'APPARENZA
The Andrews Sisters: RUM AND COCA COLA
Joey Diggs: ALWAYS COCA COLA (COCA COLA THEME)
The New Seekers: I'D LIKE TO TEACH THE WORLD TO SING
Janis Joplin: MERCEDES BENZ
The Beach Boys: LITTLE HONDA
War: THE CISCO KID
Frank Sinatra: OL' MACDONALD HAD A FARM
Luigi Tenco: LA BALLATA DELLA MODA
Nessun commento:
Posta un commento
Tu sei libero di dire quello che vuoi. Io sono libero di cancellare quello che voglio. In particolare, i commenti ingiuriosi e/o stupidi si autocancelleranno.
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.