In relazione al caso del video del ragazzo down di Torino finito su Google, sentite la dichiarazione del Ministro della pubblica (d)istruzione, tale Giuseppe Fioroni: "Ritengo che la decisione della procura sia un motivo in più perché il Parlamento riveda l'assetto normativo in materia. Come ho più volte sostenuto non possono esserci due pesi e due misure, uno per carta stampata e tv e uno per la rete internet. Il rispetto della dignità umana è uno solo". Secondo Fioroni "il principio di responsabilità non può essere declinato a seconda del mezzo di trasmissione su cui viaggia un reato".
In altri termini, l'esponente della Margherita sta avallando, sic et simpliciter, l'equiparazione tra il direttore di un giornale e il gestore di un motore di ricerca. Ignorando completamente le colossali differenze tra il primo ed il secondo. Sicuramente ignorando come funziona un motore di ricerca, ma probabilmente ignorando anche come funziona un giornale.
Giova ricordare che la responsabilità del diretttore di una testata giornalistica fu introdotta per evitare che un giornale conducesse una campagna denigratoria contro qualcuno scaricando poi le responsabilità sui sottoposti pagati per scriverla piuttosto che su chi li paga.
Occorre che qualcuno spieghi al Fioroni che in un motore di ricerca nessuno definisce una linea editoriale e che in un aggregatore di contenuti è praticamente impossibile controllare preventivamente i contributi dei vari visitatori. E se anche fosse possibile, è politicamente criminale costringere i gestori a trasformarsi in giudici o censori obbligandoli a stabilire loro cosa è lecito e cosa non lo è.
Bastano (ed avanzano) le regole attuali per cui ognuno è responsabile dei contenuti che immette in rete, senza estendere tale responsabilità a chi si limita a mettere a disposizione servizi neutri di pubblicazione. Basta ed avanza la possibilità di rimuoverli a seguito di segnalazione motivata.
L'equiparazione tra stampa e rete rappresenterebbe il de profundis per la stragrande maggioranza dei motori di ricerca, degli spazi di discussione, dei forum, dei blog. Insomma, della rete così come la conosciamo.
Ma forse è esattamente questo che si vuole perseguire, dietro il paravento dei "nobili intenti" (tra l'altro, possibile che nessuno fa notare che grazie a Google è stato possibile individuare i cretini torinesi responsabili delle prevaricazioni sul ragazzo down? E che senza Google, il video non sarebbe mai stato immesso in rete ma i ragazzi non sarebbero mai stati beccati con le mani nel sacco). Sarà perchè la rete inizia a dare fastidio e a scardinare equilibri consolidati.
"Un ministro cretino" Compilation
Lino Banfi: VIENI AVANTI CRETINO
Ramones: CRETIN HOP
Angelo Baiguera: ALTO SNELLO E CRETINO
Marcella: SENZA UN BRICIOLO DI TESTA
Edoardo Bennato: SIGNOR CENSORE
Goffredo Canarini: FANSTASCEMENZA
John Mayall: MR. CENSOR MAN
Daniela Goggi: LO SCEMO DEL VILLAGGIO
Articolo 31: FOTTI LA CENSURA
Lino Banfi: VIENI AVANTI CRETINO
Ramones: CRETIN HOP
Angelo Baiguera: ALTO SNELLO E CRETINO
Marcella: SENZA UN BRICIOLO DI TESTA
Edoardo Bennato: SIGNOR CENSORE
Goffredo Canarini: FANSTASCEMENZA
John Mayall: MR. CENSOR MAN
Daniela Goggi: LO SCEMO DEL VILLAGGIO
Articolo 31: FOTTI LA CENSURA
4 commenti:
Mi pare di aver letto che quando recentemente è stato in visita nella mia cittadina, è andato a sbattere contro una porta a vetri con la faccia. Spero per lui di aver letto male, se no poveri noi, in che mani siamo finiti...
abbiamo i politici che ci meritiamo totalmente incompetenti e demagoghi al nome di fioroni potremmo aggiungere la melandri la pollastrini la turco viste le ultime sparate che ci hanno propinato che si aggiungono alle varie associazioni e censori vari
Io scrissi a Google in tempi non sospetti,e vorrei segnalare anche l'iniziativa di un nuovo Comitato,che scongiuro sia stile Moige:
http://www.dariosalvelli.com/2006/11/nascera-il-moige-della-rete
Beh, difficile non essere d'accordo con questo post. Oltretutto il ministro di cui sopra, dimostrando una superficialità superiore a qualsiasi parametro, se l'era presa qualche giorno fa col videogioco "bully" senza sapere minimamente di cosa stesse parlando.
Poveri noi.
Posta un commento
Tu sei libero di dire quello che vuoi. Io sono libero di cancellare quello che voglio. In particolare, i commenti ingiuriosi e/o stupidi si autocancelleranno.
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.