1. Papa Ratzinger
Che questo papa, quando apre bocca, combina disastri non è una novità. L'ultima l'ha sparata alla recita (?) dell'Angelus, con la solita equazione ateismo = nazismo. Che qualcuno lo informi che le bandiere naziste riportavano la scritta Gott Mit Uns (Dio è con noi). E dire che il tedesco un po' dovrebbe conoscerlo.
2. Raffaele Lombardo
La catena spagnola NH Hotel ha pensato bene, per invogliare i turisti a visitare la Sicilia, di decantare tra le attrazioni la mafia locale. Subito il "governatore" della Sicilia Lombardo è insorto dicendo che si sentiva offeso. Già, perchè è noto che la mafia alberga in Finlandia.
3. La stampa nazionale
Giorni fa, sui maggiori quotidiani nazionali veniva riportato un sondaggio in cui i ragazzi accusavano i propri genitori di navigare troppo. Beh, qualcuno ha scoperto che si trattava di una mezza-bufala che la mediocre stampa nazionale si è bevuta t'utta d'un fiato.
4. Il Consiglio di Stato
Avete presente quei servizi telefonici con prefissi quali 144, 166, 899 e simili? Sì, quelli utilizzati a scopi truffaldini da virus e dialer vari per chiamare all'insaputa del malcapitato numeri internazionali o satellitari facendo spendere una fortuna. Beh, una delle poche cose decenti fatta dall'Authority delle Comunicazioni era quelli di disattivarli come standard e di dare la possibilità, a chi voleva, di attivarli esplicitamente. Orbene il Consiglio di Stato, organo amministrativo del Governo, ha ribaltato la questione e, come standard sono attivi, e vengono disattivati solo dietro esplicita richiesta degli utenti. Affretatevi a farlo se non volete avere sorprese con la bolletta.
5. Ignazio La Russa
Attuale ministro (fascista) della Difesa evidentemente ha nostalgia dei bei tempi della buonanima quando andavamo a spezzare le reni all'Abissinia e si è ripromesso che il nuovo codice militare per le missioni all'estero "somigli più ad un codice militare di guerra che di pace". Qualcuno lo avvisi che nel frattempo è stata varata una Costituzione che aborra la guerra come strumento per risolvere le dispute internazionali, figuriamoci per condurre missioni di pace.
6. Corte dei Conti
I giudici della Corte dei Conti, quelli che sorvegliano (o dovrebbero farlo) su come vengono spesi i nostri soldi hanno assolto l'ex generale Speciale (ora accolto amorevolmente nelle fila del PDL, quello che si era fatto portare le spigole fresche sulle Alpi, trasportate da un areo, ovviamente pagato con i nostri soldi. Non solo, hanno anche disposto che a Speciale e agli altri imputati vengano liquidate le spese sostenute per il giudizio (ed indovinate che pagherà queste spese).
7. Monsignor Diego Coletti
Il mitico TAR del Lazio ne ha imbroccata una giusta: ha stabilito che è una cagata che gli insegnanti di religione partecipino agli scrutini. Di fronte a questa cazzatella puramente amministrativa, la Chiesa si è scatenata e tale monsignor Coletti si è scagliato contro il bieco illuminismo (!) scomodando amenità del tipo discriminazione degli studenti. Qui gli unici ad essere discriminati sono gli insegnanti, ma quelli non di religione che si ritrovano a dover conquistarsi un posto sottoponendosi ad una trafila che a quelli di religione viene risparmiata visto che sono nominati direttamente dal vescovo.
8. Maria Stella Gelmini
Naturalmente la mariastella, appena i preti sbraitano, si allinea immantinente. Dalla villeggiatura ci ha fatto sapere che presenterà ricorso contro la decisione del TAR sugli insegnanti di religione, così eviterà anche la seccatura di doverlo fare in proprio alle gerarchie ecclesiastiche. Cioè, un organo dello stato (il governo) ricorre contro un altro (il TAR) per ubbidire ai voleri di uno stato estero (il Vaticano). Amen.
9. Roberto Maroni
Mesi fa aveva trionfalmente annunciato che le auto di grossa cilindrata confiscate ai mafiosi venivano assegnate alle forze di polizia "per far capire che il clima è cambiato". Beh, forse avrebbe fatto meglio ad informarsi dalle stesse forze di polizia che, naturalmente, erano contrarie al provvedimento. Visto che adesso sono costrette a restituirle al mittente visto che non hanno i soldi per permettersele, e non hanno i soldi neanche per la benzina per le auto di normale dotazione, figuriamoci per le supercar dei mafiosi.
10. La tessera P2 nr. 1816
Prima o poi qualcuno dovrà fare i conti di quanto ci costa la presidenza del consiglio di questo individuo. In costi indiretti (vedi come sta distruggendo la RAI per la sua battaglia contro Sky) e diretti (vedi come continua ad usare i voli di stato pagati da noi per i suoi cazzi personali), senza contare i costi derivanti dalla perdita di credibilità dello stato italiano derivante dai suoi vizi privati.
A voi l'imbarazzo della scelta...
Alla prossima.
Pirl Parade precedente: Settimana del 7 Agosto 2009
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