31 maggio 2006

Voglio anch'io un presidente così

Ve l'immaginate un Presidente della Repubblica che dichiarasse: "Piuttosto che stigmatizzare milioni di cittadini che non fanno che scambiarsi gratuitamente file musicali o video su certi siti dedicati (file mp3, Divx, ecc.) è, al contrario, indispensabile tener conto di questo nuovo modo di consumo, di riconoscerlo come una semplice conseguenza del progresso del multimediale, e di approntare una remunerazione degli autori attraverso altri strumenti, quale la tassazione dei fornitori d'accesso, per esempio". Beh, in Italia verrebbe accusato di essere quantomeno un no-global sovversivo. In Francia succede che potrebbe divenire il prossimo presidente della Repubblica francese, come sta per accadere alla splendida Ségolène Royal, accreditata candidata socialista per le prossime elezioni presidenziali.

Questa proposta di licenza obbligatoria e a tariffa fissa per il file sharing su Internet (nota in gergo come: flat) era stata avanzata dalla affascinante leader socialista già nel 2004 ed è stata recentemente riproposta nell’agenda politica francese sul suo (eccellente) sito desirsdavenir.org.

Secondo Ségolène, è il caso di rinunciare ai sistemi anticopia tipo DRM (Digital Rights Management, quelli usati da Sony per taroccare i PC dei propri clienti, ricordate?) che “diminuiscono l'utilità per gli utenti”. La parlamentare suggerisce dunque di consentire, accanto ai servizi di download a pagamento, il libero scambio di contenuti su Internet tassando le piattaforme p2p e ricompensando con quegli introiti gli autori, in cambio di un accesso illimitato alle loro opere dell’ingegno: una proposta di buon senso, sostenuta da tempo da organizzazioni meritorie quali la Electronic Frontier Foundation (EFF) negli States o parlamentari illuminati quali Fiorello Cortiana in Italia.

Naturalmente le lobbies dell'industria dello spettacolo (case discografiche e cinematografiche) hanno iniziato a sbraitare e ad opporsi a tale soluzione che li costringerebbe, finalmente, a cambiare il loro modello di business o a chiudere. E per difendere il loro modello di business non hanno esitato a pretendere (ed ottenere) leggi capestro per sbattere in galera i loro clienti o per dar loro fregature come i CD infetti della Sony.

"Voglio anch'io un presidente così" Compilation

Pink Floyd: WISH YOU WERE HERE
Mr. Oizo: FLAT BEAT
Bing Crosby & The Andrews Sisters: THERE'S NO BUSINESS LIKE SHOW BUSINESS
Dorothy Collins: MY BOY FLAT TOP
Duke Ellingon: FLAT BUFFER
Ugo Calise: L'AMMORE MIO E' FRANCESE
Edoardo Bennato: IN PRIGIONE, IN PRIGIONE

5 commenti:

Anonimo ha detto...

scusate la volgarità, ma quel bocconcino sarà la prima presidente donna della storia della Francia? Ecco perchè sostengo sempre che sono una civiltà superiore, loro, non noi con i nostri nani da giardino che si credono Napoleone....

Anonimo ha detto...

ho sentito parlare di questa donna anche se non la conosco bene, l'unica cosa che mi sento di dire, come ha già detto Amaryllide, è che come aspetto non è male.

chartitalia ha detto...

ragazzi non buttatela sulla sola avvenenza fisica: la signora sicuramente non la s'ignora, ma ciò che più mi ha colpito sono le sue idee, sicuramente avanzate per qualsiasi politico, figuriamoci per un probabile candidato alla presidenza di una delle maggiori potenze mondiali

Anonimo ha detto...

"la signora non la s'ignora"
complimenti vivissimi per il gioco di parole, che purtroppo mi intristisce perchè si afferma che la signora è una signora, e quindi non c'è trippa x gatti italiani....

Anonimo ha detto...

Belle parole, bei propositi... salvo poi cedere agli interessi lobbistici dello stato imperialistico delle multinazionali...

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