26 ottobre 2006

Benvenuto, Christian

Da oggi questo blog si arricchisce di un nuovo autore, Christian Calabrese. Per la verità si tratta di una "vecchia" conoscenza dei lettori di hitparadeitalia.it, dove cura la sezione Voli Charter dedicata all'analisi delle classifiche storiche, e dintorni.

Premetto subito che le idee di Christian, sopratutto politicamente, divergono totalmente da quelle del tenutario di questo blog. Vorrà dire che si vedrà rappresentato il popoloso popolo della destra italiota. Per il valore che hanno categorie un po' obsolete quali destra e sinistra...

Alla fin fine questo è un blog legato alle canzonette, e Christian ne è uno dei massimi esperti.

Intanto, eccovi il suo primo post che non poteva non essere dedicato ad uno dei grandi della canzone italiana che ci ha appena lasciato: Bruno Lauzi.

"Benvenuto, Christian" Compilation

Gino Latino: WELCOME
Jovanotti: BENVENUTI NELLA GIUNGLA
Antonello Venditti: BENVENUTI IN PARADISO
Raffaele Viviani: 'O BENVENUTO A 'O RRE
Carrara: WELCOME TO THE SUNSHINE
Guns N'Roses: WELCOME TO THE JUNGLE
The Shirelles: WELCOME HOME BABY
Nat King Cole: WELCOME TO THE CLUB

5 commenti:

Anonimo ha detto...

1)Il termine "tenutario" fa subito pensare ad un'altra cosa, piuttosto che ad un blog...
2) "Vorrà dire che si vedrà rappresentato il popoloso popolo della destra italiota".. Quel "vorrà dire" è tutto un programma...significa tante cose. Come sono collocato politicamente? Non l'ho mai capito neanche io.
Io mi sento soltanto molto libero
3) "italiota" ? Direi "italiano". Suona meglio, è più bello, è più corretto..anzi, aspetta che vado a mettere l'inno..ah no, ho sbagliato cd..questo è quello della Roma.
Btw, bella presentazione !

Anonimo ha detto...

Benvenuto Christian e complimenti per gli articoli sul sito che leggo sempre !
Oooh... meno male che non tutti sono schierati politicamente dalla parte del male !!! :-)

Anonimo ha detto...

Quand'ero piccolo, mio nonno mi portò con se, un pomeriggio in cui il Giro d'Italia passava da queste parti. Erano i tempi di Saronni e Moser ed io, che sentivo spesso quei nomi alla televisione, sognavo di riconoscerli in mezzo al gruppo mentre sfrecciavano via veloce. Ma ero troppo piccolo, così mio nonno mi prese sulle spalle e quando quell'onda di biciclette apparve, per un istante mi sembrò di riconoscere il naso curvo di Moser e ne fui felice. Mio nonno mi riportò a terra e non so come, mi ritrovai sulla testa un cappellino rosa con la visiera in plastica di un colore che non ricordo. Tornammo a casa e quando accesi la televivione vidi un uomo basso e dalla capigliatura strana che cantava "onda su onda...il mare mi porterà...alla deriva...".
Questo è il ricordo che ho di Bruno Lauzi. La sua morte odora di profetico: un giorno di primavera, l'Italia più bella, passa e se ne va; alla deriva.
Ci vuole davvero un attimo, anche ad isolarsi come ha fatto Lauzi. Molto perchè gli andava così; troppo perchè non "allineato".
Fatto è che onda su onda un altro campione taglia il traguardo e chissà se le parole da lui cantate, tornino utili a curare quest'Italia malconcia.

"...onda su onda
mi sono ambientato ormai
il naufragio mi ha dato la falicità che tu,
non mi sai dar"

Anonimo ha detto...

Bene Christian, sono contento sentirti dire:"io mi sento soltanto molto libero".
Altrimenti come si può essere "oggettivi" quando si indossano occhiali colorati ?
La tua è una professione di uomo libero: nessuno ti metta paratie, né morsi, né briglie. Tanto per incominciare bene.Auguri.
Sergio

Anonimo ha detto...

Bene Christian, sono contento sentirti dire:"io mi sento soltanto molto libero".
Altrimenti come si può essere "oggettivi" quando si indossano occhiali colorati ?
La tua è una professione di uomo libero: nessuno ti metta paratie, né morsi, né briglie. Tanto per incominciare bene.Auguri.
Sergio

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