20 maggio 2006

L'oscenità dell'otto per mille - Parte 5

A parte il fiume di soldi provenienti dall'8 per mille della dichiarazione dei redditi, il mantenimento della Chiesa Cattolica costituisce un vero e proprio salasso per le tasche degli italiani. Elenchiamo qui gli altri contributi statali per la religione cattolica.

Pagamento pensioni al clero
Si tratta di un fondo speciale dal disavanzo perennemente in rosso (disavanzo, ovviamente ripianato con i soldi di tutti noi). Il governo di centro-sinistra con la Finanziaria 2000 ha provato a ridurlo innalzando a 68 anni l’età pensionabile e aumentando i contributi a carico dei sacerdoti.

Esenzione fiscale totale
Nessun tipo di tassa da parte di parrocchie ed enti ecclesiastici, incluse imposte di successione e donazioni.

Stipendi agli insegnanti di religione
Pagamento a carico di tutti per gli insegnanti di religione, nominati arbitrariamente dai vescovi e senza alcun tipo di concorso pubblico, rito cui devono sottoporsi tutti gli altri insegnanti dello Stato. Incidono per oltre 500 milioni di euro.

Finanziamenti alle scuole cattoliche
Dal valore non ben precisato, privilegio di cui gode solo la religione cattolica.

Finanziamenti per opere di urbanizzazione
In varie regioni, parte degli oneri di urbanizzazione pagati da tutti all'atto della costruzione di un edificio, deve essere destinata agli "edifici di culto". Inoltre, ultimamente sono state stipulate intese particolari tra diverse Amministrazioni Locali e Conferenze episcopali regionali che hanno riguardato anche i beni culturali ecclesiastici, il turismo religioso e la retribuzione del personale ecclesiastico presente negli ospedali.

Contributi agli oratori
Concessi da diverse regioni, nel maggio 2001 sono stati presentati due disegni di legge (identici) da parte di alcuni parlamentari dell’UDC. Nel luglio 2003 tali testi, dopo alcune modifiche, sono diventati legge. Contro il provvedimento si sono espressi ben pochi parlamentari: tra i contrari Tiziana Valpiana, la cui dichiarazione di voto contrario alla Camera dei deputati contiene importanti dichiarazioni sulla necessità di una effettiva parità tra credenti e non credenti.

Esenzione ICI
E come se non bastasse, nell’ambito del Decreto Fiscale collegato alla Legge Finanziaria 2006, il governo Berlusconi ha introdotto l’esenzione ICI (Imposta Comunale sugli Immobili) per gli immobili adibiti a scopi commerciali per la Chiesa (ulteriormente estesa alle associazioni no-profit). Secondo stime dell’ANCI, il provvedimento comporta minori entrate per i Comuni nell’ordine di 700 milioni.

Questa concentrazione di enormi ricchezze economiche nelle mani della Chiesa, e dei vescovi in particolare, rappresenta un pericolo scandaloso per la società civile. I preti non hanno più necessità di alcun collegamento con la comunità dei fedeli e sono diventati nient'altro che funzionari della CEI. La quale si è costituita come soggetto autoreferenziale ed antidemocratico sulla scena politica italiana, capace di mire egemoniche nella società, anche per l'acquiescienza nei suoi confronti delle pubbliche autorità e di gran parte della classe dirigente.

"L'oscenità dell'8 per mille" Compilation, Vol. 5

Pink Floyd: MONEY
Beatles: MONEY (THAT'S WHAT I WANT)
Annie Lennox: MONEY CAN'T BUY IT
Meja: ALL ABOUT THE MONEY
Adventures of Stevie V: DIRTY CASH (MONEY TALKS)
Lefty Frizzell: IF YOU'VE GOT THE MONEY YOU'VE GOT THE TIME
Paul Hardcastle: JUST FOR MONEY
Marianne Faithfull: LOVE AND MONEY
Cyndi Lauper: MONEY CHANGES EVERYTHING

Articolo successivo della serie: L'oscenità dell'8, oops, 5 per mille

Articolo precedente della serie: L'oscenità dell'8 per mille - Parte 4

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ANCORA?

Anonimo ha detto...

ho capito ch esei fortemente anticlericale, che ti danno fastidio i preti e ciò che rappresentano ma l'Italia è un paese cattolico e la fede non è un partito politico, la religione in uno stato dovrebbe proprio essere unica, chi entra in Italia dovrebbe convertirsi al cattolicesimo o essere ateo, non si dovrebbe dare la possibilita di professare altre fedi, il discorso è brutto ma se cosi fosse ci sarebbero sicuramente minori problemi sociali.
Comunque addio, saluto e non mi faro più sentire, tanto è inutile
Valter

chartitalia ha detto...

Caro Valter,
l'Italia NON è un paese cattolico ma è un paese occupato dalle gerarchie cattoliche.

Nel senso che chi vive secondo i precetti della religione cattolica è una minoranza piuttosto bassa, ed anche quelli che in qualche maniera si dichiarano e sostengono il cattolicesimo sono circa 1/3 della popolazione (come si desume anche dal calcolo di chi effettivamente sceglie di devolvere l'8 per mille alla chiesa cattolica).

Le mie argomentazioni non entrano nella sfera religiosa e nelle convinzioni dei fedeli ma si soffermano sui COMPORTAMENTI della gerarchia cattolica, che si comporta come un vero e proprio partito politico, tra l'altro dei più reazionari. E come tutti i partiti politici, tende ad accapparrarsi fette di potere e di risorse economiche, ricorrendo a qualsiasi mezzo.

1 saluto

Anonimo ha detto...

io non ho destinato l'8 per mille e sono d'accordo con te, perchè la religione che mi sono creato indipendentemente da influenze di porporati e mullah vari, bonzi e bramini, sacerdotesse wicca eterofobiche e sciamani tossicodipendenti,mi porta a considerare che il culto verso il dio Thor si può svolgere senza intermediari parassiti e senza elemosine miliardarie ( in senso di euro, addirittura).
Per la potenza di Thor!

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