27 marzo 2006

Brogli elettorali

"I brogli rientrano nella professionalità e nella storia della sinistra". Con tali ispirate parole "colui che non si può nominare" ha ripreso a strillare su possibili brogli elettorali. Tralasciando di precisare il fatto che tali campioni di broglismo sono riusciti a vincere una sola elezione politica in circa 60 anni. Non solo, si è anche dimenticato di citare che la presidenza Bush jr., e tutto quello che ne è conseguito (11 settembre, guerre preventive, invasioni Iraq, seconda rielezione, et similia) è stata ottenuta grazie al clamoroso broglio elettorale della Florida dove aveva palesemente vinto Al Gore e che una vergognosa decisione della Corte americana, controllata dai Repubblicani, ha nominato Bush presidente.
Orbene, ricordando ciò che Montanelli, che lo conosceva bene, diceva di lui ("Berlusconi mente anche quando respira"), per avvicinarsi alla verità basta effettuare un banale capovolgimento: ormai ci ha abituato ad attribuire agli altri i propri comportamenti.

Intanto, per contrapporsi ai "professionisti" della sinistra, "tu sai chi" ha approntato il suo esercito di "dilettanti", denominati Legionari azzurri: 121.000 militanti di Forza Italia che avranno il compito di presidiare i seggi. Ed indovinate chi si sta occupando del loro addestramento? L'onorevole Cesare Previti. Sì, quello che è statto condannato per corruzione di giudici. Immaginiamo che avrà diverse raccomandazioni da elargire all'esercito di legionari.

Ma, oltre ai legionari azzurri, ci sono altre cose piuttosto inquietanti che riguardano il meccanismo delle elezioni, nascosti tra le pieghe della nuova legge elettorale. Vediamo.

1. Scrutatori dei seggi. Non saranno più estratti a sorte ma saranno scelti e nominati dalle commissioni elettorali dei Comuni, pescandoli da liste di candidati chiuse a Novembre 2005, prima che la nuova legge elettorale fosse approvata. Nel frattempo, i legionari azzurri si iscrivevano in massa a tali liste.

2. Accentramento dell'ultima fase di controllo a livello regionale. In caso di contestazioni, la precedente legge elettorale prevedeva il controllo delle aschede a livello provinciale mentre la nuova legge ha spostato tale controllo a livello regionale, ma solo per il Senato. Scelte piuttosto bizzarre il cui razionale è piuttosto misterioso. Registro solo che il Senato è la camera che viene ritenuta più incerta e dove la coalizione di destra potrebbe avere qualche probabilità di vittoria. Aspettiamoci contestazioni a iosa e tempi biblici per la loro risoluzione. Ricordiamo che le lunghezze delle procedure di verifica sono state fatali ad Al Gore: ad un certo punto, la Corte americana ha dichiarato che non c'era più tempo per il riconteggio e che valevano i conteggi fatti sino allora. Poi si dimostrò che i voti contestati, se conteggiati, avrebbero dato la vittoria a Gore.

3. Eliminazione del voto di preferenza. Come si è saputo troppo tardi, alle prossime elezioni non sarà possibile esprimere alcun voto di preferenza per nessun candidato: si dovrà votare solo il simbolo del partito. A parte qualsiasi altro giudizio su questo aspetto aberrante che fa sì che il parlamento sia deciso al 90% dai segretari di partito prima ancora che si voti, c'è da notare che l'assenza di preferenze facilita l'eliminazione della tracciabilità dei voti. Insomma, è molto più facile alterare i risultati avendo a che fare solo con voti dati ad una lista piuttosto che con voti dati anche a singoli candidati.

4. Introduzione dello scrutinio elettronico per quasi il 25% degli elettori. Questa modifica è forse quella più inquietante per una lunga serie di motivi. Ecco come descrive questo punto corriere.it:
"Tutto parte dal primo decreto legge dell’anno, 3 gennaio 2006, che en passant dà le disposizioni per il nuovo scrutinio elettronico. Non una cosetta: riguarderà 12.680 sezioni e oltre un quinto degli elettori italiani, undici milioni di persone, in quattro regioni chiave come Liguria, Lazio, Puglia e Sardegna.
Funziona così: in ogni sezione ci sarà un computer, due video e un operatore che digiterà i voti sulla tastiera man mano che gli scrutatori procedono con lo scrutinio tradizionale. Finito il conto, i dati saranno memorizzati in una «chiavetta Usb», in ogni edificio le varie «chiavette» verranno inserite in un computer centrale che invierà i voti al Viminale. Semplice e veloce. Ma è anche sicuro? Qui cominciano le risposte a dubbi già espressi in un’interpellanza della diessina Beatrice Magnolfi. «Le schede di carta resteranno in archivio, ma saranno estratte dagli scatoloni soltanto in caso di contestazioni». Aggiunge Deaglio: «Certo, in caso di verifica varrebbero le schede di carta, ma ci vorrebbero mesi...». Non basta. L’operazione «da oltre 34 milioni di euro» è stata assegnata a trattativa privata «stante il brevissimo lasso di tempo disponibile», fa sapere il ministro dell’Innovazione Stanca. Tre le aziende: Telecom Italia, Eds e Accenture, la società di consulenza che fu coinvolta, ricorda Diario, nelle polemiche sulle elezioni presidenziali in Florida, con i database da cui sarebbero stati tolti neri e ispanici per favorire i repubblicani. Di Accenture, aggiunge Diario , «è partner Gianmario Pisanu», figlio del ministro dell’Interno. I 18 mila operatori informatici, quelli delle «chiavette», sono invece forniti da un’azienda di lavoro interinale, la Ajilon.


Beh, limitiamoci ai fatti certi:
A) Lo scrutinio è stato assegnato, tramite trattativa privata, ad aziende scelte dal committente: il Governo ed il Ministro degli Interni, Pisanu.

B) Uno dei dirigenti di Accenture, Gianmario Pisanu, è il figlio del Ministro degli Interni; per aver solo ricordato questo fatto, il settimanale Diario è stato querelato dallo stesso Pisanu padre; questo solerte difensore della trasparenza del proprio operato, non risulta abbia querelato "tu sai chi" quando questi ha lanciato accuse di brogli elettorali mettendo in dubbio la regolarità delle elezioni, regolarità di cui Pisanu è formalmente il garante.

C) La società Accenture è una multinazionale americana, con sede fiscale nelle Bermuda, grande finanziatrice del partito Repubblicano da cui ottiene commesse per decine di miliardi di dollari, fu costretta a cambiare il suo nome (prima si chiamava Arthur Andersen) a seguito dello scandalo Enron in cui fu pesantemente coinvolta, così come pesantemente coinvolta fu nella controversa vicenda delle elezioni in Florida che costarono la presidenza a Gore.

D) Un compito critico quale lo scrutinio dei voti politici espressi da quasi un quarto degli elettori è stato privatizzato ed affidato ad un pool di aziende americane: oltre alla Accenture, la EDS e la Adecco che fornisce lavoratori interinali. E per giunta, un compito così delicato è stato assegnato secondo una trattativa privata, con criteri completamente arbitrari.

F) L'altra azienda cui è stato ceduto un pezzo dello Stato è la Telecom, sulla cui correttezza sono sorti forti dubbi dopo le rilevazioni della spy story legata all'ex ministro Storace.

G) Le regioni in cui si effettuerà lo scrutinio elettronico sono: Liguria, Lazio, Puglia e Sardegna. Guarda caso quattro regioni i cui risultati sono molto incerti e dove, verosimilmente, verrà deciso chi vince e chi perde.

Ok, se tutto ciò non vi inquieta vi disegno questo scenario, ovviamente fantascientifico.

1) i primi voti ad arrivare dalle ore 15.00 di lunedì 10 aprile saranno quelli provenienti dalle 4 regioni in cui lo scrutinio è elettronico;
2) su questi voti non c'è, almeno nell'imediato, alcuna possibilità di controllo;
3) le 5 televisioni e mezza in mano a tu sai chi annunciano il trionfo della Casa delle Libertà;
4) l'Unione denuncia brogli nello scrutinio elettronico ma le cinque televisioni e mezza in mano al governo accusano la sinistra di fomentare disordine e di volere la guerra civile;
5) la conta dei voti delle schede cartacee richiederà diversi mesi ed in questi mesi continuerà a governare l'attuale maggioranza, con tutti i colpi di mano possibili ed immaginabili;
6) dopo un tempo più o meno infinito, i controlli sulle schede cartacee evidenzieranno risultati diversi rispetto allo scrutinio elettronico, ma il tutto viene presentato come un vero e proprio colpo di stato da parte della sinistra;
7) nel frattempo, il paese è allo sbando più totale: politico, economico, sociale;
8) il disgusto e lo schifo per tutta la classe politica è generale; tutti che invocano una soluzione "forte"...

Ovviamente, spero che resti solo uno scenario fantascientifico; così come pura fantascienza spero resti il finale del film di Moretti.