Non staremo qui a ripetere quanto analiticamente illustrato in questo ottimo articolo di Gianni Barbacetto ma ne riassumiamo, con la rozzezza che ci contraddistingue, i punti essenziali, provati da dati oggettivi, documenti societari, rapporti di polizia, intercettazioni telefoniche e ambientali, racconti e contributi di testimoni, perfino ammissioni di imputati.
- Berlusconi e Dell'Utri si conoscono sin dai tempi dell'Università.
- Dell'Utri ha rapporti consolidati con esponenti dell'organizzazione mafiosa.
- Dell'Utri fu chiamato da Berlusconi affinchè lo proteggesse dalle prevaricazioni della mafia.
- La mafia utilizzò Dell'Utri per fare affari con Berlusconi e, successivamente, per avere Craxi come referente politico in sostituizione dei tradizionali referenti democristiani.
- Con la scomparsa dei referenti politici tradizionali avutasi con tangentopoli, la mafia appoggiò Dell'Utri nel suo progetto di costituire una nuova forza politica che avrebbe curato gli interessi dell'organizzazione mafiosa: Forza Italia.
- Dell'Utri fu il principale artefice della creazione di Forza Italia.
- Dell'Utri continuò a rappresentare gli interessi della mafia all'interno di Forza Italia.
- Il successo della strategia di Dell'Utri è indubitabile: 2 elezioni vinte su 3. Nelle ultime elezioni, la Casa delle Libertà ha ottenuti in Sicilia 61 deputati contro 0 (zero) della Sinistra.
"Vicende, personaggi, retroscena che, in questo caso, segnano la storia del Paese, toccano il cuore della politica italiana, eppure – incredibilmente – non hanno mai avuto uno spazio adeguato sui giornali o nelle tv".
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