29 dicembre 2005

Il club degli avidi: Claudio Baglioni

Claudio Baglioni, questo piccolo grande orrore della musica italiana, reso ricco e famoso dagli adolescenti in preda a tempeste ormonali, è forse il paladino più in vista della "lotta alla pirateria" in Italia, e quello che più si è adoperato per mandare in galera i propri fans.

Lui si che ha l'occhio lungo: già nel 1999 è stato uno dei protagonisti della crociata anti-internet delle popstar europee che avevano consegnato una petizione al Parlamento europeo, chiedendo di "proteggere la musica dalla pirateria via Internet". La petizione esortava i membri del Parlamento a "prendere posizione per la creatività e per i diritti d'autore". Come è finita la faccenda è sotto gli occhi di tutti: anni di galera e decine di migliaia di euro minacciati verso chi si scambia i brani dei propri beniamini.

Nel documento si leggevano cose tipo: "vogliamo poter usare le nuove tecnologie digitali, come Internet, per creare e diffondere la nostra musica". Eccellente, e chi glielo impedisce? Anzi la musica si diffonde automaticamente su Internet: ci pensano i fan. Dovrebbero quindi essere felici di poter essere ascoltati e diffusi in tutto il mondo, a costo vicino allo zero. Se poi non si vuole essere ascoltati, basta non fare i cantanti o che per lo meno si canti solo a casa propria, dopo aver ben isolato acusticamente le pareti.

Ma un passaggio successivo svela le vere preoccupazioni degli "artisti" petizionari: "ma ci sentiremo tranquilli facendo questo solo sapendo che ci sono leggi per impedire che il nostro lavoro cada vittima della pirateria". Tradotto: "vogliamo spremere dai nostri fan sino all'ultimo cent". E dobbiamo impedire anche lo scambio di musica da fan a fan. Cosa che è sempre esistita e che hanno praticato anche loro prima di essere subissati di soldi dai loro fan.

Il nostro piangente miseria Baglioni ha dato poi il meglio di sè nel novembre 2003, quando è andato dai carabinieri a denunciare uno dei veri crimini contro l'umanità: la diffusione online di una registrazione di un suo concerto trasmesso via satellite. Non solo. Il Baglioni si è appellato ai suoi colleghi affinchè si decidano ad agire tutti insieme contro tale devastante fenomeno (ma ha mai sentito parlare di bootleg il nostro "fanciullo"?). Questo piccolo grande orrore (musicalmente parlando) aveva anche annunciato il varo di una "struttura antipirateria", ovviamente salutato con grande entusiasmo dalla SIAE.

Le cronache raccontano che l'abborraciato "pirata" sia stato prontamente individuato da una brillante operazione della Guardia di Finanza (che evidentemente era disoccupata avendo già assicurato alla giustizia le migliaia di evasori che operano negli innumerevoli paradisi fiscali sparsi per il globo). Non sappiamo come si sia conclusa la vicenda: probabilmente il malcapitato pirata si sarà appellato alla infermità mentale, considerando il materiale che aveva registrato e tentato di diffondere.

Articolo precedente della serie: Il club degli avidi: Britney Spears

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo articolo oscilla, a mio avviso, tra la vera e propria diffamazione nei confronti di un serio professionista ed ottimo artista, come Claudio Baglioni è, ed un certo qualunquismo "buonista", quello che strizza l'occhio compiacente in direzione di tutti quei "poveri giovani" i quali non vogliono - Dio ne scampi! - spendere 20 o 30 Euro per un CD od un DVD originale, ma in compenso magari spendono, e volentieri, cifre ben maggiori per andare a stordirsi ogni sabato sera in discoteca o per concedersi similari effimeri piaceri ...

... così contribuendo, masterizzazione dopo masterizzazione, tarocco dopo tarocco, al progressivo taglio radicale dei posti di lavoro nell'industria discografica: penso agli effetti - davvero nefasti per i lavoratori BMG - della recente mega-fusione tra Sony Music e BMG Ricordi, tecnici che sono stati lasciati a casa (e per tutelare i quali soprattutto, prima ancora che per tutelare se stesso, un Baglioni è andato a "piangere miseria" - come leggo qui - in Procura, denunciando nell'occasione un fatto previsto dalla legge come reato e quindi facendo, oltretutto, semplicemente il suo dovere di cittadino.

In conclusione, il "piccolo grande orrore" a me sembra proprio di averlo visto in questo articolo, non altrove (e non certo nella discografia di Claudio Baglioni).

- ALBERTA BECCARO, Venezia -

Anonimo ha detto...

"... la diffusione online di una registrazione di un suo concerto trasmesso via satellite. Non solo. Il Baglioni si è appellato ai suoi colleghi affinchè si decidano ad agire tutti insieme contro tale devastante fenomeno (ma ha mai sentito parlare di bootleg il nostro "fanciullo"?)".

Si documenti meglio, l'articolista.
Il bootleg è, notoriamente, una rarità, una registrazione amatoriale di un evento musicale non altrimenti rinvenibile ed inesistente in commercio.
Baglioni sicuramente sa cosa sia un bootleg.
Peccato che l'intraprendente impiegato siciliano che fu individuato ed arrestato nel dicembre 2003 a seguito della sua denuncia non avesse affatto diffuso online (a scopo di lucro, si noti, non certo "gratis et amore dei" per venire incontro ai poveri giovani squattrinati ...) un bootleg, bensì le immagini, prese pari pari, del DVD ufficiale "Tutto in un abbraccio".

ALBERTA BECCARO, Venezia.

Anonimo ha detto...

Egregio signore, non so chi le abbia dato le informazioni di cui si è fregiato per produrre una siffatta "perla" del giornalismo. Stupisce vedere che tali considerazioni qualunquistiche e semi-populistiche, basate in parte su inesattezze (e tralascio le gratuite diffamazioni all'artista) siano pubblicate su "hitparadeitalia", un sito che notoriamente non discetta di classifiche di dischi-pirata e copie taroccate. No perchè in quel caso avrebbe pure avuto un senso il motivo per cui lei ha inteso pubblicare questo articolo di così alta levatura. Non sarebbe stato invece comunque compreso il motivo per cui lei intende offendere, oltre al già citato artista, anche i suoi fans, parte dei quali probabilmente ora, dopo oltre 35 anni di patemi ormonali, sono impegnati a gestire problematiche legate alla sfera geriatrica. Già perchè lei ignora che tali fans che inseguono "il piccolo grande orrore", braccati dall'avido artista colto da impeto giustizialista, novello Peròn delle sette note, sono forse quelli che meno si avvalgono della facoltà di scaricare, taroccare, scopiazzare, masterizzare le opere del proprio beniamino.
Lei parla di anni di galera, di migliaia di euro che gli artisti vorrebbero estorcere ai poveri giovani. In base alle mie risultanze non mi pare che le patrie galere siano piene di adolescenti brufolosi, nè tanto meno per la verità dei contraffattori di professione che espongono il frutto sudato del loro onestissimo (vero?) lavoro sotto gli occhi delle nostre benemerite autorità.
Non so se il pirata si sia appellato alla semi-infermità mentale, è certo che lei dovrebbe invece appellarsi al buon senso prima di buttar giù un simile concentrato di "piccoli grandi orrori".
Dubitando che lei abbia mai ascoltato qualche lavoro dell'artista, al di là di quello offensivamente parafrasato, la invito ad un più attento esame di quanto prodotto in quasi 40 anni di carriera, anche taroccato può andar bene, viste le premesse.
Con buona pace degli ormoni.

chartitalia ha detto...

Gentile Sig.ra Beccaro,
gentile Sig. Diodato,
intanto grazie per aver espresso il vostro punto di vista sul vostro beniamino.

Nello scrivere il post su Baglioni avevo messo certamente in conto di incorrere nell'ira dei tanti rimbaglioniti di cui lo Stivale pullula (non me ne vogliate: ho usato un termine che circola nei Baglioni fan club più o meno ufficiali, ed ha una valenza sicuramente scherzosa).

Non voglio entrare in polemiche più o meno sterili su questo o quell'aspetto del mio articolo o dei vostri interventi. Non se avete avuto la pazienza o la curiosità di addentrarvi nelle centinaia di pagine di questo blog o nelle migliaia di pagine del sito associato (www.hitparadeitalia.it). Ma se lo fate, vi farete forse un'idea dell'enorme servizio che stiamo fornendo a tutta la comunità degli appassionati di musica.

Sito e blog hanno due ruoli diversi. Il sito mette a disposizione, GRATUITAMENTE, una mole di dati di valore immenso ed introvabili da nessun altra parte, nè in rete e forse neanche su altri media. E solo un idiota può avere dei dubbi sulla viva passione che tutto lo staff di hitparadeitalia.it nutre nei confronti di tutta la musica, senza distinzione di genere o periodo. Non ho bisogno di aggiungere altro per qualificare la nostra opera cui, chiunque abbia interessi nel mondo delle 7 note, non può che mostrarsi riconoscente. Tant'è che il sito viene quotidianamente saccheggiato da giornalisti, radio locali ed altri professionisti del settore che neanche mandano un rigo di ringraziamento (ma questa è un'altra storia).

Il blog ha un ruolo diverso. Vuole discutere criticamente anche degli aspetti non strettamente musicali o artistici ma che influenzano pesantemente l'evoluzione del modo di fare, fruire, condividere, vivevere musica. Negli ultimi anni è in atto una vera e propria "guerra" tra produttoti e fruitori di contenuti. L'evoluzione della rete consente modelli di business innovativi che portano ad enormi benefici per tutti. I produttori stanno cercando di accapparrarsi tutti i benefici consentiti dalle tecnologie digitali e tentando di lasciarne fuori i propri clienti. Una delle tante questioni sul tappeto: in rete un brano mp3 viene venduto a circa 1 euro. Se acquisto tutti i brani di un album questo mi costa esattamente come un CD. Com'è possibile questo se, scaricandolo via rete, i produttori non hanno più costi di produzione del supporto, di stoccaggio, di trasporto, di intermediazione?

Il dibattito in atto è molto articolato. Non tutti gli "artisti" hanno abbracciato le posizioni forcaiole di Baglioni. Ad esempio, qui c'è un eccellente intervento di Courtney Love sull'industria discografica, che ne svela alcuni meccanismi: http://chartitalia.blogspot.com/2004/06/pirateria-il-punto-di-vista-di.html

E per quanto riguarda la citata Sony BMG, qui vi sono una serie di interventi sulle nefandezze che tale azienda ha perpetrato contro i propri clienti:
- http://chartitalia.blogspot.com/2005/12/tabella-comparativa-tra-le-diverse.html
- http://chartitalia.blogspot.com/2005/11/protezione-da-copia-secondo-sony.html

Ciò stiamo cercando di fare con le pagine su questo blog è di evidenziare le storture dell'attuale sistema del diritto d'autore divenuto ormai anacronistico nell'era delle reti. E che costituisce il principale ostacolo alla sopravvivenza dell'industria dei contenuti, creando continui ed ineliminabili conflitti tra produttori e consumatori. Nessuno mette in dubbio il diritto degli autori di essere retribuiti per il loro lavoro. Ciò che mettiamo in dubbio è sia le modalità che la quantità di tale retribuzione. Ad esempio, perchè il diritto d'autore si estende per oltre un secolo da quando un'opera è stata creata (70 anni dopo la morte dell'autore)? E' come continuare a pagare la pensione ad un lavoratore per 70 anni dopo la sua morte.

Non ce l'abbiamo direttamente con Baglioni che come potete vedere è in buona compagnia (Madonna, Eminem, la Spears, ed altri ne seguiranno). Anzi, un po' l'ammiriamo perchè almeno ha avuto il coraggio di dichiarare le sue posizioni (forcaiole) apertamente, mentre altri suoi colleghi sono altrettanto forcaioli o magari la pensano in modo completamente opposto, ma in entrambi i casi non hanno le palle per prendere una posizione.

Cordialmente.

Anonimo ha detto...

Egregio Chartitalia,
personalmente ben conosco - ed apprezzo moltissimo - il sito HitparadeItalia, che è davvero una miniera d'oro quanto alla storia ed alla memoria della musica - italiana e non - degli ultimi 50 anni.

Ho anche apprezzato i toni, finalmente oggettivi e pacati, della sua sopra estesa risposta, molti punti della quale - pensi! - condivido ... in particolare condivido il suo sdegno per l'inqualificabile iniziativa "installa-virus" del rootkit, ispirata ad una logica da Grande Fratello orwelliano, che è stata recentemente attuata dalla Sony BMG (cosa della quale parimenti ero e sono bene a conoscenza, perché il relativo scandalo è giustamente esploso, nei mesi scorsi, in tutta la sua virulenza, e mi ero debitamente informata).

Avrà peraltro la compiacenza di riconoscere che un siffatto censurabilissimo contegno va ascritto in via esclusiva alla casa discografica, e non già agli "avidi" artisti (che a detta casa discografica hanno ceduto - sia pure per compensi a percentuale indubbiamente profumati - TUTTI i diritti di sfruttamento economico/commerciale delle loro opere, come si sa).

Sono stata in effetti lieta di apprendere, pochi giorni fa, che la Sony BMG negli USA ha dovuto incassare una sonora sconfitta in tale campo:

http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&codid=20.0.1660847545&chId=30&artType=Articolo&DocRulesView=Libero

Alberta BECCARO, Venezia

Anonimo ha detto...

Alcune altre puntualizzazioni:

1) io ascolto ed apprezzo - moltissimo - la poesia musicata di Claudio Baglioni (a proposito: per cambiare un po' il suo giudizio artistico sul "piccolo grande orrore" provi magari ad ascoltare un certo qual doppio album del 1990 che si chiama Oltre ... avrà delle sorprese, a cominciare dai nomi dei musicisti per proseguire con la qualità sopraffina di arrangiamenti, testi e musiche), e questo da 30 anni tondi tondi.
Quand'ero alle medie ed al ginnasio riuscivo in ogni caso ad avere i suoi vinili in rigoroso originale, senza mai ricorrere ad alcun "peer to peer" casalingo (fenomeno che pure era in gran voga anche allora, sicuramente, a suon di piastre di registrazione ed audiocassette cigolanti). Semplicemente me li facevo regalare, con un po' di pazienza, per il Natale od il compleanno o la promozione scolastica etc.. Ogni occasione era buona per farmi regalare un disco. Lo suggerirei come idea ai "poveri giovani" di oggi; che lo facciano almeno con gli artisti che a loro piacciano di più ... :-)

2) Mi disturba un po' questo suo dipingerci come dei monotematici e monomaniaci "rimbaglioniti", sicchè amerei precisarle che tra i miei dischi - sempre e comunque originali - c'è veramente di tutto, non certo Baglioni soltanto ...
Ci sono ad esempio Franco Battiato ed i Sigur Ros, Mia Martini, Sergio Endrigo, Luigi Tenco, i REM, gli U2, Bruce Springsteen ed anche sublimi musicisti strumentali "di nicchia" come Tommy Emmanuel, Michael Hedges, Pierre Bensusan ... etc. etc.

3) personalmente, sempre a proposito di questo tema, provo quasi un odio per il termine "rimbaglionito" (definizione nella quale è pur vero che tanti fans di Claudio amano avvolgersi). Mi disgusta, mi dà una sensazione di fanatismo, di malattia e di gregge, tutte nozioni alle quali non mi sento in alcun modo assimilata.

Cordialmente.
ALBERTA BECCARO, Venezia

Anonimo ha detto...

Cocordo pienamente con Chartitalia.
Un povero artista fa un disco e campa sulle spalle dei fans a vita, i quali devono lavorare 8 ore al giorno tutti i giorni fino alla veneranda età di 65 anni se va bene, per poi ricevere una pensione, con i parametri attuali, il 50% dello stipendio (i diritti si dimezzano per gli autori dopo i 65 anni?) e dopo la morte la povera consorte riceverà il 60% del 50% cioè un bel 30% circa dello stipendio del povero fu coniuge (non mi pare che per i diritti d'autore succeda lo stesso).
Un concerto costa circa 40 euro.
Io ho moglie disoccupata, 2 figlie a carico e stipendio da impiegato. E compro i cd originali o me li faccio pure io regalare, ma ne compro sempre meno, e sempre di più cd vecchi che escono con riviste o che escono a prezzi stracciati.
Perchè Baglioni, visto che ha venduto milioni e milioni di dischi e incassa milioni di diritti d'autore, non fa dei dischi a prezzo politico, magari 10 euro (sono sempre 20.000 lire dopotutto) il supporto costa meno di 10 centesimi, e vorrei sapere il costo industriale di un CD e quanto è il ricarico che ci fanno pagare.
Ho regalato a mia moglie per Natale un DVD di un concerto del suo cantante preferito.
Avevo già suoi dischi in vinile, e VHS di altro concerto in originale, ma ho dovuto pagare nuovamente i diritti. Perchè?
Il SIg. Baglioni, come moltissimi suoi colleghi, dovrebbe rendersi conto di far parte di un mondo di privilegiati, ed essere un po' più indulgente e generoso verso i suoi fans.
Preferisco le posizioni di Daniele Silvestri, ed ho comprato, a prezzo speciale ovviamente, il suo ultimo cd Live doppio.
Saluti a tutti
Gianni SP

Anonimo ha detto...

Ma scusate vogliamo dire che anche lo Stato dovrebbe fare la sua parte o ce la vogliamo prendere con il sig. Baglioni perchè inviso ed antipatico?
O pensiamo che il sig. Baglioni intaschi la differenza tra il costo del supporto e il prezzo di vendita? Ignoriamo forse che il disco paga ancora un'IVA come un bene di lusso?
Allora se vogliamo fare una crociata non diciamo che il sig. Baglioni campa sulle spalle dei poveri fans.
Prima di lanciare strali andiamo a vedere bene come stanno effettivamente le cose.
Scopriremo che il sig. Baglioni, qui definito quasi come un concentrato di nefandezze, uomo avido e privo di scrupoli perchè ha inteso difendere un suo lavoro dalla pirateria agendo nella più totale legalità, organizza annualmente concerti gratuiti per i suoi fans e offre per risibili quote associative dischi, VHS e quant'altro.
Nè va dimenticato che il sig. Baglioni, ha messo in commercio su Internet un suo album alcuni anni fa, "Incanto". Ha capito e capisce che la musica va verso altre sfere di fruizione. Non ritiene certo che si debba ritornare ai tempi del grammofono.
Il segnale che il sig. Baglioni, ben lungi dal volere le manette per i suoi fans e per i pirati della domenica, ha voluto lanciare è stato preciso.
Tutti devono fare la loro parte. E' facile, qualunquistico, insensato dire : che il sig. Baglioni faccia un prezzo politico. E lo Stato cosa farà? E gli altri artisti? Cosa faranno le major discografiche?
La legge non l'ha fatta il sig. Baglioni. E ficnhè ce n'è una, sbagliata o giusta che sia lo decideranno le persone preposte, andrebbe rispettata, se non per lanciare un messaggio di legalità (parola ormai andata in disuso a quanto pare) per le giovani generazioni.
Ecco perchè le ragioni in questi attacchi, possono esservi ed io sono convinto che vi siano, ma sparare sul sig. Baglioni, è inutile oltre che insensato.

Anonimo ha detto...

QUESTO MIO COMMENTO PUO' ESSERE TRANQUILLAMENTE MESSO IN QUESTO POST O IN QUELLO INERENTE ALLA POLEMICA SU BEPPE GRILLO.

CHIEDO, CORTESEMENTE, AI RESPONSABILI DEL BLOG DI HITPARADEITALIA DI NON INCORRERE NELLO STESSO ERRORE DI MOLTI: NON BISOGNA CONFONDERE LA LIBERTA' CON L'ANARCHIA !

UN CONTO è LOTTARE PER I CD/DVD TROPPO CARI, UN ALTRO è PENSARE CHE LA PIRATERIA SIA UN DIRITTO !

IL DIRITTO D'AUTORE VA COMUNQUE SALVAGUARDATO, PERCHE' GIUSTO. SONO LE MAJOR CHE VANNO RESPONSABILIZZATE IN QUESTO SENSO E MESSE CON LE SPALLE AL MURO. NON GLI ARTISTI, CHE GIUSTAMENTE TENDONO A DIFENDERE LE LORO OPERE.

BEPPE GRILLO O BAGLIONI NON FANNO ALTRO CHE PORRE L'ACCENTO SU UN FENOMENO DA REGOLAMENTARE.

GRAZIE PER LA POSSIBILITA' DI ESPRESSIONE.

GABRIELE PACINI (ROMA)

Anonimo ha detto...

Mi piacerebbe sapere che lavoro fa, il creatore di questo articolo, diffamatorio e surreale e pieno di livore.
Qualunque lavoro faccia, spero che qualcuno faccia con lui, quello che i pirati fanno con cantanti, ma anche altri creatori di audiovisivi e che lo facciano restare senza alcun ricavo alla fine del mese e lo costringano a lavorare gratis cosi vediamo come vive e come considera coloro che gli portano via anche la pur minima creatività.

Anonimo ha detto...

A me invece fa piacere che la Guardia di Finanza abbia denunciato Claudio Baglioni per abusivismo edilizio

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/04_Aprile/07/baglioni.shtml

Chissa' se ringraziera' ancora la gdf e la magistratura per il lavoro svolto

Anonimo ha detto...

Lei é rimasto un po' indietro con le notizie ... pochi giorni dopo quell'articolo di giornale è in effetti emerso che la casa in oggetto non è di proprietà di Baglioni, il cui ruolo nella vicenda si limitava all'essere intenzionato a prenderla in locazione una volta ultimata.
Cosa poi questo c'entri con la pirateria discografica mi rimane oscuro ... - ALBERTA BECCARO -

Helga ha detto...

Probabilmente deve solo ringraziare il signor Baglioni Claudio se qualcuno ha letto questo suo articolo...

Anonimo ha detto...

Io non ho parole,quello che è stato scritto è un indecenza,come un calcio alla musica italiana sempre più in crisi...Il signor Claudio Baglioni con quell'orrore, come qui viene chiamato,ha vinto il premio come canzone del secolo ma questa è solo una delle poche poesie di questo grande cantautore che non vorrebbe che il suo lavoro, attraverso persone che non hanno voglia di spendere 20 o 30 euro per della buona musica,vada perso! Non ho parole... RISPETTO!

Anonimo ha detto...

Ho 19 anni,ho sempre sognato di fare la cantautrice,non credo di essere malaccio,eppure grazie ai "poveri fan che non hanno voglia di spendere 20/30 euro per un CD" ho poche speranze:un mercato discografico in crisi si traduce in meno possibilità per noi giovani aspiranti artisti di poter avere una buona possibilità degna di questo nome.
Il fan ha il diritto di non spendere 30 euro per un CD,ma non ha il diritto di comprare da internet un cd pirata.
Io sono una "rinbaglionita",oltre a Baglioni ammiro Renato Zero,ho sempre comprato i CD originali,e quando non posso farlo subito aspetto anche dei mesi prima di poter finalmente avere la gioia di poter comprare un CD originale...inoltre io vedo anche i miei amici che comprano CD taroccati e che poi spendono suon di euro la settimana in vestiti e altra roba.Perchè ci sono i soldi per tutto meno che per pagare un CD?Perchè ci sono i soldi per il cinema ogni settimana mentre per un CD non si trovano i soldi?forse il lavoro di cantautore è meno degno di essere retribuito?
Altra storia è che il prezzo dei CD sia troppo alto,ma è colpa dell'IVA alle stelle,non degli artisti.
Comunque ognuno può mettere un suo bene in vendita a qualunque prezzo,anche se esagerato,stà agli acquirenti decidere se acquistarlo o no.
Altrimenti,dato che io non posso permettermi una Ferrari ne rubo una e dopo mi giustifico dicendo "che non potevo/avevo voglia di spendere 80.000 euro per una Ferrari".Inoltre dubito che l'autore di questo articolo conosca il repertorio di Claudio Baglioni,"l'orrore"di cui si parla è un artista che da 40 anni è amatissimo da migliaia di persone,non solo da "adolescenti in calore".Se avesse ascoltato "Oltre",o "Viaggiatore sulla coda del tempo",o "La vita è adesso" non credo che potrebbe parlare in questi termini di un mostro sacro della musica Italiana.

Nadia Fayache

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