22 dicembre 2006

Un caso Raro

Alcuni interventi di lettori di questo blog mi hanno indotto a riflettere sugli interventi di Christian riguardo alle inesattezze pubblicate sulla rivista di collezionismo e cultura musicale Raro!. Riflessioni che vorrei rendere pubbliche e condividere, magari anche con i diretti interessati, se lo riterranno opportuno.

Effettivamente gli interventi di Christian erano un po' "duri", così come nel suo stile molto diretto e senza "mezzi termini". Tanto da instillare il dubbio che si potesse trattare di un attacco diretto verso questa, peraltro benemerita, rivista musicale piuttosto unica nel panorama editoriale italiano.

Ho voluto quindi fugare ogni dubbio al riguardo ed ho "negoziato" con Christian una rivisitazione dei suddetti articoli depurandoli il più possibile dagli aspetti più polemici che potessero far pensare ad acredini personali che, per la verità, non avevano ragione di esistere. Conosco personalmente Christian e lo escludo a priori.

Come sanno i frequentatori di questo blog, non condivido quasi niente delle idee di Christian, cosa che è puntualmente avvenuta anche in questo caso. Ma, come diceva quel tale: non condivido le tue idee ma mi batterò sino alla morte affinchè tu possa esprimerle. Solo: negli articoli suddetti è stato eliminato il "folclore" per farne meglio emergere la tesi di fondo.

Tesi di fondo che provo ad illustrare. L'opera svolta in questi anni dal sito associato a questo blog, hitparadeitalia.it, è stata quella di iniettare un minimo di rigore e di "scientificità" nel mondo della canzonetta, trattata quasi sempre con superficialità e pressapochismo dai mezzi di comunicazione di massa. Finalità credo abbastanza simili a quelle perseguite da una rivista come Raro!

Troviamo quindi irritante che tale pressapochismo ce lo ritroviamo anche nella stessa stampa specializzata che dovrebbe invece contribuire a combatterlo. Raro! è sicuramente uno dei punti di riferimento della cultura musicale popolare in Italia. I dati che pubblica sono poi ripresi da altre riviste e costituiscono la fonte per ulteriori testi monografici. Se vi compare un errore, questo viene poi propagato ed ampliato a dismisura. Ed è per questo che Christian è stato piuttosto "duro" nel sottolineare le varie inesattezze che compaiono nella rivista.

Personalmente ritengo che le finalità di Raro! e di hitparadeitalia.it siano convergenti, anche se perseguite con modalità del tutto differenti: un mezzo tradizionale quale un rivista cartacea per il primo ed una diffusione esclusivamente in rete per il secondo. Ritengo piuttoso deleterio per la causa comune - la diffusione di una maggiore cultura musicale popolare - che possano insorgere conflitti e contrapposizioni.

E per fugare ogni dubbio al riguardo, invitiamo chi non conoscesse Raro! a visitare il suo sito online e magari a comprare qualche numero per farsene una propria idea. Anzi, vorrei concludere questo articolo con una proposta positiva per gli amici di Raro!. Comprendo perfettamente che nella messa a punto di articoli e nella raccolta di dati si possa incappare in errori ed imprecisioni, cosa che ovviamente succede anche a noi. Solo che il nostro sito è un continuo, enorme, work-in-progress mentre una rivista viene fissata una volta per tutte ad ogni numero. Bene, perchè non utilizzate il sito per dare evidenza delle inesattezze pubblicate e correggerle? Sarebbe un bell'esempio di rigore e di servizio che si renderebbe ai propri lettori. Ed a tutti i collezionsiti e cultori musicali.

Ecco, mi piace considerare gli interventi di Christian come i primi contributi all'inaugurazione di una sezione del genere.

Cordialità.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro chartitalia, questo prendere le distanze da quello che scrive Christian non mi è piaciuto proprio per niente. MI sbaglio o hai detto che tutto quello che scrive non lo condividi? Mi sembra poco rispettoso nei confronti di un personaggio come Christian e un pochettino strano da parte tua. Gli addossi tutte le colpe. Se Raro scrive cretinate siamo stupidi noi a comprarlo (io per prima). C'è' molta ingratitudine in tutto questo. E come dici tu quando affermi che non c'è nessun acredine nei confronti di Christian per quelli di Raro io ti assicuro che non ho nessun tornaconto a parteggiare per Christian ma se lo faccio è perchè mi è sempre piaciuto quello che scrive e come lo scrive. Sono anni che seguo i suoi articoli e fino ad adesso sono intervenuta solo due volte. Questa è la terza. Anche quello che scrive sul blog mi diverte. Quando attacca sulla politica perchè sembra lo faccia con spirito infantile, quasi ci creda davvero che questo porco mondo possa mai cambiare andazzo. E tu invece ne prendi le distanze. Non si finisce mai d'imparare. Vorrei sapere cosa ne pensi. Buon Natale, Pina

chartitalia ha detto...

Cara Giuseppina (ti chiamo così perchè fa un po' imperatrice mentre Pina fa un po' troppo cameriera), non capisco perchè parli di "prendere le distanze". Se segui queste pagine, avrai sicuramente letto del post di presentazione del benvenuto a Christian quando sin da allora dicevo testualmente: "Premetto subito che le idee di Christian, sopratutto politicamente, divergono totalmente da quelle del tenutario di questo blog". Ed anche Christian sa bene che quasi sempre sono in disaccordo con lui. Ciò non toglie che ho accettato di ospitare i suoi interventi in quanto, appunto, suoi. Sulle "cretinate" di Raro mi sembra di aver espresso già ampiamente il mio parere nel post stesso e non sto a ribadirlo.
Ho voluto intervenire sulla questione perchè i post di Christian potevano prestarsi ad un equivoco che ho cercato di chiarire. Può essere che non ci sia riuscito ma ciò è un rischio normale di quando si scrive.

Ricambio volentieri gli auguri per Natale ed aggiungo quelli per un felice anno nuovo.

Anonimo ha detto...

Caro chartitalia,

ho lavorato come collaboratrice di alcune riviste di secondo livello, e so bene quante e quali siano le pressioni a cui è sottoposto un pubblicista; difficile è riuscire a mantenere un’equidistanza quando si ha una qualche responsabilità e si deve riuscire a rendere conto a destra e a sinistra. Di qui, è veramente lodevole che tu, pur avendo idee completamente opposte a quelle di Christian Calabrese, abbia dato la possibilità ad un personaggio come lui, che ritengo uno dei maggiori esperti nel triste panorama dei giornalisti e critici musicali, di avere uno spazio sul blog di chartitalia. Ti posso dire che, al di là del fatto che condivido abbastanza i contenuti dei suoi articoli, pur utilizzando dei toni piuttosto duri, la sua “severità” è sempre accompagnata da una sorta di corredo probatorio; difficile infatti sentire da lui sparare su qualcuno utilizzando dei contenuti approssimativi o che spari in modo generico e meramente opinionista (come alle volte fai tu parlando della Chiesa): il messaggio è sempre piuttosto preciso, i soggetti attaccati sono chiamati per nome e cognome, e l’accusa è “precisa” e documentata. Io sono una collezionista e acquisto Raro da 18 anni. Ho avuto a che fare anche direttamente con qualcuno degli interessati, e non ho nulla di personale contro di loro. Ma io stessa ho indicato in un post di qualche settimana fa che questa rivista alle volte si approfitta della buona fede di chi legge. Una cosa piuttosto curiosa, anche se stupida, mi è rimasta impressa e la sono andata a ricercarla. Sul n. 108 a pag. 12 dove si parla di Sanremo 70 si vede una foto di Little Tony con una donna bionda con grandi occhiali scuri, nella didascalia si legge “Little Tony e Patty Pravo” interpreti del brano “La spada nel cuore”; dopo qualche settimana un lettore segnala che la bionda della foto non è Patty Pravo ma la moglie di Little Tony, la redazione risponde: no, no, confermiamo che si tratta realmente di Patty Pravo; il lettore o forse una pioggia di altri lettori tornano all’attacco; finalmente sul n. 114 la resistente redazione cede al tira e molla e ammette finalmente (ma quanto ce n’è voluto!!): “Contrariamente a quanto affermato nella foto apparsa sul n. 208 relativa alla rubrica “Oldies, la donna fotografata insieme a Little Tony è g
Giuliana Brugnoli e non Patty Pravo. L’errore è dovuto ad un’errata indicazione della agenzia che ha rilasciato a suo tempo la foto, scattata durante il festival di Sanremo 70. (…) ecc.ecc.” Sempre per Little Tony nell’ultima discografia pubblicata la canzone “Vento corri la notte è bianca” è diventata per tutto l’articolo “Vento corri la notte è nera”, errore ripetuto almeno per 5 volte(!!!). E’ difficile ammettere i propri errori ma cosa succederebbe se non ci fosse chi ci corregge???
Difendi Christian, caro Chart non proteggere l’arroganza dei presuntuosi.

Anonimo ha detto...

Una cosa mi chiedo: perché non intervengono i diretti interessati? La cosa non li riguarda? Oppure visto che si è alzato il polverone stanno nascosti a guardare che succede? Non sarebbe meglio che in qualche modo si difendano o si giustifichino? Mi sembrerebbe normale, umano. Poi mi chiedo un'altra cosa: è possibile che chi gestisce una rivista graficamente bella ed elegante, costo 6-€-6, visto che spesso i lettori segnalano delle imprecisioni, non vanno a verificare un po' di più la fondatezza delle informazioni nei propri articoli? Non si chiede troppo, visto che questa rivista (forse suo malgrado) ha il monopolio in questo campo (il collezionismo musicale intendo). Inoltre, siccome ci sono altri lettori a cui piacciono altre cose oltre a Mina e Beatles, si può limitare un po' lo spazio a questi, e parlare di altre cose e artisti che si aspettano da un sacco di tempo? Grazie e saluti, senza offesa per nessuno.
Saluti
Antonio

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