16 dicembre 2006

Hit Parade Brani/ Settimana n.50 del 16/12/06

Classifica dei brani di maggior successo della settimana n.50, relativa al periodo dal 2 al 9 dicembre 2006 (cliccando sul titolo, si aprirà una nuova finestra dove viene eseguito il video clip del brano).

Classifica Brani, Settimana n.50
PosPos-1TITOLOINTERPRETEScore
12Gli ostacoli del cuoreElisa feat. Ligabue100
21Io cantoLaura Pausini100
33Ed ero contentissimoTiziano Ferro79
46The saints are comingU2 & Green Day75
54PatienceTake That71
65I don't feel like dancin'Scissor Sisters68
77InstabileNek64
88JumpMadonna58
910Snow (Hey Oh)Red Hot Chili Peppers42
109LovelightRobbie Williams42
1128All good things (come to an end)Nelly Furtado34
1219Last requestPaolo Nutini34
1313Rock this party (Everybody dance now)Bob Sinclar feat. Cutee B33
1423My loveJustin Timberlake feat. T.I.33
1512OcchiZucchero33
1614CambieràNeffa31
1711Cosa vuoi che siaLigabue29
1824Non me lo so spiegareLaura Pausini feat. Tiziano Ferro28
1916MartyrDepeche Mode28
20^IrreplaceableBeyoncè28
2122Save roomJohn Legend27
2218Call me when you're soberEvanescence25
2321IllegalShakira feat. Carlos Santana25
2417Sei parte di meZero Assoluto24
25^Sono innocenteRenato Zero23
26^BrokenElisa23
2725This is not real loveGeorge Michael & Mutya Buena22
28^I JuventiniChecco Zalone22
29^Coming around againSimon Webbe20
30^StarlightMuse20

LEGENDA: Il simbolo ^ denota i brani non presenti nella settimana precedente. L'ultima colonna rappresenta un indicatore che misura relativa di un successo di un brano, posto uguale a 100 quello in prima posizione E' disponibile una nota metodologica che illustra i criteri utilizzati per l'elaborazione della classifica.

Gli ostacoli del cuore di Elisa con la comparsata di Ligabue conclude la sua marcia verso la prima posizione conquistandola per un soffio ai danni di Io canto della Pausini, spinto in seconda posizione. Il trittico di brani italiani al vertice della classifica settimanale si completa con Ed ero contentissimo di Tiziano Ferro, forse tra le cose meno peggio del cantante laziale.

Continuando con le presenze italiane in classifica, al 7° posto troviamo Instabile di Nek, uno dei cantanti più noiosi dell'intera storia della musica. Poi si scende dal 15° al 18° posto un quartetto di brani italiani capitanato da Occhi di Zucchero, e seguito da Cambierà di Neffa, Cosa vuoi che sia di Ligabue e dalla cover di Non me lo so spiegare fatta dalla Pausini, qui accompagnata dallo stesso Tiziano Ferro. Più avanti troviamo altri due artisti che interpretano bene, sopratutto numericamente, il valore dell'attuale produzione italiana: Zero Assoluto e Zero (Renato).

Sarà un caso che l'unica vera sorpresa di questa stagione musicale è il comico Checco Zalone, di nuovo in classsifica con la sua nuova parodia intitolata I Juventini?

Classifica settimana precedente: Hit Parade Brani/ Settimana n.49 del 9/12/06

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Non capisco quest'acredine nei confronti dei brani italiani in classifica; a parte il fatto che non ne trovo di eccelsa qualità fra quelli proposti dagli artisti stranieri, resto del parere che se sono nelle prime posizioni a qualcuno (magari forse a più di uno) devono essere piaciuti e che quindi il gusto, magari per voi discutibile, del pubblico, vada comunque rispettato, anche se a volte incompreso.

chartitalia ha detto...

Caro Alex,
prova a leggerti il post di qualche settimana fa sul mistero del numero dei dischi venduti e forse capirai maggiormente il nostro approccio.
Quello che dici non farebbe una grinza se effettivamente le nostre chart fossero una rilevazione dei gusti del pubblico e non uno strumento di promozione (forse il principale) utilizzato dalle major per imporre i loro prodotti.
Cordialità.

Anonimo ha detto...

Se ci basiamo sulle cosiddette classifiche di vendita, tranne qualche rarissima eccezione, non troviamo certo qualità.

A quanto pare l'italiano medio si accontenta supinamente di ciò che radio/TV passano: non c'è più alcun gusto della scoperta del nuovo, rimpiazzato da rassegnazione con conseguenti cervelli sempre più spenti e disabituati a ragionare. Meglio la pappa pronta...

Ti dicono se non ti piace ciò che trasmettiamo, cambia canale. OK, però tutte le radio/TV fanno le stesse cose, suonano sempre gli stessi quattro pezzi dei soliti quattro cantanti imposti dalle case discografiche.

Ormai si possono contare sulle dita della mano quei pochi che si prendono la briga di fare ancora ricerca musicale e infischiarsene di ciò che le major vorrebbero si suonasse.

Personalmente la TV ormai l'ho spenta da svariato tempo. Anche la radio ormai l'ascolto sempre meno e mi affido alla mia collezione di CD: almeno ascolto solo quello che voglio io!

mauriziolorito ha detto...

sinceramente anche io difendo la musica italiana. mica a tutti puo' piacere toquinho piuttosto che guccini o qualche cantante jazz che trasforma pezzi di altri in pur splendide novità.
almeno in tiziano ferro ci sono momenti di poesia o autobiografici.
certo la nannini, vasco rossi ed elisa-ligabue mi danno di piu', certo de gregori e' un poeta ma tiziano ferro ha creato un suo stile, si scrive da solo i testi (non come gente del tipo mariah carey e dintorni). di molte canzoni inglesi ci piace il sound ma quanto a testi spesso e' una pena. oltretutto se questa e' un'hit parade si troveranno sempre i brani che piacciono al grande pubblico e sarà anche vero che sono quelli promossi ma ci si domanda perche' questi stessi non commercializzano gli avion travel? forse perchè piacerebbero solo ad un pubblico ristretto.
quindi finiamola con i moralismi, un pezzo brutto promosso non venderebbe

Anonimo ha detto...

Caro mauriziolorito la tua è semplicemente pigrizia mentale: troppa fatica far funzionare i neuroni del cervello per capire quel rumore distorto dell'indie rock..

Sì, sì meglio Tiziano Ferro che scrive quasi sempre la stessa canzone di cuori spezzati: va bene una volta, due, ma alla terza volta inizia ad annoiare!!!

Anonimo ha detto...

Un suo stile Tiziano Ferro? All'inizio copiava R. Kelly ed ora si è evoluto nella più classica melodia all'italiana: nulla di nuovo sotto il sole!

Un pezzo brutto invece se spinto da una major vende, eccome! Vai prendere certe schifezze di Britney Spears: tanto per dirne una la sua versione smaciullata di "My prerogative", originariamente di Bobby Brown.

Semplicemente tu come tanti italiani si fermano al pezzo che dopo 2 ascolti già lo cantano, e non ti sforzi di apprezzare, capire ed innamorarti di tutta quella musica indipendente fatta spontaneamente e non in studio da produttori navigati che hanno in mano la magica formuletta chimica per ottenere un successo..

Poi è chiaro, anche il gruppo indie per vivere ha bisogno di vendere: ciò che conta è quanto il business si limiti ad influire sulle scelte artistiche.
Nella maggior parte del pop da classifica il business è preponderante rispetto alle spinte artistiche..

Guarda ad esempio l'inutile valanga di greatest hits/dischi live usciti per questo Natale: tutti di gente che ha esaurito le idee da un pezzo e và a rifugiarsi nel porto sicuro di un best of. Vero U2, Ligabue, Vasco, R.E.M., George Michael, Moby, Roxette, Venditti, De Gregori, Baglioni, Oasis, Jamiroquai, ecc. ?

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